Il nome del tour prende spunto dal design a 360° della struttura del palco, ribattezzato The Claw (artiglio in inglese) a causa della sua forma caratteristica. Per la prima volta gli U2 usano una sponsorizzazione per una loro tournée.
Con un incasso di 736 421 584 $ e un pubblico di 7 272 046 spettatori, lo U2 360º Tour è stato il tour di maggior successo nella storia della musica,[1] record poi superato dal ÷ Tour di Ed Sheeran (2017-2019).[2]
Tappe e biglietti
Il tour è stato annunciato il 9 marzo 2009 ed ha avuto come tappa iniziale, il 30 giugno 2009, il Camp Nou di Barcellona (preceduta il giorno prima dalla "data 0" senza pubblico nello stesso luogo). Il tour ha contato un totale di 110 date. I concerti della prima tappa europea si sono conclusi al Millennium Stadium di Cardiff il 22 agosto 2009. La tappa del Nord America è partita invece dal Soldier Field Stadium di Chicago il 12 settembre 2009 per concludersi al BC Place Stadium di Vancouver il 28 ottobre.
Il manager del gruppo Paul McGuinness si era detto ansioso a proposito della vendita dei biglietti che poteva essere influenzata della crisi economica accorsa tra il 2008 e il 2009. Anche il batterista Larry Mullen Jr. in un'intervista aveva dichiarato: "Faremo il tutto esaurito? Chi lo sa. La situazione economica avrà la sua influenza? È probabile, ma questo non ci fermerà".[3] I risultati hanno poi fugato ogni dubbio e le richieste, specialmente per le date europee, sono state molto alte. Le date di Barcellona, Milano, Göteborg e Amsterdam si sono esaurite in poche ore tanto da rendersi necessaria l'aggiunta di una seconda data. In particolare per la tappa olandese i circa 60 000 biglietti messi in vendita sono andati in fumo in un quarto d'ora, alla media di 67 biglietti al secondo.[4] Per la data catalana invece più di 90 000 tagliandi sono stati venduti in 54 minuti.[5] Si è calcolato che nel giro di 7 ore sono stati acquistati 650 000 tagliandi.[6]
Per la prima volta nella storia della band, gli U2 hanno tenuto dei concerti in Croazia e sono state previste anche delle prime tappe in Russia e in Turchia.
Tra settembre e ottobre 2009 sono state annunciate nuove date che avvisavano del ritorno del gruppo dublinese negli stadi del Nord America tra maggio e luglio 2011 e in quelli europei tra agosto e ottobre in molte città che non sono state toccate dalle prime tappe come Miami, Montréal, Philadelphia, Denver, Vienna, Bruxelles, Atene e Monaco di Baviera.
La seconda tappa europea è partita dallo Stadio Olimpico di Torino il 6 agosto (per l'occasione gli U2 hanno stazionato per due settimane in città, necessitando di ulteriori prove dopo l'annullamento della second tappa negli Stati Uniti) per concludersi sempre in Italia allo Stadio Olimpico di Roma l'8 ottobre. La seconda tappa nordamericana invece ha subito uno slittamento di un anno a causa dell'infortunio di Bono e quindi ha avuto inizio al Invesco Field at Mile High di Denver il 21 maggio 2011 per terminare a Pittsburgh il 26 luglio. Anche in questo caso la richiesta di biglietti è stata molto alta tanto da costringere gli organizzatori a raddoppiare le date in alcune città.
Il 23 novembre 2009 è stata poi annunciata la partecipazione degli U2 al Festival di Glastonbury, che si è tenuta il 25 giugno 2010, tappa anche questa annullata a causa dell'infortunio di Bono. Gli U2 che avevano anche scritto una nuova canzone apposta per il festival (che è stata presentata poi in anteprima a Torino).
