Vincenzo Scifo
Vincenzo Scifo (La Louvière, 19 febbraio 1966) è un ex calciatore e allenatore di calcio belga, di ruolo centrocampista. BiografiaÈ nato in una famiglia di minatori italiani originari di Aragona, nella provincia agrigentina, emigrati in Belgio nel 1952. Iscritto a ragioneria, ha interrotto gli studi un anno prima del conseguimento del diploma per dedicarsi interamente al calcio[1]. Caratteristiche tecnicheDotato di un buon tiro e di un'eccellente visione di gioco, eccedeva spesso nel possesso del pallone e risultava carente in fase di interdizione[1]. Agli inizi della carriera veniva paragonato a Gianni Rivera[2], mentre Michel Platini, in un'intervista concessa alla Gazzetta dello Sport, lo definì come il suo unico vero "erede" per caratteristiche tecniche, tra tutti i calciatori europei della sua epoca[3]. CarrieraGiocatoreClubCresciuto nelle giovanili del R.A.A. Louviéroise, passò quindi all'Anderlecht, dove fece il suo debutto in prima squadra nel 1983, all'età di diciassette anni. Trasferitosi all'Inter nel 1987 per 7,5 miliardi di lire[2][4][5], dopo un'annata deludente sul piano del rendimento[3], venne ceduto al Bordeaux a fine stagione. Nel 1989 giocò per l'Auxerre, e da lì di nuovo in Italia al Torino nel 1991 (pagato 8,7 miliardi di lire),[6] in due stagioni nelle quali raggiunse la finale di Coppa UEFA (persa contro l'Ajax) nel 1991-1992 e vinse la Coppa Italia l'anno seguente (contro la Roma). Da qui andò poi al Monaco nel 1993 e all'Anderlecht nel 1997, terminando la carriera nello Charleroi nel 2001, dopo aver scoperto di soffrire di artrite cronica[7]. NazionaleNonostante Enzo Bearzot avesse tentato di farlo giocare per l'Italia, nazionale delle sue origini, optò per rappresentare il Belgio,[8] con cui esordì nel giugno 1984, contro la Jugoslavia. Partecipò ai mondiali di Messico 1986, Italia 1990, Stati Uniti 1994 e Francia 1998, giocando 16 partite. Totalizzò 84 presenze internazionali, segnando 18 gol. La rete che realizzò il 17 giugno 1990 a Verona, nella fase a gironi del mondiale disputatosi in Italia, contro l'Uruguay, e che valse il 2-0 per il Belgio, entrò nella top ten nella classifica del gol del secolo, ricevendo quasi 3.000 voti: un tiro rasoterra angolato da 35 metri[9]. AllenatoreIntraprese quindi la carriera di allenatore, iniziando dallo Charleroi, nella stagione 2001-2002. Si dimise nel giugno 2002. Dopo aver allenato una squadra della seconda divisione belga, lo A.F.C. Tubize, e aver avuto un ruolo manageriale nel Bruges, alla fine del 2007 passa ad allenare il R.E. Mouscron, nella massima serie belga. Nel febbraio 2012 ha ricevuto l'incarico di guidare la squadra del Mons[10]. Dopo aver guidato il Belgio Under-21 nel 2015-2016, è tornato ad allenare nell’estate del 2021, venendo chiamato dal R.E. Mouscron,[11] retrocesso in seconda divisione belga.[12] StatistichePresenze e reti nei club
Cronologia presenze e reti in nazionalePalmarèsGiocatoreClub
Individuale
Note
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