Seventh Son of a Seventh Son
Seventh Son of a Seventh Son è il settimo album in studio del gruppo musicale britannico Iron Maiden, pubblicato l'11 aprile 1988 dalla EMI.
Descrizione
Si tratta di un concept album incentrato sul tema del misticismo: il settimo figlio di un settimo figlio, infatti, è una figura presente in varie leggende europee dotata, secondo il folklore, di particolari facoltà o destinata a compiere imprese epiche.[6]
Caratterizzato da sonorità vicine al rock progressivo (risulta a tal proposito evidente l'influenza dei Jethro Tull in Infinite Dreams),[7] in molti brani vengono impiegati accompagnamenti di tastiere e in generale nell'album dominano le guitar synth introdotte già nel precedente album Somewhere in Time.
Nel 1995 la EMI ripubblicò l'album con l'aggiunta di un secondo CD che racchiude le b-side dei singoli Can I Play with Madness, The Evil That Men Do e The Clairvoyant.
Tracce
- Moonchild – 5:43 (Adrian Smith, Bruce Dickinson)
- Infinite Dreams – 6:11 (Steve Harris)
- Can I Play with Madness – 3:35 (Adrian Smith, Bruce Dickinson, Steve Harris)
- The Evil That Men Do – 4:37 (Adrian Smith, Bruce Dickinson, Steve Harris)
- Seventh Son of a Seventh Son – 9:55 (Steve Harris)
- The Prophecy – 5:07 (Dave Murray, Steve Harris)
- The Clairvoyant – 4:29 (Steve Harris)
- Only the Good Die Young – 4:41 (Steve Harris, Bruce Dickinson)
- CD bonus nella riedizione del 1995
- Black Bart Blues – 6:41 (Steve Harris, Bruce Dickinson)
- Massacre – 2:53 (Phil Lynott, Scott Gorham, Brian Downey) – originariamente interpretata dai Thin Lizzy
- Prowler '88 – 4:07 (Steve Harris)
- Charlotte the Harlot '88 – 4:11 (Dave Murray)
- Infinite Dreams (Live) – 6:03 (Steve Harris)
- The Clairvoyant (Live) – 4:27 (Steve Harris)
- The Prisoner (Live) – 6:09 (Adrian Smith, Steve Harris)
- Killers (Live) – 5:03 (Steve Harris, Paul Di'Anno)
- Still Life (Live) – 4:38 (Dave Murray, Steve Harris)
- Contenuto multimediale nell'edizione rimasterizzata
- Can I Play with Madness
- The Evil That Men Do
- Excerpt of "The Clairvoyant"
- Excerpt of "Infinite Dreams"
- Gruppo
- Altri musicisti
Classifiche
Note
- ^ (DE) Iron Maiden – Seventh Son of a Seventh Son – Gold-/Platin-Datenbank, su musikindustrie.de, Bundesverband Musikindustrie. URL consultato il 24 maggio 2015.
- ^ (EN) Seventh Son of a Seventh Son, su British Phonographic Industry. URL consultato il 24 maggio 2015.
- ^ (EN) Iron Maiden - Seventh Son of a Seventh Son – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 24 maggio 2015.
- ^ (DE) Edelmetall, su Schweizer Hitparade. URL consultato il 24 maggio 2015.
- ^ (EN) Seventh Son of a Seventh Son – Gold/Platinum, su Music Canada. URL consultato il 24 maggio 2015.
- ^ (EN) Seventh Son of a Seventh Son, su AllMusic, All Media Network. URL consultato il 28 febbraio 2014.
- ^ In una delle foto contenute nel libretto del CD Steve Harris indossa una maglia con il logo di Crest of a Knave dei Jethro Tull.
- ^ a b c d e f g h (DE) Iron Maiden - Seventh Son of a Seventh Son, su swisscharts.com, Schweizer Hitparade. URL consultato il 19 aprile 2014.
- ^ (EN) Top Albums/CDs - Volume 48, No. 6, May 28 1988, su collectionscanada.gc.ca, Library and Archives Canada. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 17 febbraio 2015).
- ^ (HR) Lista prodaje 37. tjedan 2021. (06.09.2021. - 12.09.2021.), su top-lista.hr, Top Lista. URL consultato il 20 settembre 2021.
- ^ (FI) Timo Pennanen, Sisältää hitin - levyt ja esittäjät Suomen musiikkilistoilla vuodesta 1972, 1ª ed., Helsinki, Kustannusosakeyhtiö Otava, 2006, ISBN 978-951-1-21053-5.
- ^ (FR) Le Détail des Albums de chaque Artiste, su infodisc.fr, InfoDisc. URL consultato il 19 aprile 2014 (archiviato dall'url originale il 28 dicembre 2010). Selezionare "IRON MAIDEN" e premere "OK".
- ^ Gli album più venduti del 1988, su hitparadeitalia.it, Hit Parade Italia. URL consultato il 19 aprile 2014.
- ^ (EN) Official Albums Chart Top 100: 17 April 1988 - 23 April 1988, su officialcharts.com, Official Charts Company. URL consultato il 19 aprile 2014.
- ^ (ES) Fernando Salaverri, Sólo éxitos: año a año, 1959–2002, 1ª ed., Fundación Autor-SGAE, settembre 2005, ISBN 84-8048-639-2.
- ^ (EN) Iron Maiden – Chart history, su Billboard, Penske Media Corporation. URL consultato il 19 aprile 2014.
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Collegamenti esterni
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