L'infortunio di Bono e il rinvio della seconda tappa americana
Il 21 maggio 2010 sul sito ufficiale della band è apparsa la notizia che Bono si è dovuto operare d'urgenza per problemi alla schiena sorti durante la preparazione fisica pre-tour. I medici, al rientro di Bono in Irlanda, hanno poi riferito che il cantante ha sofferto della compressione del nervo sciatico con un distaccamento del nervo del disco di 8 mm. Inoltre una scheggia dell'osso si era infilata nel condotto spinale. A seguito di questa diagnosi è stata consigliata l'operazione d'urgenza.[7][8]
Per questi motivi i tempi di recupero sono stati stimati in otto settimane di tempo. Inevitabile dunque la posticipazione dell'intera seconda tappa americana (compresa la partecipazione al Glastonbury Festival) che sarebbe dovuta partire il 3 giugno da Salt Lake City e concludersi a New York il 19 luglio 2010. La tappa è stata poi recuperata nel 2011.[9]
Il design del palco
Il progetto del palco è stato realizzato da Willie Williams che lavora con gli U2 dal 1982. Lo stage è posizionato più verso il centro dei campi da gioco rispetto alla consueta posizione. Il palco ha una base larga 56 metri e il pennacchio centrale si estende in altezza fino a 50 metri. La struttura, interamente d'acciaio, non ha un fronte e un retro ben definiti ed è completamente circondato dagli spettatori. Questo ha consentito un aumento di circa il 15/20% della capacità degli stadi scelti per i concerti poiché anche il lato dove si "appoggia" il palco (che solitamente rimane vuoto) può ospitare degli spettatori.[10]
Per molti anni Williams ha pensato ad una configurazione a 360° del palco e i primi schizzi furono presentati alla fine del Vertigo Tour nel 2006. The Claw si rifà alla forma del Theme Building dell'Aeroporto internazionale di Los Angeles. Bono, in un'intervista concessa prima dell'inizio del tour, ha dichiarato come The Claw prendesse spunto anche dalla Sagrada Família di Barcellona. Come tale chiesa, progettata da Antoni Gaudí, vuole essere un simbolo per la venerazione, così anche tale struttura vuole essere, come la musica, un inno verso Dio e le persone a cui teniamo.[11] In un'altra intervista Williams ha invece riferito: "La band sarà posizionata sul palmo della mano degli spettatori".[3]
Il palco sul quale staziona la band, è circondato da una passerella circolare raggiungibile tramite due ponticelli mobili. Il tutto è sormontato da un maxischermo circolare (dal peso di 54 tonnellate) ad alta definizione, che all'occasione può anche allungarsi e abbassarsi creando uno spettacolare effetto scenico. Lo stesso maxischermo è composto da 500 000 pixel, 320 000 elementi di fissaggio, 30 000 cavi e 150 000 parti meccaniche.[12] Ogni lato dell'artiglio ha un proprio sistema di casse e più 72 subwoofer separati. Al centro, un grande pennacchio dove sono posizionate diverse luci e una palla da discoteca alla sua estremità superiore (quest'ultima non fu utilizzata nel concerto di Dallas a causa del maxi schermo appeso al centro del Cowboys Stadium).
Per trasportare l'intero palco sono necessari 98 camion. I costi di produzione si aggirano attorno ai 750 000 dollari al giorno, esclusa la costruzione del palco.[13]
"Può sembrare paradossale, ma la struttura gigantesca che ci accompagna in questo tour serve per creare più intimità tra noi e il pubblico. Una struttura aperta e circolare come The Claw ci consente di diffondere la musica in tutte le direzioni. Così l'energia continua a girare vorticosamente senza barriere", ha detto Bono in una dichiarazione.[14]
La scaletta
Le prime due tappe
Nelle prime due tappe del tour la scaletta variava tra le 22 e le 24 canzoni a serata. Dopo l'intro composto da Space Oddity di David Bowie e da Soon degli stessi U2, la maggior parte dei concerti iniziano con il quartetto composto da Breathe (in apertura), No Line on the Horizon, Get on Your Boots e Magnificent (tutte canzoni dell'ultimo album della band) seguite da Beautiful Day. Solo nel secondo concerto di Boston il 21 settembre 2009, il concerto si è aperto con Magnificent, Breathe completamente esclusa dalla scaletta e Beautiful Day spostata come ottava canzone.[15]
Oltre alle quattro già citate da No Line on the Horizon, sono state suonate anche Unknown Caller (durante il ritornello sul maxi-schermo appariva il testo della canzone creando un karaoke da stadio), I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight in versione remix (con il batterista Larry Mullen Jr. che cammina sulla passerella circolare del palco suonando un djembe) e Moment of Surrender che ha sempre segnato la fine dei concerti.[16] L'unica volta che I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight è stata riproposta nella versione classica è stato durante il secondo concerto di Barcellona tenutosi il 2 luglio 2009, poiché vennero effettuate le riprese per il videoclip.[17]
Nella seconda parte della tappa statunitense il quartetto iniziale è stato poi scomposto, spostando più avanti Magnificent e No Line on the Horizon. Allo stesso tempo, Unknown Caller spesso è stata tolta dalla setlist delle tappe centrali della prima tappa nordamericana. Nel corso di Sunday Bloody Sunday venivano mostrate alcune scritte in farsi, in onore delle proteste dei manifestanti iraniani in occasione delle elezioni presidenziali tenutesi nel loro Paese nel 2009.
