Il territorio di Toirano è situato nella valle omonima, sulla destra del torrente Varatella e alla confluenza di quest'ultimo con il Barescione. È dominato dal monte San Pietro dei Monti (891 m), incisa lateralmente dalla valle del torrente Vero, ove si aprono quasi un'ottantina di cavità ampie e minori e tra queste le celebri grotte della Basura (bàsura nel dialetto locale "strega") e del Colombo.
Storia
La valle ospitava probabilmente un insediamento già in epoca romana[6]: lo testimonierebbero i ritrovamenti di tracce murarie nella località di Poggi datate al I secolo[6] e alcune tombe a incinerazione nella località di Crociata[6]. Successivamente, fece parte del limes dei Bizantini a difesa dai Longobardi. Secondo alcuni studiosi alla confluenza del torrente Barescione con il Varatella era stato posto un presidio bizantino denominato "Castron Baractelìa"[6][7] citato dal cronista bizantino Giorgio Ciprio nel VII secolo[6] . La zona più antica del Borgo di Toirano si chiama "Turaccu" (italianizzato in "Toracco"), che in latino medievale significa "piede di torre".
Con la dominazione francese il territorio di Toirano rientrò dal 2 dicembre 1797 nel Dipartimento della Maremola, con capoluogo Pietra, all'interno della Repubblica Ligure. Dal 28 aprile del 1798 fece parte del II cantone, come capoluogo, della Giurisdizione delle Arene Candide e dal 1803 centro principale del VI cantone della Maremola nella Giurisdizione di Colombo. Annesso al Primo Impero francese, il territorio di Toirano dal 13 giugno 1805 al 1814 fu inserito nel Dipartimento di Montenotte.
Subisce gli ultimi aggiustamenti al territorio comunale nel 1905[9] con l'aggregazione della frazione di Carpe dal comune di Balestrino e ancora nel 1929[10] quando fu unito al territorio il soppresso comune di Boissano. Quest'ultimo fu ripristinato (e quindi distaccato da Toirano) nel 1946[11].
Il 12 agosto 1944 il paese subì un pesante bombardamento da parte delle forze aeree anglo-americane che distrussero buona parte delle contrade "Fascetta" e "Braida" causando 43 vittime civili e un soldato tedesco.
«Di azzurro, al castello di rosso, mattonato di nero, chiuso dello stesso, fondato in punta, il fastigio privo di merli, munito di tre torri, finestrate di nero, merlate alla guelfa di quattro, la torre centrale più alta e più larga. Ornamenti esteriori da Comune.[13]»
Gonfalone
«Drappo troncato di rosso e di azzurro, riccamente ornato di ricami d'argento e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in argento, recante la denominazione del Comune. Le parti di metallo ed i cordoni saranno argentati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette argentate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma del Comune e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri ricolorati dai colori nazionali frangiati d'argento.[13]»
Ancora oggi conservato è il caratteristico borgo medievale, del quale restano le basi di alcune torri ed il ponte a tre arcate detto delle "Giaire", oltre ad alcuni tratti dell'antica cinta muraria visibili nella contrada "Toracco".
Architetture religiose
Chiesa parrocchiale di San Martino vescovo di Tours nel centro storico di Toirano. Consacrata nel 1609 dal vescovo d'Albenga Luca Fieschi, conserva la torre campanaria trecentesca, e alcune colonne della precedente pieve medioevale presenti nel porticato d'accesso all'attiguo oratorio dei Disciplinanti. L'interno, in stile barocco, conserva pregevoli altari e opere marmoree di cui si ricorda: l'altare della Pentecoste del 1613, la cappella di San Giuseppe in stile rococò, il pulpito eretto nel 1755 e la statua processionale di San Martino vescovo della bottega degli Olivari di Genova.
Chiesa della Madonna del Rosario nella contrada Braida. Costruita sul luogo occupato da un precedente oratorio dei Disciplinanti, poi ceduto all'Ordine dei padri Domenicani i quali iniziarono nel 1481 l'edificazione del sito religioso; nel 1644 la chiesa prese le forme che tuttora è visibile. Contrastano con l'interno spoglio gli altari seicenteschi, la tela della Madonna col Bambino Gesù di Orazio De Ferrari, la statua processionale della Madonna del Rosario attribuita ad Anton Maria Maraliano risalente agli inizi del XVIII secolo e la statua di San Pietro in Gloria dello scultore genovese Giovanni Battista Drago.
Oratorio del Transito di San Giuseppe nel Borgo di Toirano. Eretto per volontà del capitano Giuseppe Polla nel 1716 nei pressi dell'antica porta medievale che chiudeva l'accesso settentrionale del Borgo. L'Opera Pia Polla fu gestita dai padri Scolopi sino al 1798 quando l'Ordine venne soppresso dalla neo Repubblica Ligure. La cappella, in stile barocco, è sormontata da una cupola rivestita di ardesia; all'interno sovrastante l'altare marmoreo si conserva un dipinto settecentesco raffigurante il Transito di san Giuseppe, opera di autore ignoto di scuola ligure.
Oratorio dei Santi Pietro e Rocco nella borgata di Barescione, costruito nel corso del XVII secolo e ampliato nella forma attuale al principio del XVIII secolo, conserva la statua processionale di San Rocco dello scultore genovese Gio Batta Garaventa.
