Dopo gli studi al Politecnico di Torino, inizia a lavorare attorno al 1969 come redattore scientifico e traduttore per Bollati Boringhieri (all'epoca ancora solo Boringhieri).[1] In carriera ha collaborato con diverse case editrici, tra cui Edizioni Nord - di cui ha curato le collane principali lungo il decennio Settanta -,[2]Tea e Arnoldo Mondadori Editore, casa per cui lavorò in prevalenza come traduttore. Sua fra l'altro la traduzione del celebre romanzo Il codice Da Vinci,[3] del quale scrisse anche una parodia, dal titolo Il Coccige da Vinci, che vinse il Premio Italia.[4]
Pubblicò inoltre articoli su diversi quotidiani e periodici, fra cui Stampa Sera, Tuttolibri, Specchio, Avanti, Robot.
È scomparso nel 2013 all'età di 70 anni a seguito di un infarto[7].
Il 9 febbraio 2016 è stato deliberato di intitolargli a Torino il piazzale alberato di via Scialoja angolo via Reiss Romoli,[8][9], inaugurata ufficialmente davanti al MU.FANT stesso il 17 ottobre 2020.[10]
Premi e riconoscimenti
Vincitore del Premio Italia 2013[11] per la categoria miglior traduttore e la categoria migliore articolo su pubblicazione non amatoriale (Il viaggio nello spazio nella prima fantascienza, edito su Alpha Quadrant).
Vincitore del Premio Italia 2011[12], categoria miglior traduttore.
Vincitore del Premio Italia 2009[13], categoria miglior traduttore.
Vincitore del Premio Italia 2006[14], categoria miglior racconto professionale (Il codice da Vinci).
Note
^ Giulia Iannuzzi, Un laboratorio di fantastici libri. Riccardo Valla intellettuale, editore, traduttore. Con un’appendice di lettere inedite a cura di Luca G. Manenti, Chieti, Solfanelli, 2019, p. 20, ISBN9788833051031.