Preghiera d'abbandonoLa Preghiera d'abbandono è un'orazione che è stata composta traendo ispirazione dalla spiritualità di Charles de Foucauld, che emerge principalmente dai suoi scritti. Questa preghiera è considerata quella che più rappresenta il suo senso spirituale perché esprime soprattutto la sua fiducia in Dio Padre, a imitazione di Gesù sulla croce. StoriaOriginariamente la preghiera d'abbandono non nacque come una vera e propria orazione, ma come una delle Méditations sur l'Évangile au sujet des principales vertus ("Meditazioni sul Vangelo sulle principali virtù") che Charles de Foucauld stava componendo mentre si trovava in Siria e che scrisse all'incirca nel 1896 o comunque prima del 23 gennaio 1897. Esistono infatti 2 manoscritti autografi che contengono questa preghiera. Uno di questi è datato al 23 gennaio 1897 ed è stato scritto a Roma, mentre l'altro, che sembrerebbe più anteriore del primo, è stato scritto molto probabilmente nel 1896, quando Charles de Foucauld terminò la sua permanenza nella trappa di Cheikhlé, nei pressi di Akbès, all'epoca sotto il dominio dell'Impero ottomano e che oggi si trova nell'attuale Siria. In particolare egli compose la sua meditazione, a partire da un passo del Vangelo di Luca che inizia dal versetto 34 del capitolo 23 con le parole «Padre, perdona loro» e che termina con il versetto 46 in cui è scritto: «Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito». Queste ultime parole, presenti nel Vangelo e che pronunciò Gesù prima di morire, sono l'oggetto principale della sua riflessione. Commentando questa ultima parte de Foucauld scrisse: «Questa è l’ultima preghiera del nostro Maestro, del nostro Beneamato [...] Che possa essere la nostra... E che sia quella non solo del nostro ultimo istante, ma di tutti i nostri momenti.»[1] Preghiera
Cultura di massa
Note
Bibliografia
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