Royal Rumble è uno degli eventi di wrestling in pay-per-view organizzati annualmente dalla WWE, il quarto più longevo tra quelli proposti e uno dei più importanti, tanto da essere comunemente indicato come uno dei cosiddetti Big Four (insieme a WrestleMania, SummerSlam e Survivor Series).
Il nome dell'evento e la sua notorietà derivano dalla tipologia dell'incontro principale che lo caratterizza, ovvero il Royal rumble match.
Al match partecipano trenta diversi wrestler (venti nell'edizione inaugurale del 1988 e quaranta in quella del 2011), ma all'inizio sul ring ve ne sono soltanto due; i rimanenti ventotto raggiungono il quadrato ad intervalli di tempo predefiniti, solitamente ogni novanta secondi, in base ad un ordine precedentemente sorteggiato.
Un wrestler può essere eliminato solo se finisce fuori dal ring passando sopra la terza corda e toccando terra con entrambi i piedi.
Formula
Da quando fu istituita la suddivisione dei roster della WWE tra Raw e SmackDown, Royal Rumble divenne uno dei pochi eventi in pay-per-view nel quale si potevano incontrare wrestler di entrambi gli show; tra il 2003 e il 2006 partecipavano quindici atleti ciascuno, mentre tra il 2007 e il 2010, con l'aggiunta di ECW, partecipavano tredici wrestler di Raw, dieci di SmackDown e sette di ECW.
La divisione dei roster implicò inoltre che il vincitore del Royal rumble match avrebbe dovuto lottare a WrestleMania contro il campione mondiale del proprio show; tuttavia nel 2004 venne istituita una nuova regola che permetteva al vincitore della rissa reale di poter scegliere il campione che desiderava affrontare allo Showcase of the Immortals.
Nell'edizione del 1992 e in quella del 2016, la vittoria del Royal rumble match garantì la conquista del titolo mondiale.
Dall'edizione del 2018 è stata istituita una Royal Rumble anche per il roster femminile, con le stesse regole, lo stesso numero di partecipanti e lo stesso premio finale.