^Tutte le varianti elencate qui sopra sono verificabili, salvo diversamente specificato, alla nota 1.
Origine e diffusione
L'esistenza di questo nome è attestata durante il Medioevo, periodo in cui era sostanzialmente confinato alla penisola iberica; da lì, nel XVI secolo, si espanse a macchia d'olio in tutta la cristianità grazie alla fama di santa Teresa d'Avila[1][3][5][7][8] (che non fu però la prima a portarlo: prima di lei vi furono, tra le altre, anche alcune principesse, come Teresa di León[7]); nonostante l'ottima diffusione globale in Occidente, però, l'origine di questo nome è nebulosa[1][3][4].
Spesso, benché senza che ve ne sia certezza, viene ricondotto a Therasia, nome che venne portato nel IV secolo dalla moglie barcellonese di san Paolino di Nola[1][3][5][7]. Anche così, tuttavia, non è possibile fornirne un'interpretazione precisa; molte ipotesi ne ricercano l'etimologia in vari termini greci, come ad esempio θέρος (théros, "estate")[1], θεριζω (therizo, "mietere", "raccogliere")[1][5], θηράω (thēráō, "cacciare", quindi "cacciatrice", da θήρ, thḗr, "bestia selvatica")[3][5][8][6], oppure lo riconducono ad altri nomi, quali Tiresia (portato da un noto indovino della mitologia greca)[3] oppure Tarasio[7]. È molto frequente anche l'accostamento a Thera o Therasia, nome di un'isola dell'arcipelago di Santorini (e anche vecchio nome dell'isola di Vulcano)[1][9][5][7], di cui la moglie di Paolino sarebbe stata originaria; si tratta però di etimologia popolare, in quanto la donna era quasi certamente spagnola (probabilmente di Alcalá de Henares)[7]. Infine, secondo alcune fonti non è da escludere un'origine celtiberica, forse da un vocabolo riconducibile al protoceltico*taratro ("augure")[5].
Come nel resto d'Europa, anche in Italia il nome si diffonde improvvisamente intorno al 1630, successivamente alla canonizzazione della santa carmelitana, e per tre secoli circa risulta fra i femminili più comuni (nel Seicento è maggiormente attestata la forma "Teresia", soppiantata da "Teresa" a partire dal secolo successivo)[13]. Il picco della diffusione del nome in Italia è nel primo Ottocento, quando figura regolarmente al secondo posto (dopo Maria) fra i più attribuiti alle battezzate fiorentine dal 1815 al 1835[13]. Ad oggi, la sua diffusione rimane alta ed è ben distribuito su tutto il territorio nazionale (secondo dati raccolti negli anni Settanta era il settimo per frequenza tra i nomi femminili); sono attestate anche delle forme maschili, comunque pressoché inutilizzate ad eccezione di "Teresio"[3][4]; è spesso abbinato a Maria, nella forma composta "Maria Teresa"[6].
Negli Stati Uniti è stato regolarmente fra i cinquanta nomi femminili più usati per le nuove nate fra il 1953 e il 1969[9].
Onomastico
Sono moltissime le sante che hanno portato questo nome; l'onomastico si festeggia generalmente in onore di una delle tre più importanti, che sono le seguenti:
Emidio De Felice, Nomi d'Italia, vol. 3, Milano, Arnoldo Mondadori Editore, 1978.
Enzo La Stella T., Santi e fanti - Dizionario dei nomi di persona, Roma, Zanichelli, 2009, ISBN978-88-08-06345-8.
Francesco Sestito, I nomi di battesimo a Firenze (1450-1900). Dai registri di Santa Maria del Fiore un contributo allo studio dell'antroponimia storica italiana, Roma, Società Editrice Romana, 2013.