Durante la prima pausa, invece, sul maxi schermo veniva proiettato un video dell'arcivescovo sudafricano Desmond Tutu, divenuto famoso per il suo grande impegno contro l'apartheid nel suo Paese. Tra le novità inserite in scaletta da segnalare anche Trash, Trampoline and the Party Girl (dedicata alla figlia di Bono, Memphis Eve Hewson, in occasione del suo 18º compleanno nella prima data milanese), le prime volte live di Electrical Storm (in alcune date europee) e Your Blue Room (in alcuni concerti negli States).[18] Nei "bis" (oltre alle già citate Ultra Violet (Light My Way) e Moment of Surrender) sono state sempre eseguite One, Where the Streets Have No Name e With or Without You.
Nella seconda tappa Elevation e Stuck in a Moment You Can't Get Out Of hanno fatto il loro ingresso quasi permanente in scaletta (a differenza della prima in cui sono state suonate solo in alcuni show), mentre Pride (In the Name of Love), la canzone più suonata dal vivo dagli U2, è stata quasi sempre esclusa.
Durante alcuni concerti inoltre gli U2 hanno effettuato un collegamento con gli astronauti della Stazione spaziale internazionale.[19] Nello show di Tampa del 9 ottobre 2009 il gruppo si è collegato anche con Guy Laliberté, padre del Cirque du Soleil, che in quel momento si trovava in orbita come turista spaziale.
Nelle prime due tappe dunque non tutte le canzoni di No Line on the Horizon hanno trovato spazio in scaletta, in particolare Stand Up Comedy, Fez – Being Born, White as Snow e Cedars of Lebanon.
La terza, quarta e quinta tappa
La ripresa del tour da Torino ad agosto 2010, ha visto gli U2 rivisitare in parte la scaletta utilizzata nelle prime due tappe. Il concerto infatti inizia con una nuova introduzione chiamata The Return of the Stingray Guitar seguita da Beautiful Day, che quindi ha sostituito Breathe come apertura del concerto. Sempre nella prima parte sono poi stati inseriti due inediti: North star in versione acustica (canzone registrata nel periodo risalente ad How to Dismantle an Atomic Bomb e suonata solo in poche date) e Glastonbury, brano che era stato scritto proprio per l'omonimo festival. Dalla data di Francoforte in poi è rientrata New Years Day.
Nella seconda data nella città di Helsinki, si registrano diversi cambiamenti: al posto di New Years Day, fa il suo debutto nel tour I Will Follow, storico pezzo dell'album Boy; viene poi ripreso il brano No Line on the Horizon, assente dalla fine della seconda tappa, rivisitato in chiave semiacustica. Il concerto di Helsinki fa anche registrare l'esecuzione di un terzo inedito: Every Breaking Wave, che comparirà poi nell'album Songs of Innocence; da segnalare anche il ritorno in scaletta di Pride che sostituisce Sunday Bloody Sunday.
Un'altra sorpresa è rappresentata da Mercy (brano inciso durante le session di How to Dismantle an Atomic Bomb, ma finora non inserito in nessun album) e suonato dal vivo per la prima volta nella seconda data di Zurigo.
