1. Frauen-Fußball-Club Frankfurt
L'1. Frauen-Fußball-Club Frankfurt, abbreviato in 1. FFC Frankfurt e noto in Italia come 1. FFC Francoforte, è stata una società di calcio femminile con sede a Francoforte sul Meno, in Germania. La società contava circa 430 tesserate. Attiva dal 1998 al 2020, è la squadra femminile più titolata di Germania, avendo vinto 7 titoli e 9 coppe nazionali. Ha vinto la UEFA Women's Cup nel 2001-02[1], 2005-06[2] e nel 2007-08[3] e la UEFA Women's Champions League nel 2014-15[4]. Nel giugno 2020 la società si è fusa con l'Eintracht Frankfurt, cedendo il titolo sportivo per la partecipazione alla Frauen-Bundesliga e tutto il parco tesserate alla sezione di calcio femminile dell'Eintracht[5]. StoriaL'1. FFC Francoforte è stato fondato il 27 agosto 1998 come distacco della sezione di calcio femminile dal SG Praunheim[6]. Il 1º gennaio 1999 ha ricevuto la licenza dalla Frauen-Bundesliga. Lo Stadion am Brentanobad fu designato come il campo da gioco per le partite casalinghe[6]. Alla prima stagione ha realizzato il double vincendo sia il campionato sia la coppa nazionale. Per cinque stagioni consecutive ha vinto la DFB-Pokal der Frauen, realizzando l'accoppiata campionato-coppa anche nelle stagioni 2000-2001 e 2002-2003. Nella stagione 2001-2002 ha realizzato uno storico treble vincendo il campionato, la coppa nazionale e la prima edizione della UEFA Women's Cup[6]. Il 23 maggio 2002 ha disputato al Waldstadion di Francoforte sul Meno la finale della UEFA Women's Cup contro le svedesi dell'Umeå IK, vincendo per 2-0 grazie alle reti realizzate al 68' da Steffi Jones e all'89' da Birgit Prinz[1]. Dopo essersi fermato in semifinale nell'edizione 2002-2003 della UEFA Women's Cup e dopo aver perso la finale della UEFA Women's Cup 2003-2004, in entrambi i casi per opera dell'Umeå IK, è tornato a vincere la UEFA Women's Cup nella stagione 2005-2006[2]. La finale metteva di fronte le due rappresentanti tedesche, l'1. FFC Francoforte e il Turbine Potsdam. L'1. FFC Francoforte ha vinto sia la gara d'andata a Potsdam per 4-0 sia la gara di ritorno a Francoforte per 3-2 davanti a 13 100 spettatori, nuovo record per la competizione[2]. Ha realizzato un nuovo double campionato-coppa nella stagione 2006-2007 e un altro treble la stagione 2007-2008 con il terzo trionfo in UEFA Women's Cup[6]. In finale l'1. FFC Francoforte ha incontrato per la quarta volta le svedesi dell'Umeå IK, vincendo la sfida decisiva alla Commerzbank-Arena per 3-2 davanti a 27 640 spettatori, diventando la prima squadra a vincere il torneo per tre volte[3]. Nelle stagioni successive c'è stato un calo delle prestazioni con la squadra che dopo il 2008 non è più riuscita a vincere il campionato e fallendo l'accesso alla finale della coppa nazionale nel 2008-2009 per la prima volta dal 1998. Ha vinto due edizioni della DFB-Pokal der Frauen nel 2010-2011 e nel 2013-2014, portando a nove il numero di coppe nazionali vinte. In campo europeo è stato eliminato ai quarti di finale della UEFA Women's Cup 2008-2009 dalle connazionali del FCR 2001 Duisburg, che andranno poi a vincere la competizione[7]. Nella stagione 2011-2012 ha perso sia la finale di DFB-Pokal der Frauen contro il Bayern Monaco sia la finale di UEFA Women's Champions League contro le francesi dell'Olympique Lione per 2-0[8]. Anche quest'ultima finale, giocata all'Olympiastadion di Monaco di Baviera, ha fatto segnare un nuovo record di spettatori con 50 212 persone ad assistere alla partita[8]. Ha conquistato per la quarta volta la UEFA Women's Champions League (la prima con la nuova denominazione) nel 2014-2015, battendo le francesi del Paris Saint-Germain per 2-1 nella finale giocata al Friedrich-Ludwig-Jahn-Sportpark di Berlino davanti alla cancelliera tedesca Angela Merkel[4][6]. Nel giugno 2020 la società, che aveva concluso il campionato al sesto posto, si è fusa con l'Eintracht Frankfurt, cedendo il titolo sportivo per la partecipazione alla Frauen-Bundesliga e tutto il parco tesserate[5]. In 22 anni di esistenza, l'1. FFC Francoforte ha conquistato il maggior numero di titoli nazionali e internazionali di qualsiasi altra squadra tedesca di calcio femminile[9]. "Con uno speciale sentimento di rispetto, sentimentalismo e malinconia, guarderò sicuramente indietro a molti successi, a molti grandi nomi, ma anche a molte esperienze con le persone che ci hanno accompagnato e sostenuto in questo percorso", ha affermato Siegfried Dietrich, il "Mister calcio femminile", aggiungendo poi: "Possiamo aspettarci di lavorare con uno dei club più moderni d'Europa. Un club che, con la sua vasta gamma di attività, porta con sé la società ben oltre i confini del calcio"[10]. Cronistoria
StadioL'1. FFC Francoforte ha giocato le partite casalinghe allo Stadion am Brentanobad[11], che ha una capienza totale di 5.600 spettatori, i costi di costruzione ammontano a 11 milioni di euro[12]. Condivide lo stadio con il Rot-Weiss Francoforte, squadra maschile che partecipa alla quinta serie del campionato tedesco di calcio. AllenatoriCalciatriciPalmarèsCompetizioni nazionali
L'1. L'FFC Francoforte è arrivato secondo cinque volte (1995/1996; 1997/1998; 1999/2000; 03/04; 13/14)[13].
Competizioni internazionaliAltri piazzamenti
StatistichePartecipazione ai campionati
TifoseriaUna rivalità si sviluppò tra l'1. FFC Francoforte e le precedenti campionesse della Germania dell'Est del Turbine Potsdam dal 2000 quando il club cominciò la sua ascesa ai vertici della Bundesliga. Questa rivalità continua nella Coppa di Germania e nella coppa europea dove il Turbine Potsdam si qualificò vincendo il titolo nazionale e laureandosi campione d'Europa l'anno dopo il Francoforte. A parte le rivalità sportive e la rivalità est-ovest, i due club hanno due differenti filosofie di squadra. L'1. FFC Francoforte, in maniera "capitalistica" occidentale, preferisce acquistare giocatrici tedesche e straniere, mentre il Turbine Potsdam, nella tradizione "socialista" orientale, focalizza il suo interesse sullo sviluppo di giovani atlete all'interno del club. Le cessioni di Petra Wimbersky e Karolin Thomas dal Turbine Potsdam al Francoforte ha infiammato questa rivalità, poiché i due club si erano accordati in un contratto non scritto nel non contattare le giocatrici della squadra avversaria senza prima consultare la federazione.[senza fonte] Grazie alla mancanza di teppismo nel gioco femminile, questa rivalità ha sviluppato una sana competizione nella Bundesliga e ha fortemente contribuito al successo della nazionale femminile. Esiste, comunque, un potenziale problema in questa rivalità, poiché questi due club sono i più ricchi e c'è la paura che questo possa ridimensionare la competitività del campionato se le due squadre diventassero troppo dominanti. Note
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