Saint Levant
Saint Levant (pronuncia francese: /sɛ̃ ləˈvɑ̃/; in arabo سانت ليفانت?, Sānt Līfānt), pseudonimo di Marwan Abdelhamid (in arabo مروان عبد الحميد?, Marwān ʿAbd al-Ḥamīd; Gerusalemme, 6 ottobre 2000[1]), è un rapper, cantautore e musicista palestinese.[2] Artista multilingue, è principalmente noto per il suo brano Very Few Friends.
Biografia
Abdelhamid nasce a Gerusalemme da madre franco-algerina e padre serbo-palestinese durante la seconda intifada. Il padre, Rashid, è architetto, imprenditore alberghiero, DJ e produttore cinematografico; la madre lavora per le Nazioni Unite. Poco dopo la sua nascita la famiglia si trasferisce a Gaza, dove costruiscono un hotel vista mare con 22 stanze a Rimal, battezzato "Al Deira", sulla base di un progetto architettonico del padre. A Gaza Abdelhamid trascorre buona parte della propria infanzia, frequentando l'American International School, fino alla battaglia del 2007, in seguito alla quale la famiglia si stabilisce ad Amman, Giordania.[1][2][3][4][5][6][7] L'artista ha definito gli anni trascorsi a Gaza "i migliori della [propria] vita".[8] Abdelhamid cresce poliglotta, parlando francese a casa, inglese a scuola e arabo al campo profughi di Al-Wehdat ad Amman, dove gioca a calcio con la squadra del posto nel doposcuola.[3][6]
Nel 2018, diciassettenne,[1] Abdelhamid si trasferisce negli Stati Uniti per studiare relazioni internazionali all'Università della California (campus di Santa Barbara), laureandosi nel 2022.[3][9]
Carriera e attivismo
Prima di adottare lo pseudonimo "Saint Levant" (un gioco di parole su "Yves Saint Laurent" e "Levant"),[1][10] Abdelhamid scrive Jerusalem Freestyle e Nirvana in Gaza, due pezzi politicamente impegnati. Nello stesso periodo, comincia a postare video su TikTok in cui tratta temi quali la storia della Palestina o la mascolinità tossica nella cultura araba. Qualche tempo dopo è uno dei confondatori di GrowHome, una società volta a mettere in contatto gli imprenditori palestinesi con potenziali finanziatori per i loro progetti.[7][11] Agli inizi del 2022 fonda insieme a Stephanie Moukhaiber la 2048 Fellowship, un progetto volto a fornire sostegno economico e tutoraggio a palestinesi che lavorano in ambiti creativi.[7]
Nel novembre 2022, Saint Levant pubblica il brano rap trilingue Very Few Friends, che nel giro di un mese arriva a 2 milioni di visualizzazioni su YouTube[2] e in seguito si diffonde su TikTok e Instagram.[9]
Nel maggio 2023, Saint Levant diventa il primo ambassador per le fragranze Dior in Medio Oriente.[12] Lo stesso anno pubblica l'EP From Gaza, with Love. La rivista GQ Middle East lo nomina uno degli uomini dell'anno 2023.[7] Nel 2024 firma un contratto con Universal Arabic Music (UAM) e pubblica il singolo Deira in collaborazione con MC Abdul; nella canzone, realizzata nello stile algerino chaabi, è dedicata all'albergo di famiglia a Gaza, distrutto da un bombardamento israeliano nel 2023 durante l'offensiva di Israele sulla Striscia; la canzone dà il titolo al primo album dell'artista.[4][5] Saint Levant si esibisce poi all'edizione 2024 del Coachella Festival,[13] sfruttando l'evento per sensibilizzare su quanto in corso a Gaza.[14]
Saint Levant è apertamente schierato a sostegno della lotta palestinese; intervistato per Harper's Bazaar, parla così:[1] "Tutto ciò che faccio è incentrato su Israele e basato sulla causa e la lotta palestinesi, faccio molta contestualizzazione [...] perché sono venuto in America [...] e mi sono accorto che la gente crede che [...] sia un conflitto fra due pari [che] per qualche motivo si detestano, [che] i palestinesi semplicemente odino gli israeliani. E quello che non capiscono è che sono 80 anni di occupazione e oppressione e sfollamento e pulizia etnica, quindi penso sia molto importante insistere [a parlarne] sempre, e io cerco di farlo attraverso la musica; cerco di farlo attraverso le mie azioni e tutto quello che faccio."
