Spirito Tour
Lo Spirito Tour è stata una tournée della rockband fiorentina Litfiba, partita originalmente nel 1994 e proseguita in Italia e all'estero per tutto il 1995. Dopo l'esperienza del tour di Terremoto, che raccolse grandi successi ovunque, ma che aveva un po' esasperato gli animi del pubblico e della stessa band, venne automatico approcciarsi alla nuova esperienza con più solarità e meno tensione. Lo stesso album era un'apertura verso l'esterno, un modo meno duro di comunicare, senza provocazioni, cercando semplicemente di essere sé stessi. Lo show era diviso in due parti e nelle due ore di concerto si passava spesso da atmosfere molto elettriche ad altre completamente acustiche e più riflessive,[1] due aspetti che rispecchiavano il modo dell'epoca della band di vivere il rock, che permetteva di scegliere, come sempre in piena libertà, se indirizzarsi nell'una o nell'altra direzione.[2] Da un'intuizione del frontman della band, Piero Pelù, nacque l'idea di dare testimonianza di quello che fossero i Litfiba, attraverso la realizzazione di un docufilm in bianco e nero, che mostrasse la band al di fuori del palco; durante le prove, nei backstage e sulle strade durante una tappa e l'altra del tour. Senza tralasciare di mostrare il pubblico prima, durante e dopo i concerti. Per questo progetto il cantante si avvalse della collaborazione del fotografo Alex Majoli, già autore della copertina del disco e di un reportage fotografico effettuato durante il Terremoto Tour, che diede poi vita al booklet abbinato all'edizione speciale dell'album live Colpo di coda. Il video documentario venne pubblicato in VHS col titolo "Lacio Drom - Lo Spirito in Tour 1995" nell'autunno '95 e al quale venne abbinato l'omonimo cd comprendente la rimasterizzazione dei singoli dell'album di Spirito da parte di Tim Palmer e alcuni brani live tratti dalla data di Modena. La formazione della band vide il debutto dal vivo del nuovo bassista Daniele Bagni, in sostituzione di Roberto Terzani che non partecipò alla registrazione del disco, ma che venne richiamato appositamente per il tour e passò alla seconda chitarra. Candelo Cabezas fece qualche apparizione sporadica alle percussioni, rendendo per certi versi il sound del tour simile a quello di El Diablo; mentre per Antonio Aiazzi questa fu la sua ultima tournée come tastierista prima dell'uscita dalla band avvenuta l'anno successivo. Rispetto al passato, Piero divenne più tranquillo e consapevole dei suoi mezzi, soprattutto grazie a delle lezioni di canto che prese e grazie alle quali imparò a mantenere meglio l'intonazione e a usare il diaframma, così da tirare fuori il timbro naturale senza massacrare la voce e tenere rilassati i muscoli del collo. Il tour (originalmente partito nel 1994 toccato soltanto all’estero) fu preparato al Palasport di Arezzo, che secondo Piero, "era tra gli impianti con la peggiore acustica possibile" e che avrebbe così permesso loro di adattarsi più facilmente a suonare ovunque. Ad Arezzo si verificò un evento curioso, durante i lunghi tempi morti dovuti alla fase di collaudo del palco, dei test del suono e delle luci, Piero decise di approfittarne per tentare di localizzare l'abitazione di Licio Gelli, per provare a strappargli un incontro. Anche grazie alla conoscenza di un giornalista amico di Alex Majoli, incredibilmente i due riuscirono a farsi ricevere e a sottoporlo a un'improbabile intervista. Il breve incontro è documentato sulla vhs di Lacio Drom. L'evento attirò molto l'attenzione dei giornali e diede così ulteriore risalto alla band e all'imminente tournée che, dopo la prova generale di Arezzo, partì ufficialmente il 27 febbraio da Parma, davanti a un pubblico di 4.500 persone.[3] Il 2 marzo, dopo la data di Genova, fecero tappa a Milano per partecipare alla trasmissione televisiva musicale Jammin', dove per promuovere la tournée si esibirono con qualche brano live. La band poi si trasferì in Sicilia per due date, per poi risalire verso Roma, dove per il concerto al Palaeur li attendevano 10.000 persone.[2] Ad Assago, dove fu necessario raddoppiare la data, Piero si buttò sul pubblico e si ruppe due costole. Finì il concerto a fatica e fu costretto a rivolgersi a un pranoterapeuta di Firenze per poter proseguire il tour senza complicazioni. Anche la data di Firenze necessitò di un bis, anche se si tenne nel mese di Aprile a quasi un mese di distanza dalla prima. Dopo aver sconfinato per due date a Ginevra e Lugano, la tranche italiana si concluse l'11 aprile al vecchio palasport di Livorno. Nel mese di maggio si sviluppò il tour europeo, principalmente in Francia e Germania, dove la EMI tedesca aveva pubblicato il disco, ma anche in Svizzera, Belgio e Austria. Ad agosto il tour fece ritorno in Italia per fare tappa in alcuni stadi italiani e proseguì fino a settembre concludendosi all'ippodromo di Varese. Il concerto del 13 agosto a Latina venne trasmesso in diretta da Radio2. Ad ottobre uscì sul mercato la vhs di Lacio Drom e il lavoro venne presentato il 28 ottobre con una proiezione all'Auditorium Rai di Torino, all'interno della rassegna "Parole e note", che prevedeva inoltre la sera stessa l'esibizione live delle band all'Arena piccola del Palastampa, con un set interamente acustico.[4] Per promuovere l'uscita del nuovo lavoro l'esperimento acustico venne poi replicato il mese successivo in occasione della partecipazione al programma televisivo 105 Night Express registrato al Propaganda di Milano. L'anno venne chiuso infine con il concerto di Capodanno, al Palatrussardi di Milano, in un evento ribattezzato "Midnight rock", che vide anche la partecipazione di Pino Daniele e degli Almamegretta, e trasmesso in diretta su Radio 105.[5]Nel 2017 venne pubblicata la Legacy Edition dell'album che contiene le tracce originali rimasterizzate e il live del 23 marzo del 1995 al Palasport comunale di Modena. Scaletta
NoteDurante la trance estiva l'ordine della scaletta venne rivoluzionato, e vide l'aggiunta dei pezzi Cuore di vetro e il brano di chiusura Tex, a discapito di La preda e Onda araba. Band
Date
Note
Bibliografia
Filmografia
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