A partire dai concerti in Oceania, è stata inoltre ripescata Scarlet, la quale non veniva suonata dal 1981. Il brano ha sostituito MLK prima di Walk On.
A partire dalle date in sudamerica, gli U2 hanno aperto il concerto con Even better then the real thing, suonata con un nuovo arrangiamento, diverso dalle versioni live proposte durante lo ZooTv Tour o il PopMart Tour, mentre a San Paolo hanno fatto il loro ritorno Out of control e soprattutto Zooropa, brano d'apertura dell'omonimo album suonata dal vivo solo tre volte e che non veniva eseguita da 18 anni. Dall'album Achtung baby è stata anche ripescata The Fly, mentre l'ultima data del tour a Moncton è stata chiusa da 40, anziché da Moment of surrender.
Di seguito, l'evoluzione della scaletta nei due anni di tour, prendendo in esame il primo concerto, l'ultimo della third leg (Europa 2010) e l'ultimo. In grassetto le canzoni suonate da No Line On The Horizon, album di lancio del tour.
Come detto in precedenza, la terza tappa del tour si è conclusa allo Stadio Olimpico di Roma l'8 ottobre 2010. Per l'occasione il forum italiano U2Place ha organizzato una grandissima coreografia che ha coinvolto i 3/4 dello stadio. Con l'utilizzo oltre 50 000 cartoncini colorati infatti in curva nord è stata riprodotta la bandiera italiana, in curva sud quella irlandese, mentre in tribuna Tevere è stata realizzata una gigantesca scritta One.
La coreografia è stata poi riprodotta durante la canzone I Still Haven't Found What I'm Looking For e la band intera, specialmente Bono, è apparsa visibilmente commossa nel vedere ciò che i fan erano riusciti a fare. I quattro irlandesi si sono guardati attorno quasi smettendo di cantare e suonare e prima di riprendere, il frontman degli U2 ha esclamato: "Viva l'Italia", scatenando il tripudio dei 75 000 spettatori dell'Olimpico. Per l'occasione anche il sito ufficiale U2.com ha voluto rendere omaggio alla coreografia con un video, intitolandolo proprio Viva Italia.[25]
La scelta di eseguire la coreografia durante quella canzone è motivata dal fatto che solitamente prima di eseguirla, la band effettua una piccola pausa, durante la quale Bono presenta i componenti del gruppo. Inoltre al via della canzone, il pubblico è solito intonare la prima strofa assieme al resto della band.[26]
Come accennato prima, durante la prima pausa della band, sul maxi schermo viene proiettato un discorso dell'arcivescovo Desmond Tutu, che pronuncia le seguenti parole:
(EN)
«The same people who marched for civil rights in the United States are the same people who protested Apartheid in South Africa; who are the same people who worked for peace in Ireland, and are the same people who fought against debts slavery in the Jubilee Year 2000, who are the same beautiful people that I see when I look around this place tonight in 360 degrees. We are those people. We are the same person. Because our voices were heard, millions more of our brothers and sisters are alive, thanks to the miracle aids drugs and malaria drugs. Ah, they will be doctors, they will be nurses, they will be scientists, who will live to solve great problems. Yes, there are many obstacles. Of course, there are always roadblocks in the way of justice, but God will put a wind at our back and a rising road ahead, if we work with each other as one…one!»
(IT)
«Le stesse persone che hanno marciato per i diritti civili negli Stati Uniti sono le stesse persone che hanno protestato per l'Apartheid in Sudafrica; che sono le stesse persone che hanno lavorato per la pace in Irlanda, e sono le stesse persone che hanno combattuto contro i debiti e la schiavitù nell’anno del giubileo, che sono le stesse bellissime persone che ho visto in questo posto a 360°. Noi siamo quelle persone. Siamo le stesse persone. Grazie alle nostre voci che sono state ascoltate, milioni di nostri fratelli e sorelle sono salvi, grazie alle miracolose medicine per AIDS e malaria. Ah, loro saranno dottori, saranno infermieri, saranno scienziati che vivranno per risolvere grandi problemi. Si, ci sono molti intoppi. Certo, ci saranno molti ostacoli nella strada verso la giustizia, ma Dio porrà un vento alle nostre spalle e un’altra strada sarà davanti a noi, se ognuno di noi lavorerà come uno solo… uno!»
