iso: isotopo NA: abbondanza in natura TD: tempo di dimezzamento DM: modalità di decadimento DE: energia di decadimento in MeV DP: prodotto del decadimento
Esposto all'aria subisce ossidazione e si copre di una patina di ossido verde che lo preserva dall'ulteriore corrosione. Questo processo, detto passivazione, proteggendo lo strato interno dall'ossidazione, lo rende più resistente alla corrosione degli analoghi europio, lantanio, cerio e neodimio.
È generalmente conservato in recipienti ermetici o immerso in olio minerale.
Applicazioni
Usi del praseodimio:
Come componente nelle leghe terre rare/cobalto per i magneti permanenti nei motori elettrici brushless, in particolar modo per i magneti delle turbine eoliche, oggi il settore che ne fa maggior uso.[1]
Come agente legante del magnesio per creare leghe ad alta resistenza usate nei motori d'aereo.
Il praseodimio si trova nei minerali di terre rare monazite e bastnasite, e può essere recuperato da queste con un processo di scambio ionico. Il praseodimio costituisce inoltre il 5% circa del mischmetal.
Il praseodimio in natura è composto di un solo isotopo stabile, il 141Pr. Sono stati trovati o sintetizzati 38 radioisotopi, di cui i più stabili sono il 143Pr con emivita di 13,57 giorni e il 142Pr con emivita di 19,12 ore. Tutti gli altri isotopi radioattivi hanno emivite di poche ore, e la maggior parte non arriva a un minuto. Questo elemento ha anche sei stati meta di cui i più stabili sono il 138mPr (t½ 2,12 ore), 142mPr (t½ 14,6 minuti) e 134mPr (t½ 11 minuti).
Come tutte le terre rare, il praseodimio è moderatamente tossico. Analogamente ad altri lantanoidi di inizio serie quali lantanio, cerio e neodimio, il praseodimio ha un ruolo biologico essenziale nell'ambito del metabolismo di alcuni batteri.[2] Non ha alcun ruolo noto nella biochimica degli eucarioti e quindi anche dell'uomo