Abbazia di San Pietro in Varatella o di San Pietro al Monte. Eretto sulla sommità del monte omonimo dai monaci benedettini poi passato nel 1313 ai certosini. Attualmente rimane la chiesa a unica navata con archi romanici e alcuni ambienti attigui risalenti al XIV e XV secolo. Conserva al suo interno l'affresco quattrocentesco raffigurante San Pietro in abiti pontificali.
Santuario rupestre di Santa Lucia. Ricavato nella prima porzione della grotta venne eretto fra il XV e il XVII secolo. Si conserva la statua in marmo della santa siracusana eseguita dallo scultore Taddeo Carlone[15] e il dipinto degli inizi del XIX secolo delle sante taumaturghe Agata e Apollonia dell'artista savonese Agostino Oxilia. Dal piazzale antistante ombreggiato da due maestosi cipressi si gode un magnifico panorama della valle di Toirano aperta verso il mare.
Chiesa parrocchiale di San Bernardo nella frazione di Carpe. Già esistente nel XV secolo epoca in cui dipendeva dalla parrocchia di Sant'Andrea di Balestrino, ottenne il titolo parrocchiale nel 1609. L'interno ad unica navata, conserva nelle decorazioni intarsiate dell'altare maggiore, risalente alla fine del XVII secolo, gli stemmi dei marchesi Del Carretto feudatari del paese.
Palazzo D'Aste - Del Carretto, nel Borgo di Toirano (lato di via G. B. Parodi) con loggiato trecentesco e antico portale in pietra di Finale risalente al XVI secolo. Presso la piazza Libertà sulla facciata dell'imponente edificio si scorge lo stemma seicentesco dei conti D'Aste.
Palazzo D'Aste - Del Carretto nel Borgo di Toirano (lato via G, Polla) si tratta dell'ala occidentale del palazzo aristocratico con elementi architettonici dei secoli XV, XVI e XVIII. Presso l'antica via detta "Fossi", si trova l'ingresso del museo etnografico della Val Varatella il cui allestimento, iniziato nel 1997, occupa gli ambienti delle antiche scuderie con l'adiacente corte - giardino, il "mezzanino" e una parte del settecentesco Piano Nobile, quest'ultimo arredato con mobili, dipinti, tessuti d'epoca, esposti in cinque sale di rappresentanza.
Ponte delle Giaire (o delle Ghiaie) sul torrente Varatella, risalente al XIII secolo e a tre arcate a tutto sesto con pilastri in pietra squadrata, sormontato da un'edicola votiva riconducibile agli inizi del XIX secolo.
Secondo i dati Istat al 31 dicembre 2020, i cittadini stranieri residenti a Toirano sono 92[18], così suddivisi per nazionalità, elencando per le presenze più significative[19]:
Museo Etnografico della Val Varatella - Aperto dal 1997 presso lo storico Palazzo D'Aste Del Carretto, espone una ricca collezione di oggetti e materiali donati dalla popolazione locale, suddivisi in diciotto sezioni, riguardanti le attività agricole, in particolare l'olivicultura, artigianali, aspetti della vita domestica, costume e devozione popolare. Dal 2008 sono aperte al pubblico cinque sale di rappresentanza del palazzo D'Aste - Del Carretto dove sono visibili arredi dei secoli XVII, XVIII e XIX.
Geografia antropica
Il territorio comunale è costituito, oltre il capoluogo, dall'unica frazione di Carpe per una superficie territoriale di 18,97 km²[20].
Le principali risorse economiche del comune sono la filiera legata all'edilizia e, in misura minore, le attività agricole e dell'estrazione da cava. Nelle colline circostanti sono presenti le coltivazioni dell'olivo, delle fronde verdi e delle piante aromatiche; in declino la vite e la frutticoltura. Nel territorio comunale è attiva una cava. Nonostante le grotte siano una forte fonte di reddito per il turismo locale, in paese è frequente il pendolarismo degli abitanti nelle città costiere della Riviera di Ponente (Loano, Albenga e Finale Ligure).[senza fonte] Il comune è stato insignito, dal 2007, della Bandiera arancione dal Touring Club Italiano[21].
Infrastrutture e trasporti
Strade
Il territorio di Toirano è attraversato principalmente dalla strada provinciale 60 che permette il collegamento stradale con Borghetto Santo Spirito, a sud, e Bardineto verso nord. Ulteriori collegamenti viari del territorio comunale sono la provinciale 25 per Boissano e la provinciale 34 per Loano.
La principale società di riferimento è la Associazione Sportiva Dilettantistica Toirano. In ambito calcistico tra gli anni settanta e ottanta si affermò, nei campionati dilettantistici del savonese, la Boissano Toirano Calcio dai colori biancorossi, la quale si sciolse in seguito alle difficoltà di gestione. Al di là dei tentativi di ristabilire la realtà calcistica ad undici, è attiva ora la Associazione Sportiva Dilettantistica Toirano per il calcio a cinque. La A.S.D. Toirano inoltre è attiva nella pallavolo, ginnastica acrobatica, giocoleria e attività circensi, tennis e fitness.
^Il toponimo dialettale è citato nel libro-dizionario del professor Gaetano Frisoni, Nomi propri di città, borghi e villaggi della Liguria del Dizionario Genovese-Italiano e Italiano-Genovese, Genova, Nuova Editrice Genovese, 1910-2002.
^abcdeFonte dal libro di Enzo Bernardini, Borghi nel verde. Viaggio nell'entroterra della Riviera Ligure delle Palme, San Mauro (TO), Tipografia Stige, 2003.