Pierre KastPierre Kast (Parigi, 22 dicembre 1920 – Clichy, 20 ottobre 1984[1]) è stato un regista cinematografico e sceneggiatore francese che fu anche redattore e critico sulle riviste La revue du cinéma e le Cahiers du cinéma. Pierre Kast condivise i canoni estetici della "Nouvelle vague" che applicò nella regia di alcuni cortometraggi di valore tra i quali nel 1949, in collaborazione con Jean Grémillon, Les Charmes de l'existence (I piaceri della vita), che ebbe nel 1950 il Gran premio del cortometraggio alla Mostra del cinema di Venezia. I suoi successivi film, incentrati sui temi dell'amore, si distinguono per la descrizione analitica delle caratteristiche psicologiche dei personaggi e per una originale visione di fondo ispirata ai moralisti e libertini francesi. [2] BiografiaFrequentò la facoltà di Lettere che abbandonò dopo qualche anno per dedicarsi all'attività di critico cinematografico sulle riviste "Action", "La revue du cinéma", "L'écran français", "Positif". Nel 1946 partecipò alla direzione della Cinémathèque française. Decisiva per la sua formazione culturale fu la partecipazione alla redazione dei "Cahiers du cinéma", dove collaborò ad elaborare il nuovo canone estetico cinematografico della "Nouvelle vague". Frequentò e fu amico di scrittori come Roger Vailland e Boris Vian dal cui romanzo L'herbe rouge Kast trasse la sceneggiatura dell'omonimo film del 1985, proiettato postumo. Assistente alla regia di Grémillon, René Clément, Jean Renoir e Preston Sturges, passò nel 1957 alla direzione personale con il primo lungometraggio Amour de poche (Un amore tascabile) che non fu molto apprezzato mentre ebbe invece molto successo il secondo film del 1960 Le Bel Âge (La dolce età), che esaltava la libertà dell'amore. I successivi lungometraggi confermano l'interesse del regista per i più svariati aspetti dell'amore analizzato da un punto di vista psicologico: oltre al già citato Le bel âge, diresse La morte-saison des amours (1961) (La morta stagione dell'amore), in cui Kast s'impegna nel delineare i complessi sentimenti che si agitano in un rapporto amoroso a tre. Stessi temi e canoni estetici mantenuti nel film seguenti arricchiti dalla descrizione di atmosfere esotiche di paesi lontani: Vacances portugaises (1963) (Antologia sessuale), Le grain de sable (1965) (Il triangolo circolare), Drôle de jeu (1968) (Un buffo gioco) e Les soleils de l'île de Pâques (1972). Negli anni settanta si impegnò nella scrittura di opere letterarie che affiancò all'attività di regista per i film Un animal doué de déraison, noto anche con il titolo A nudez de Alexandra (1976) (Un animale irragionevole), girato in Brasile; Le soleil en face (1980) (Il sole in faccia) e La guerillera (1982) (La guerrigliera), un film con protagonista Agostina Belli dove Kast tratta i temi sociali e politici dell'America Latina. FilmografiaRegieCortometraggi
Lungometraggi
Assistente alla regia
Sceneggiatore
Attore
Pubblicazioni
Note
Bibliografia
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