Solfato di nichel
Il solfato di nichel è il sale di nichel(II) dell'acido solforico, di formula NiSO4. A temperatura ambiente si presenta come un solido cristallino verde inodore. Può cristallizzare come esa- o eptaidrato. È un composto nocivo, allergenico, pericoloso per l'ambiente. Era già noto agli alchimisti del XVI secolo col nome di vetriolo verde.[senza fonte] Nella forma eptaidrata, costituisce in natura il minerale morenosite. Il sale esaidrato è presente in due forme cristalline allotropiche: quella alfa, dall'aspetto di cristalli tetragonali blu, e quella beta, dall'aspetto di cristalli monoclini verde smeraldo. La forma alfa, a 53,3 °C si converte irreversibilmente in quella beta. La forma beta, stabile, presenta una densità di 2,07 g/mL e indice di rifrazione 1,1511 in acqua calda; è molto solubile in acqua e in alcol. ProduzioneIl metodo più diffuso consiste nel far dissolvere il nichel metallico finemente suddiviso in acido solforico, aggiungendo un po' di acido nitrico per accelerare l'ossidazione del metallo. La reazione è più veloce sostituendo il nichel metallico con il carbonato di nichel, che si dissolve prontamente nell'acido solforico liberando anidride carbonica. Evaporando l'acqua in eccesso e concentrando, alla fine il liquido cristallizza nella forma esaidrata beta. A livello industriale si ottiene facendo reagire a 100 °C il nichel carbonile con diossido di zolfo e ossigeno; il prodotto della reazione è solfato di nichel e ossido di carbonio (CO) che viene allontanato per aspirazione. Il sale riscaldato a 848 °C si decompone liberando triossido di zolfo e ossido di nichel nero. UtilizziIl principale utilizzo del solfato di nichel è nel settore elettrochimico, nella nichelatura; nel settore delle rotative industriali; come mordente e catalizzatore; nella preparazione di altri composti del nichel, come agente riducente e nella lucidatura a specchio dell'acciaio. Note
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