Proprio grazie alla conformazione a 360° del palco, il gruppo ha potuto riempire gli stadi in ogni loro settore, compresi quelli dove solitamente viene "appoggiato" il palco stesso e che quindi rimangono vuoti. In questo modo gli U2 nelle prime due tappe del tour hanno battuto numerosi record di presenze negli stadi per un concerto musicale, come per esempio a Milano (con oltre 153 000 spettatori nei due concerti, di cui 77 000 nella prima data), Parigi (con quasi 187 000 paganti nei due show), Barcellona (oltre 91 000 spettatori a sera), Berlino (con 88 265 partecipanti) e New York (con 84 472) paganti. Al termine del concerto nella Grande Mela, Bono ha dichiarato: "Abbiamo battuto il record di spettatori in questa struttura (il Giants Stadium)" e poi scherzando ha aggiunto: "Abbiamo fatto più del Papa,"[27] riferendosi al precedente primato che apparteneva a Giovanni Paolo II.
Con il concerto di Los Angeles, al Rose Bowl di Pasadena, gli U2 hanno anche battuto il record assoluto di spettatori per un concerto in uno stadio negli Stati Uniti. In quell'occasione infatti, la band ha raccolto 97 014 spettatori, battendo primato che apparteneva a loro stessi (86 145 paganti al John F. Kennedy Stadium di Philadelphia nel 1987) risalente a molti anni prima.[28] Altri sono stati i record battuti nelle prime due tappe e in generale tutte le date sono risultate sold out (comprese le tappe negli stadi nordamericani) con una media incassi di 7 082 676 dollari a sera per 69 802 spettatori. E anche quest'ultimo dato rappresenta un record.
A consacrazione del successo del tour è arrivato anche il premio come Best Live Act agli MTV Europe Music Awards tenutisi a Berlino il 5 novembre 2009.
Secondo Billboard inoltre dopo la seconda data a San Paolo in Brasile (quindi con molte altre date in calendario), il 360º Tour è diventata la tournée più redditizia di tutti i tempi, battendo il precedente record che apparteneva al A Bigger Bang Tour dei Rolling Stones. Sempre secondo Billboard è stato calcolato che il tour è stato visto da 7 268 430 milioni di spettatori, con una media di oltre 66 000 spettatori a sera e per un incasso totale di 736 137 344 dollari.[29], divenendo così il tour con i maggiori incassi di sempre,[30] record poi superato dal ÷ Tour di Ed Sheeran (2017-2019).[2]
Tour su YouTube e DVD
Il concerto del 25 ottobre 2009 a Los Angeles, al Rose Bowl di Pasadena, è stato trasmesso in streaming su YouTube, evento inedito della storia della musica rock. Il manager degli U2 Paul McGuinness ha dichiarato: "Era da molto tempo che la band aveva intenzione di fare una cosa del genere. Dal momento che filmeremo il concerto di Los Angeles, questa è una grande opportunità per estendere la festa al di là dello stadio. I fan hanno viaggiato per lunghe distanze per vedere gli U2, questa volta sarà la band ad andare da loro".[31] Inoltre, come detto dallo stesso McGuinness, il concerto è stato filmato per l'uscita di un DVD che è uscito nei negozi il 7 giugno 2010 con il titolo U2 360° at the Rose Bowl. Il regista è Tom Krueger.
Assieme ai Black Eyed Peas (che hanno fatto da apripista in questa data) sul palco è salito anche il chitarrista Slash per suonare Sweet Child o' Mine. Al concerto ha poi assistito anche l'astronauta Buzz Aldrin, secondo uomo a mettere piede sulla Luna.
"Che ora è nel mondo e dove stiamo andando?", ha chiesto Bono durante lo show.[32] Circa 10 milioni di utenti si sono collegati al canale ufficiale della band da dove è stato trasmesso il concerto in 188 Paesi del mondo, con 70 000 commenti e 5 000 voti di gradimento durante le circa due ore e un quarto di diretta (che in Italia c'è stata a partire dalle 4.30 del mattino).[33][34] Successivamente lo streaming del concerto è stato caricato interamente come un normale video sullo stesso YouTube ed è stato visionato da oltre 2 milioni e mezzo di persone nelle due settimane in cui il video è stato lasciato on-line per intero.
