PlectrudePlectrude (... – dopo il 717) fu moglie del Maggiordomo di palazzo di tutti i regni Franchi, Pipino di Herstal[1][2]. OrigineSecondo alcune fonti, era figlia di Ugoberto, siniscalco di Clodoveo III e conte palatino nel 697, e di sant'Erminia, fondatrice e prima badessa del monastero di Oehren, nei pressi di Treviri. BiografiaLa famiglia da cui proveniva era una delle più potenti d'Austrasia, infatti possedeva parecchi feudi nella zona tra Treviri e Colonia. Secondo l'anonimo continuatore del cronista Fredegario, che la definì nobile e molto assennata, tra il 670 ed il 675, Plectrude sposò il maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi, Pipino di Herstal o Pipino II, figlio del Maggiordomo di palazzo di Austrasia e consigliere di Sigeberto III, Ansegiso[3] (a sua volta figlio del vescovo di Metz Arnolfo e di Doda, figlia del vescovo di Metz, Arnoaldo[3][4]) e di Begga, figlia di Pipino di Landen o Pipino I (figlio di Carlomanno[3], maggiordomo di palazzo in Neustria per il re Clotario II), e di sua moglie Itta[3], cui diede due figli[1]: Drogone e Grimoaldo. Poco prima del 690, Pipino II si sposò per la seconda volta, in condizione di bigamia, che alcuni cronisti considerano concubina, con Alpaide[5] che gli diede un figlio[2][6][7]: Carlo poi detto Martello (ca. 690- aprile 741), futuro maggiordomo di palazzo di tutti i regni dei Franchi. Alla morte del marito Pipino, nel dicembre del 714, Plectrude divenne la tutrice del nipote Teodoaldo, che, dopo la morte dello zio Drogone ed il padre Grimoaldo, era già maggiordomo di Neustria e Burgundia[8] aveva ricevuto in eredità dal nonno anche l'Austrasia e quindi il titolo di Maggiordomo di tutti i regni Franchi[8]; inoltre prese sotto la sua protezione il giovane re merovingio Dagoberto III, che aveva intenzione di nominare Ragenfrido maggiordomo di Neustria. Fece anche imprigionare a Colonia, il figliastro, Carlo Martello, che aspirava ad essere maggiordomo d'Austrasia[8]. In Neustria si iniziò una sedizione contro Teodoaldo e raccolto un esercito, nella foresta Cotia, vicino a Compiègne, i neustriani si scontrarono con lo smisurato esercito austrasiano di Teodebaldo che si diede alla fuga[8]. Iniziò così, nel regno dei Franchi, un periodo di turbolenza e di guerra civile. Nel 715, il re Dagoberto III morì, all'età di 16 anni, dopo cinque anni di regno, e Ragenfrido riuscì a far nominare re di Neustria il già maturo merovingio, figlio di Childeberto II, Chilperico II, che era stato relegato in un monastero col nome di Daniele; e Chilperico confermò Ragenfrido maggiordomo di Neustria[9]; Ragenfrido col suo alleato Redboldo invasero l'Austrasia e Colonia, dove Plectrude si era rinchiusa col nipote Teodealdo, venne posta sotto assedio[9]. Ad Amblava però, sulla via del ritorno, Chlperico II e Raginfredo furono sopraffatti da Carlo, che successivamente li inseguì e, nel 717, li sconfisse a Viciago, inseguendoli sino a Parigi[9], riuscendo così a liberare l'Austrasia. Dopo aver liberarato l'Austrasia, Carlo rientrò a Colonia da vincitore, Plectrude dovette cedergli tutti i poteri ed i titoli che erano stati di suo padre[9]. Di conseguenza Plectrude perse ogni influenza politica, si ritirò in convento e dopo pochi mesi morì. FigliPlectrude a Pipino II diede due figli[1][2]:
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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