Raffreddamento radiativoNello studio del trasferimento di calore, il raffreddamento radiativo[1][2] è il processo mediante il quale un corpo cede calore per radiazione termica. Come descrive la legge di Planck, ogni corpo fisico emette spontaneamente e continuamente radiazioni elettromagnetiche. Il raffreddamento radiativo è stato applicato in vari contesti nel corso della storia umana, tra cui la produzione di ghiaccio in India e Iran[3], gli scudi termici per veicoli spaziali[4], l'architettura e l'edilizia[5]. Raffreddamento radiativo terrestreMeccanismoLa radiazione infrarossa può passare attraverso l'aria secca e limpida in un intervallo di lunghezza d'onda compreso fra 8 e 13 µm. I materiali che possono assorbire energia e irradiarla a tali lunghezze d'onda mostrano un forte effetto di raffreddamento. Materiali che possono riflettere anche il 95% o più della luce solare nell'intervallo fra 200 nanometri a 2,5 µm possono produrre un raffreddamento anche in presenza di luce solare diretta.[6] Raffreddamento superficiale notturnoIl raffreddamento radiativo è comunemente sperimentato nelle notti senza nuvole, quando il calore viene irradiato nello spazio dalla superficie terrestre. Note
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