È una rinomata meta di turismo invernale ed estivo delle Alpi; ha ospitato numerose manifestazioni sportive internazionali, tra le quali due edizioni dei Giochi olimpici invernali, ed è nota come una delle stazioni sciistiche più costose[senza fonte] al mondo.
Il territorio dell'attuale Sankt Moritz è abitato fin dall'età del bronzo, quando risulta sfruttata la sorgente di San Maurizio. Fino al XIX secolo fu un modesto villaggio a economia alpina, sebbene a partire dal XVII le proprietà termali delle acque avessero iniziato ad attrarre facoltosi clienti. Il primo stabilimento termale fu aperto nel 1832, ma fu solo con l'apertura dei primi grandi alberghi, a metà secolo, che iniziò lo sviluppo turistico su larga scala, prima legato al termalismo poi, da fine secolo, agli sport invernali[2].
Simboli
«D'oro, al San Maurizio nascente in maestà, in completa armatura d'azzurro, carica sul petto di una croce scorciata patente d'oro, nimbato d'argento, il volto d'oro, crinito di nero, impugnante con la mano destra un vessillo svolazzante in fascia d'azzurro, alla croce d'oro, astato di rosso, e con la mano sinistra impugnante l'elsa della spada d'argento, manicata d'oro.[5]»
Lo stemma mostra san Maurizio, patrono della città. Il santo compare già sui vecchi sigilli settecenteschi del paese.
Originariamente borgo di lingua romancia (nel dialetto putèr), è stato progressivamente germanizzato a partire dalla seconda metà del XIX secolo: nel 2000 il 67% degli abitanti parlava tedesco come prima lingua, il 5,4% romancio[2].
La lingua ufficiale del comune è il tedesco, tuttavia i nomi delle vie nel comune sono scritti unicamente e ufficialmente in lingua romancia. È significativamente diffusa la lingua italiana, parlata come lingua madre da oltre il 23% dei residenti e usata anche dal comune a scopi turistici o amministrativi; la terza lingua più diffusa è il portoghese (6,6%). Il romancio ha perso terreno sia nei confronti del tedesco sia dell'italiano. Nel 1900 il 31% della popolazione parlava italiano come prima lingua, e nel 1910 la percentuale era circa uguale. Negli anni successivi, entrambe le parlate di origine latina (romancio e italiano) hanno mostrato una riduzione rispetto ai germanofoni. Nel 1880 il 50,2% degli abitanti parlava romancio, nel 1941 il 20% e nel 1970 l'8%[senza fonte].
Museo Segantini, fondato nel 1908 è esposta la raccolta più importante e completa a livello mondiale dei dipinti di Giovanni Segantini; è stato ristrutturato, restaurato e ampliato nel 1998-1999[2][11];
Il comune basa gran parte della sua economia sul turismo alpino: nel territorio attorno alla città sono diffusi impianti di risalita, piste per lo sci e diversi sentieri per escursioni in montagna. Altra attrazione è l'omonimo lago. Ai circa 5 000 residenti si aggiungono circa 3000[senza fonte] lavoratori stagionali; la ricettività alberghiera e delle case in affitto offre un totale di 13 000 posti letto, con oltre un milione di pernottamenti annui[2].
È sede storica delle più importanti competizioni di bob, di skeleton e, con minor frequenza, di slittino. Le gare si svolgono sulla Olympia Bobrun St. Moritz–Celerina, tracciato completamente naturale (non refrigerato artificialmente) che da Sankt Moritz conduce all'abitato di Celerina. Nelle vicinanze, nel territorio comunale di Celerina, si trova la Cresta Run, una storica pista naturale che fu sede delle competizioni di skeleton sino ai primi anni 1950 quando si iniziò a gareggiare sull'Olympia anche per questa disciplina.
Oltre a numerose tappe del Tour de Suisse, Sankt Moritz è stata l'arrivo o la partenza di alcune tappe del Giro d'Italia.
Hockey su ghiaccio
Il Sankt Moritz Olympic Ice Rink è lo stadio del ghiaccio, all'aperto, che, oltre a partite di hockey su ghiaccio e competizioni di pattinaggio di velocità e pattinaggio di figura, ha anche ospitato le cerimonie di apertura e chiusura dei II e dei V Giochi olimpici invernali.
L'Eishockeyclub St. Moritz (abbreviato EHC St. Moritz) è la squadra di hockey su ghiaccio locale.