Si considera femminista.[6]
Saint Levant afferma di essere inspirato da artisti quali Wyclef Jean, Cheb Khaled, Fairuz, Marwan Moussa, Lenny Kravitz, Michael Jackson, Stromae, Timbaland e Mika.[10][15]
Vita privata
Abdelhamid è musulmano.[16][17] Vive a Los Angeles, ma viaggia regolarmente ad Amman.[2] Dal 2023 ha una relazione con la cantante franco-haitiana Naïka.[18]
Discografia
EP
- 2023: From Gaza, with Love
Album
Singoli
- 2020: Jerusalem Freestyle
- 2020: Nirvana in Gaza
- 2021: 7ajir
- 2021: Tourist
- 2021: Haifa in a Tesla
- 2021: Desert Rose (feat. Bayou)
- 2021: Sahrawi
- 2021: 1001 Nights
- 2022: Jon Carlow Freestyle (feat. Jon Carlow)
- 2022: Nasser
- 2022: Caged Birds Sing
- 2022: Mandela
- 2022: Tête à Tête/Eye to Eye
- 2022: By the Sea
- 2022: One More Time/Baby
- 2022: Mistakes
- 2022: Here and There (feat. Bayou)
- 2022: Very Few Friends
- 2022: I Guess (feat. Playyard)
- 2023: FaceTime
- 2023: Nails
- 2024: Deira (feat. MC Abdul)
- 2024: 5am in Paris
- 2024: Galbi
- 2024: DALOONA (feat. 47Soul, Shadi Alborini e Qasem AlNajjar)
Featuring
- 2022: Balak (Zeyne feat. Saint Levant)
- 2023: Nasty (Zeina feat. Saint Levant)
- 2023: Sak Pase (Michaël Brun feat. Saint Levant e Lolo Zouaï)
Note
- ^ a b c d e (EN) Harper's Bazaar, Saint Levant Represents Palestine, Raps in 3 Languages & is Thankful for His TikTok Success, su YouTube, 2 maggio 2023. URL consultato l'11 marzo 2024.
- ^ a b c d (EN) Laiba Babar, Who is Saint Levant? Everything We Know About the Viral Arab Rapper, su GQ Middle East, 30 gennaio 2023. URL consultato il 31 gennaio 2024 (archiviato dall'url originale il 31 gennaio 2023).
- ^ a b c (EN) Asad Siddique, Saint Levant: Home-maker, su Alserkal Avenue, 13 gennaio 2024. URL consultato l'11 dicembre 2024.
- ^ a b (EN) Jem Aswad, Palestinian-Algerian Rapper Saint Levant Drops 'Deira' Single With MC Abdul, Paying Tribute to Gaza, su Variety, 23 febbraio 2024. URL consultato l'11 marzo 2024.
- ^ a b (EN) Katie Bain, Saint Levant & Gazan Rapper MC Abdul Celebrate the Culture of Palestine in 'Deira' Video, su Billboard, 24 febbraio 2024. URL consultato l'11 marzo 2024.
- ^ a b c (EN) Saif Hidayah, Saint Levant Is Out For Hearts And Minds, su Yung, 18 ottobre 2022. URL consultato il 12 dicembre 2024.
- ^ a b c d (EN) Leen Al Saadi, GQ Men of the Year 2023: Saint Levant, From Gaza With Love And Towards Liberation, su GQ Middle East, 29 novembre 2023. URL consultato il 17 dicembre 2024 (archiviato dall'url originale il 19 dicembre 2024).
- ^ (EN) Palestinian artist Saint Levant to make Coachella debut, su Arab News, 19 gennaio 2024. URL consultato il 17 aprile 2024.
- ^ a b (EN) Boutayna Chokrane, Saint Levant on Shattering Arab Stereotypes and Why He's Keeping the Mustache, su Rolling Stone, 21 dicembre 2022. URL consultato il 31 gennaio 2024 (archiviato il 2 novembre 2023).
- ^ a b (EN) Chyenne Tatum, 7 Things To Know About Saint Levant, su EnVi Media, 25 luglio 2024. URL consultato il 12 dicembre 2024.
- ^ (EN) Jon Caramanica, For Saint Levant, Sexy Music Is Personal, and Political, su The New York Times, 6 marzo 2023. URL consultato il 31 gennaio 2024 (archiviato il 2 dicembre 2023).
- ^ (EN) Shaheera Anwar, Dior makes history with Saint Levant, the first Middle East fragrance ambassador, su Fact Magazines, 5 maggio 2023. URL consultato il 2 novembre 2023 (archiviato il 2 novembre 2023).
- ^ (EN) Meeran Mekkaoui, Saint Levant at Coachella is Finally Happening, su GQ Middle East, 18 gennaio 2024. URL consultato il 22 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 13 dicembre 2024).
- ^ (EN) Saint Levant addresses Gaza war on stage at Coachella music festival, su Arab News, 14 aprile 2024. URL consultato il 17 aprile 2024.
- ^ (EN) Rolling Stone, Saint Levant on Collaborating with Kehlani, Elyanna, and More on his Latest Project 'Deira', su YouTube, 13 giugno 2024. URL consultato l'8 gennaio 2025.
- ^ (EN) Everything You Need To Know About Rapper Saint Levant, su Highsnobiety, 8 luglio 2024. URL consultato l'8 gennaio 2025.
- ^ (EN) Azmia Azmia Ricchuito, 12 Muslim Artists to Listen to on Muslim Women's Day, su Paper Mag, 27 marzo 2023. URL consultato l'8 gennaio 2025.
- ^ (EN) Quinn Catabui, A Complete Timeline Of Saint Levant & Naika's Relationship, su Grazia. URL consultato il 7 gennaio 2025.
Collegamenti esterni
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