Polso arteriosoIl polso arterioso è l'urto dell'onda sistolica nelle arterie. La sua valutazione costituisce il più semplice e immediato approccio alla persona malata. DescrizioneQuando il sangue esce dal cuore, crea un'onda che dall'aorta si sposta fino al sistema periferico. Quest'onda è detta onda sfigmica e percorre le arterie con una velocità crescente verso la periferia, dove diminuisce la capacitanza dei vasi e aumenta la resistenza. Il polso arterioso è una variazione pressoria corrispondente all'onda sfigmica che si propaga, generata dalla sistole cardiaca; viene trasmessa nel sistema vascolare grazie all'elasticità delle arterie ed è percepibile sui vasi periferici sotto forma di "pulsazione". RilevazionePer la rilevazione del polso si utilizzano le dita della mano, generalmente indice, medio e anulare, evitando di disporre le dita a piatto, ma utilizzando la punta delle stesse (polpastrelli) effettuando una leggera pressione, il pollice va tenuto sulla regione dorsale del polso stesso. Mai usare il pollice per rilevare la frequenza cardiaca, perché si incorre nel rischio di avvertire la propria pulsazione. Inoltre le dita devono essere disposte in determinati siti per la rilevazione del polso stesso, nel caso dell'esame del polso radiale, le tre dita vengono poste fra avambraccio e mano anteriormente e il pollice posteriormente, nel punto in cui si superficializza il decorso dell'arteria radiale; il punto scelto è quello in cui l'arteria si adagia al piano osseo. Premendolo, si può apprezzare ogni variazione in volume che avviene nell'arteria fino a un minimo di circa 90 mmHg di pressione sistolica (massima). Siti di rilevamentoEsistono altri punti di palpazione dei "polsi", i quali si dividono anche in:
SemeioticaLe caratteristiche principali che possono essere sentite sono l'ampiezza, ovvero la forza con cui sentiamo l'onda sfigmica sulle dita, e la durata cioè per quanto tempo la avvertiamo.
UsoIl conteggio nell'unità di tempo di queste "pulsazioni", definite dalla differenza fra pressione arteriosa sistolica (massima) e pressione arteriosa diastolica (minima), definisce la frequenza cardiaca, cioè il numero di battiti cardiaci al minuto. Voci correlateAltri progetti
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