Nato da una famiglia benestante nella città di Kiselëvsk, nell'oblast' di Kemerovo, ha studiato a Novosibirsk all'Istituto di Ingegneria delle Costruzioni e all'Accademia delle Scienze Sociali. Ha cominciato a lavorare nel 1960.
Dopo il tentativo di colpo di stato dell'agosto 1991 ai danni di Michail Gorbačëv, Bakatin è stato nominato capo del Comitato per la Sicurezza dello Stato (KGB) succedendo a Vladimir Krjučkov (se si esclude la brevissima attività di Leonid Šebaršin) con l'ordine di sciogliere l'agenzia. Durante la presidenza di Bakatin si sono avuti grandi cambiamenti strutturali e organizzativi che hanno ridotto notevolmente il potenziale dell'organizzazione. Il KGB è stato privato delle forze di sicurezza interna (incorporate nel Ministero della difesa), delle Guardie di Frontiera (che hanno costituito una struttura organizzativa indipendente) e dei servizi di emergenza, che sono stati direttamente sottoposti all'amministrazione presidenziale. Bakatin ha formalmente mantenuto la carica fino all'ottobre 1991. Il 22 ottobre 1991, infatti, è stato emesso un decreto di scioglimento del KGB, che ha cessato ufficialmente l'attività il 3 dicembre.
L'attività di Bakatin è stata accolta con dure critiche, comprese accuse di tradimento, e la sua posizione è stata eliminata[non chiaro] in seguito al crollo dell'Unione Sovietica, quando Boris El'cin ha fuso il KGB con altre agenzie governative[non chiaro][1].
La dissoluzione dell'Unione Sovietica
Dopo il crollo dell'URSS Bakatin è diventato vicepresidente della Fondazione Internazionale di riforma economico e sociale "Reforma". Successivamente si è dedicato agli affari ed è diventato direttore della Baring Vostok Capital Partners, una società di investimenti. È rimasto sempre leale a Gorbačëv e lo ha supportato nei suoi sforzi mirati all'introduzione delle riforme[fuori contesto][senza fonte].
Citazioni
(EN)
«The traditions of chekism must be eradicated, must cease to exist as an ideology.»
(IT)
«La tradizione del čekismo deve essere sradicata, deve cessare di esistere come ideologia.»
Nel 1992 ha pubblicato un libro di memorie personali sul suo ruolo chiave nella chiusura del KGB dal titolo Izbavlenie ot KGB: vremja, sobytija, ljudi. ("Liquidazione del KGB: il momento, gli eventi, i personaggi").
(RU) Izbavlenie ot KGB: vremja, sobytija, ljudi, Novosti, 1994, ISBN5-7020-0721-2.
(EN) Yevgenia Albats, Catherine A. Fitzpatrick, The State Within a State: The KGB and Its Hold on Russia--Past, Present, and Future, Guernsey, The Book Depository, 1994, ISBN0-374-52738-5.