Renato Gomez de Ayala (Napoli, 23 novembre 1912 – Benafer, 23 luglio 1938) è stato un militare italiano, decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria nel corso della guerra di Spagna.
Biografia
Nacque a Napoli il 23 novembre 1912, figlio di Roberto e Maria Cuccurullo.[2] Studente dell'Istituto tecnico di Napoli, si arruolò volontario nel Regio Esercito, arma di fanteria e nel maggio 1931 fu ammesso a frequentare la Scuola allievi sottufficiali di complemento di Casagiove dove fu nominato sergente nel 1º Reggimento bersaglieri nel marzo 1932.[2] Posto in congedo nel maggio dell'anno successivo, fu richiamato in servizio per un mese nel febbraio 1937 a seguito della nomina a sottotenente di complemento nel 1º Reggimento bersaglieri.[2] Richiamato a domanda in servizio attivo nell'ottobre 1937 fu inviato a combattere nella guerra di Spagna, assumendo il comando del plotone arditi del Battaglione mitraglieri "Palella".[2] Cadde in combattimento sulla alture di Benafer il 23 luglio 1938, e fu decorato con la medaglia d'oro al valor militare alla memoria.[2] Una via di Napoli porta il suo nome.
Onorificenze
«
Comandante di plotone arditi di battaglione mitraglieri, nella imminenza di una battaglia abbandonava l’ospedale ove era ricoverato e raggiungeva il reparto. In dodici giorni di dura lotta riaffermava ancora una volta le sue belle qualità di ardimento e di valore, dimostrate nei precedenti combattimenti. Durante l’attacco di una munitissima posizione, venuto ad urtare contro un solido reticolato, battuto intensamente dal nemico, alla testa dei suoi arditi, con slancio e sprezzo del pericolo, si adoperava per aprirsi un varco. Colpito a morte, si preoccupava di far conoscere al suo comandante di battaglione l’entità del lavoro compiuto e incitava i suoi arditi a persistere. Alture di Benafer, 23 luglio 1938 .
[3]»
— Regio Decreto 28 luglio 1939.
[4]
«Comandante del plotone arditi del battaglione mitraglieri, durante un lungo periodo di operazioni belliche, guidava il suo reparto con eccezionale audacia e spiccata perizia. In un combattimento particolarmente violento, si prodigava instancabilmente per garantire la sicurezza del fronte del battaglione spingendosi coraggiosamente con i suoi arditi tra il dispositivo nemico, manovrando con serena iniziativa e particolare accortezza. Venuto a mancare il comandante di una compagnia ne assumeva il comando dando prova di spiccate qualità di energia e di attaccamento al dovere. Quota di 138 di Col del Musu, 9 aprile 1938.»
Note
Annotazioni
Fonti
Bibliografia
- Lucio Ceva, Spagne 1936-1939. Politica e guerra civile: Politica e guerra civile, Milano, Franco Angeli Editore, 2010.
- Gruppo Medaglie d'Oro al Valore Militare, Le medaglie d'oro al valor militare volume primo (1929-1941), Roma, Tipografia regionale, 1965, p. 319.
Voci correlate
Collegamenti esterni