Robert MacGregor nacque in un cottage,[7] di Glengyle[5] nei pressi del Loch Katrine,[7] nelle Highlands meridionali, nel marzo del 1671[2] Era il terzo figlio di Donald Glas, capo-clan dei MacGregor, e di Mary Campbell[5][7]: il suo clan era sostenitore del deposto Giacomo VII.[2][7]
MacGregor benché fosse protestante era di simpatie giacobite.[7]
All'età di 22 anni, si sposò con Helen MacGregor di Comar,[2] dalla quale avrebbe avuto quattro figli, James, Ranald, Coll e Robert[2]
Nel 1711, Mac Gregor chiese al duca di Montrose un prestito di 1.000 sterline per estendere i propri averi.[2] Questi soldi gli vennero però rubati da una persona di fiducia, che si rese irreperibile.[2][4][5]
Nonostante MacGregor si fosse reso disponibile a restituire la somma, fu cacciato dal duca di Montrose, che lo ritenne un ladro,[4][5] requisendo tutti i suoi averi.[5].
Costretto alla fuga,[5] MacGregor divenne un fuorilegge e, meditando vendetta,[5] si alleò con il nemico del duca di Montrose, il duca di Argyll.[4]
L'anno seguente, Daniel Defoe scrisse una biografia romanzata di MacGregor dal titolo Highland Rogue, biografia che contribuì a far diventare Rob Roy un eroe popolare.[5]
MacGregor rimase carcerato fino al 1727,[5] quando ottenne la grazia[4].
Durante i suoi ultimi anni di vita, la sua famiglia si convertì al cattolicesimo.[2]
Robert "Rob Roy" MacGregor morì il 28 dicembre 1734,[2][5] nella sua casa, nei dintorni di Balquhidder[4][5] nelle Trossachs, all'età di 63 anni. Mentre stava morendo, una cornamusa suonava I Shall Return No More.[5]
Fu sepolto il 1º gennaio 1735 nel cimitero di Balquhidder.[5] La notizia della sua morte fu resa nota una settimana dopo nel Caledonian Mercury di Edimburgo.[2]
Rogues Gallery, serie televisiva del 2005, con Vic Reeves nel ruolo di Rob Roy[6]
Altro
Nel dipinto Leith di Telemaco Signorini compare bene in vista un cartellone pubblicitario con la scritta "Rob Roy", a grandi caratteri rossi, ma non è ben chiaro a cosa si riferisca, anche se è stata interpretata come un'allusione a Giuseppe Garibaldi da parte del pittore italiano[13].
^abcdefghijkSomerville, Christopher, Le Guide Traveler di National Geographic - Gran Bretagna, National Geographic Society, New York - White Star, Vercelli, 2005, p. 314