RinfrescatoioIl rinfrescatoio (in francese rafraîchissoir o seau à glace) è un largo bacile, realizzato in ceramica, porcellana, ottone, rame o argento, atto a contenere acqua fredda (anche con ghiaccio) per tenere in fresco bevande o per raccogliere l'acqua che si versava sulle mani, prima di accedere alla mensa. In questo caso il rinfrescatoio era accompagnato da una brocca. Questa antica usanza derivava dalla lavanda delle mani, durante la Messa. Descrizione e storiaNel corredo di stoviglie per la tavola i rinfrescatoi hanno fatto la loro apparizione nel tardo Medioevo, quando il servizio della mensa assunse le caratteristiche di un rito, con le sue precise regole, con sfoggio di ricche stoviglie e di arredi e con una elaborata cucina e presentazione delle vivande. Il rinfrescatoio era in genere sorretto da un supporto a forma di treppiedi. L'arte della ceramica italiana ha prodotto fastosi rinfrescatoi. Nel Rinascimento, a Faenza si dipinsero, con motivi a grottesche, larghi bacili sostenuti da piedi a foggia zoomorfica. Il virtuosismo dei ceramisti ideò rinfrescatoi di forme diverse: trilobati, ovalizzati, cilindrici. Un rinfrescatoio da tavola - chiamato vasca Farnese - con decori ad arabesco in oro, su fondo blu lapislazzuli e con stemma di un cardinale, fu creato da maestri ceramisti di Castelli e si conserva al Museo internazionale delle ceramiche in Faenza. Né più semplici erano i rinfrescatoi in ottone o in rame, decorati a sbalzo o a incisione con tralci, fiori, figure. In Inghilterra si produssero rinfrescatoi in argento finemente cesellati, con decori ad ovulo, a palmette e con figure. Il rinfrescatoio entrò come motivo decorativo nella pittura di nature morte. Per la tavola moderna è stato sostituito dal cestello per il ghiaccio e da quello per tenere in fresco le bottiglie dell'acqua, del vino bianco, dello champagne. Esempi di rinfrescatoi
Bibliografia
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