Con una media di 240 000 lettori al giorno e un milione e mezzo al mese, Pitchfork è la webzine musicale più letta al mondo.[1][2] Ha attualmente sede a Chicago.
Storia
Pitchfork fu creata a Minneapolis in Minnesota nel 1995 da Ryan Schreiber, quando aveva appena terminato la scuola superiore. Nonostante la sua inesperienza nel giornalismo, la sua volontà di dotare il mondo di internet con una risorsa regolarmente aggiornata sulla musica indipendente fu influenzata dalle fanzines locali e dalla radio universitaria KUOM.
Il nome iniziale del sito era Turntable e veniva aggiornato mensilmente con interviste e recensioni. Nel maggio del 1996 il sito si trasferì sotto il dominio di PitchforkMedia.com e cominciò a essere quotidianamente aggiornato. Così venne ribattezzato Pitchfork citando il tatuaggio di Tony Montana nel film Scarface del 1983.[3]
All'inizio del 1999Ryan Schreiber trasferì la sede principale da Minneapolis a Chicago nell'Illinois. Da allora il sito fu ampliato fino a pubblicare quattro recensioni al giorno, interviste e altre funzionalità. Incominciò così a raccogliere seguito e consensi grazie agli approfondimenti sulla musica alternativa e allo stile di scrittura, libero dai canoni delle riviste cartacee. Nell'ottobre dello stesso anno il sito aggiunse una sezione apposita per le notizie sul mondo della musica. Nel 2009 il sito subì un rinnovo dell'impaginazione e migrò al nuovo indirizzo pitchfork.com.
Nel 2008 i redattori del sito pubblicarono il libro The Pitchfork 500: Our Guide to the Greatest Songs from Punk to the Present.
Alla fine del 2019, l'editore Condé Nast annunciò che avrebbe messo tutti suoi siti – tra cui Pitchfork – in paywall[4]. Nel 2024 il sito confluì all'interno di GQ.[5]
Al contrario è stata anche citata per aver influenzato negativamente l'opinione su altri artisti. Sempre secondo il Washington Post la valutazione 0.0 ricevuta dall'album di debutto di Travis Morrison (ex cantante dei The Dismemberment Plan), ha inciso sul calo delle vendite. D'altra parte la valutazione espressa in decimi tipica del sito è sempre stata considerata un elemento prezioso.
Esempi
Gli Arcade Fire sono una delle band più citate per aver tratto beneficio da una recensione di Pitchfork. Nel 2005 in un articolo del Chicago Tribune un impiegato dell'etichetta indipendente del gruppo la Merge Records ha affermato: "Dopo la recensione di Pitchfork, Funeral fu stampato per un'intera settimana perché avevamo molti ordini per l'album;[6]
Lee Sargent membro dei Clap Your Hands Say Yeah ha discusso sull'impatto che Pitchfork ha avuto sul loro album, dicendo: "Il fatto che una pubblicazione come Pitchfork possa decidere quando può accadere [il successo], sai cosa significa? Loro possono dire: 'Abbiamo intenzione di velocizzare il processo e questo accadrà...Ora!' E questo per noi è stato un calcio nel sedere, perché abbiamo perso il controllo di tutto.";[7]
Anche per i Broken Social Scene la rivista Wired ha attribuito il loro successo a questa webzine musicale per aver generato hype. Il frontman Kevin Drew ha affermato che "Tutti venivano da noi dicendoci 'Abbiamo sentito di voi su Pitchfork. Ci ha praticamente aperto le porte, ci ha dato un pubblico." e che la band "improvvisamente faceva tutto esaurito ai concerti.".
Controversie
La neutralità di questa voce o sezione sull'argomento musica è stata messa in dubbio.
Motivo: le fonti (reperibili su en) sono locali o di minima rilevanza, tranne un articolo su Slate, che però sembra dire cose leggermente diverse. E, poi, uno, una recensione sarà libero di scriverla come gli pare? Imho toglierei tutto, se non saltano fuori altre fonti
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Una lamentela comune è il fatto che il sito soffre di una visione ristretta della musica, favorendo generi come il lo-fi e l'indie rock e dando un ruolo marginale ad altri.[8] Alcuni critici hanno accusato il sito di sopravvalutare gli album di artisti o scene musicali particolari al fine di renderli popolari.[9] La maggior parte delle critiche comunque si concentra sullo stile delle recensioni, considerato troppo enfatico e arricchito di punti di vista soggettivi. La webzine è inoltre conosciuta per dare la valutazione 0.0, rendendo così il lavoro di alcuni artisti assolutamente privo di valore. Charlie Wilmoth ha scritto che questa tendenza equivale a una pubblicità gratuita per un sito che prospera solo grazie alle controversie.
Parodie
Quando Pitchfork ha chiesto al comico David Cross di stilare una classifica dei suoi album preferiti, ha invece fornito loro di una lista di "Albums to Listen to While Reading Overwrought Pitchfork Reviews" (in italiano "Album da ascoltare mentre si leggono le recensioni sovraeccitate di Pitchfork"). In questa lista ha ironicamente imitato lo stile di scrittura dei redattori per recensire album indie rock immaginari.[10]
^12 Rods: Gay?: Pitchfork Review, su pitchforkmedia.com, 21 ottobre 2002. URL consultato il 30 gennaio 2011 (archiviato dall'url originale il 21 ottobre 2002).