Salmo 151Il Salmo 151 è un breve salmo biblico che si trova nella maggior parte delle copie della traduzione greca dei Settanta ma non nel testo masoretico della Bibbia ebraica. È riconosciuto come canonico solamente dalla Chiesa ortodossa, mentre per le altre confessioni cristiane rappresenta un apocrifo dell'Antico Testamento. Numero del SalmoRiportando questo salmo i Settanta scrivono che il salmo è attribuito a Davide ed è fuori dalla numerazione. Normalmente è conosciuto con il numero 151. AutenticitàPer molto tempo gli studiosi pensavano che il salmo fosse una composizione originale dei compilatori della traduzione dei Settanta. Tuttavia tra i manoscritti di Qumran furono trovati due corti salmi ebraici che sembrano alla base del Salmo 151. Il salmo 151 insieme ai Salmi 152-155 vengono anche chiamati i cinque salmi apocrifi di Davide. TestoIl titolo del salmo riporta che è stato scritto da Davide dopo la sua battaglia con Golia. Il testo racconta come Davide fosse il più piccolo tra i suoi fratelli, ma Dio lo ha scelto per essere unto re. Continua ricordando come Davide ha ucciso Golia con la sua stessa spada. Il Testo secondo 11Q5, 28Il testo seguente è una traduzione del Salmo 151 ritrovato a Qumran, secondo alcuni autori l'ultimo capoverso del Salmo, quello che inizia con “Inizio della Fama di Dāwîd” pur essendo frammentario non apparterrebbe al testo del salmo ma sarebbe l'inizio di un nuovo testo. Molto probabilmente però, dato che il rotolo presenta dopo uno spazio bianco, si tratta della fine mutila del Salmo 151. ![]() Testo ebraicoהללויה לדויד בן ישי Traduzione italianaHallelûyâ di Dāwîd figlio di Yišay: Le mie mani hanno fatto un flauto, Dissi in me stesso[2]: Perché chi narrerà? Il Signore di ogni cosa ha visto, Ha inviato il suo Profeta per ungermi[5], Non loro ha eletto YHWH-Dio, Inizio della Fama di Dāwîd Il testo dei Settantaοὗτος ὁ ψαλμὸς ἰδιόγραφος εἰς δαυιδ καὶ ἔξωθεν τοῦ ἀριθμοῦ ὅτε ἐμονομάχησεν τῷ γολιαδ 1 μικρὸς ἤμην ἐν τοῖς ἀδελφοῖς μου καὶ νεώτερος ἐν τῷ οἴκῳ τοῦ πατρός μου ἐποίμαινον τὰ πρόβατα τοῦ πατρός μου 2 αἱ χεῖρές μου ἐποίησαν ὄργανον οἱ δάκτυλοί μου ἥρμοσαν ψαλτήριον 3 καὶ τίς ἀναγγελεῖ τῷ κυρίῳ μου αὐτὸς κύριος αὐτὸς εἰσακούει 4 αὐτὸς ἐξαπέστειλεν τὸν ἄγγελον αὐτοῦ καὶ ἦρέν με ἐκ τῶν προβάτων τοῦ πατρός μου καὶ ἔχρισέν με ἐν τῷ ἐλαίῳ τῆς χρίσεως αὐτοῦ 5 οἱ ἀδελφοί μου καλοὶ καὶ μεγάλοι καὶ οὐκ εὐδόκησεν ἐν αὐτοῖς κύριος 6 ἐξῆλθον εἰς συνάντησιν τῷ ἀλλοφύλῳ καὶ ἐπικατηράσατό με ἐν τοῖς εἰδώλοις αὐτοῦ 7 ἐγὼ δὲ σπασάμενος τὴν παρ' αὐτοῦ μάχαιραν ἀπεκεφάλισα αὐτὸν καὶ ἦρα ὄνειδος ἐξ υἱῶν ισραηλ [6] Il testo della Vulgatahic psalmus proprie scriptus David et extra numerum cum pugnavit cum Goliad 1 pusillus eram inter fratres meos 2 manus meae fecerunt organum 3 et quis adnuntiabit Domino meo 4 ipse misit angelum suum 5 fratres mei boni et magni 6 exivi obviam alienigenae 7 ego autem evaginato ab eo Traduzione italiana della LXXQuesto salmo è scritto da David, di suo pugno, ed è sovrannumero; quando combatté contro Golia. 1 Ero il minore tra i miei fratelli 2 Le mie mani hanno fatto un flauto, 3 E chi lo annuncerà al mio Signore? 4 Lui ha mandato il suo messaggero 5 I fratelli miei erano belli e grandi, 6 Sono uscito incontro allo straniero 7 Ma io, gli strappai la spada, Il testo latino, presente in molte edizioni della Vulgata, non fu tradotto da san Girolamo, ma deriva dalla Vetus Latina, che è una traduzione del testo greco dei LXX Note
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