La scaletta del concerto
Breathe
Get on Your Boots
Magnificent
Mysterious Ways
Beautiful Day / In God's Country (snippet) / God Only Knows (snippet) / The Maker (snippet)
I Still Haven't Found What I'm Looking For / Stand By Me (snippet)
Stuck In a Moment You Can't Get Out Of
No Line on the Horizon
Elevation
In a Little While
Unknown Caller
Until the End of the World
The Unforgettable Fire
City of Blinding Lights
Vertigo / It's Only Rock 'n' Roll (But I Like It) (snippet)
I'll Go Crazy If I Don't Go Crazy Tonight (remix) / Two Tribes (snippet)
Ad ottobre 2011, è stata annunciata la realizzazione di un album dal vivo, intitolato U22. Il disco racchiude 22 tracce tratte da varie date del tour votate dagli iscritti del sito ufficiale della band, e la distribuzione è stata riservata solamente a questi ultimi.
Verso la fine del 2012 è stato annunciato un secondo album dal vivo, intitolato From the Ground Up - Edge's Picks from U2360°. Il disco contiene 15 canzoni (più 5 bonus) selezionate da The Edge. L'album è in allegato alla raccolta di foto del tour From the Ground Up.
Curiosità
Questa sezione contiene «curiosità» da riorganizzare.
Durante il concerto di Milano del 7 luglio 2009, Bono invitò tutto il pubblico a fare gli auguri di buon compleanno a sua figlia Eve, che proprio quel giorno diventava maggiorenne, dedicandole un corale Happy birthday! e la canzone Party Girl.
Durante lo show di Berlino del 18 luglio 2009, tre ragazzi del pubblico vennero invitati sul palco a suonare Angel of Harlem.
Durante lo spettacolo di Sheffield del 20 agosto 2009, Bono, The Edge e il pubblico cantarono Happy birthday! per il designer Willie Williams, creatore del palco del tour e storico collaboratore della band.
La tappa di East Rutherford del 23 settembre 2009 era inizialmente prevista per il 25 settembre. Lo spostamento si dovette all'anticipazione di una partita dei New York Jets. Durante questa data, in occasione del 60º compleanno di Bruce Springsteen, la band eseguì She's the One dello stesso Springsteen.[36]
Durante il concerto di Vancouver, il gruppo ha cantato Happy birthday! per Bill Gates.
Per le date di Montréal del 16 e 17 luglio 2010, gli U2 hanno contribuito con 3 milioni di dollari per costruire uno stadio temporaneo all'Hippodrome de Montréal, luogo in cui si tenne il concerto.[37]
Durante la tappa di Torino, la band ha cantato Happy birthday! a The Edge per i suoi 49 anni.
Artisti d'apertura
La seguente lista rappresenta il numero correlato agli artisti d'apertura nella tabella delle date del tour.
^Copia archiviata, su montrealgazette.com. URL consultato il 16 novembre 2009 (archiviato dall'url originale il 19 novembre 2009).
^ Boxscore (Subscriber's only), Billboard, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 18 luglio 2009. URL consultato il 18 luglio 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Billboard Boxscore, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 22 luglio 2009. URL consultato il 22 luglio 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Billboard Boxscore, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 5 agosto 2009. URL consultato il 5 agosto 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Billboard Boxscore, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 22 agosto 2009. URL consultato il 22 agosto 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Billboard Boxscore, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 29 agosto 2009. URL consultato il 22 agosto 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Billboard Boxscore, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 29 agosto 2009. URL consultato il 30 settembre 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Billboard Boxscore, in Billboard Magazine, New York City, Nielsen Business Media, Inc., 29 agosto 2009. URL consultato il 22 ottobre 2009 (archiviato l'11 maggio 2012).
^Pollstar Top 100 Boxscores (PDF), in Pollstar, Pollstar. URL consultato il 6 febbraio 2011 (archiviato dall'url originale il 15 luglio 2011).