Talamello (Talamèl in romagnolo) è un comune italiano di 1 050 abitanti[1] della provincia di Rimini in Emilia-Romagna.
Urbanisticamente il borgo si sviluppa intorno alla piazza che con la chiesa e il municipio occupano la posizione sommitale. L'abitato è costituito di una parte alta che si sviluppa sulla piazza e sull'unica strada che lo attraversa e un'altra arroccata sulle ripide sponde del monte Pincio.
Il borgo è anteriore al sec. IX. Fu roccaforte dei Malatesta nella lotta contro i Montefeltro. Nei sec. XIV-XV fu sede dei vescovi del Montefeltro.[4]
Nel 1490 nei mulini del comune ebbe inizio la produzione della polvere da sparo che andò avanti fino alla seconda metà del XX sec.[5]
Nel 1818 il comune viene scorporato dalla legazione di Forlì e assegnato a quella di Urbino e Pesaro. Nel 1827 conta, con Mercatino, 1 006 abitanti; gli sono annessi come appodiati Perticara, Sartiano, Secchiano, Torricella e Uffogliano con 1 582 abitanti complessivamente. Nel 1874 gli uffici comunali sono trasferiti da Talamello a Mercatino.
Nel 1910 Mercatino Marecchia (che prenderà poi il nome di Novafeltria) viene eretto a comune autonomo, incorporando parte del territorio del comune di Talamello.[6]