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Accademia di belle arti di Ravenna

Accademia di Belle Arti di Ravenna
Ubicazione
StatoItalia (bandiera) Italia
CittàRavenna
Dati generali
Fondazione1829
Tipoaccademia
Mappa di localizzazione
Map
Sito web

L'Accademia di Belle Arti di Ravenna è un'istituzione italiana di alta formazione artistica (AFAM) riconosciuta dal Ministero dell'Istruzione e del Merito[1]. Rilascia diplomi accademici triennali e biennali di I e II livello. Ha sede in via delle Industrie 76 a Ravenna.

Storia

L'«Accademia elementare di Belle Arti» fu inaugurata a Ravenna il 26 novembre 1829 per volontà della Legazione provinciale e del Comune di Ravenna e con il patrocinio del cardinale Vincenzo Macchi, Legato pontificio di Ravenna. Il merito dell'idea va riconosciuto all'allora poco più che ventenne prelato maceratese (ma senza ordini sacri) Lavinio Spada de’ Medici[2][3], vicelegato di Ravenna fino al 1828. Furono attivati i corsi di pittura, scultura e decorazione. La prima sede fu un palazzo in via Baccarini[4] progettato dal bolognese Ignazio Sarti (che fu anche il primo direttore dell'istituzione)[5]. I lavori per la costruzione furono avviati nel settembre 1827 e della facciata originaria sopravvivono ancora tre arcate dell'edificio ottocentesco progettato dal Sarti[6].

Il 28 aprile 1924 fu aperta la Scuola del mosaico, la prima scuola pubblica del settore del XX secolo. Primo direttore fu Giuseppe Zampiga. Alla scuola si formarono i maggiori artisti e restauratori ravennati come Ines Morigi Berti, Sergio Cicognani, Lino Melano, Libera Musiani, Romolo Papa, Antonio Rocchi e Renato Signorini[7].

Tra le persone di rilievo che hanno diretto l'accademia vi furono tra gli altri: Ignazio Sarti (1829-1855), Arturo Moradei, Domenico Miserocchi, Vittorio Guaccimanni e Giovanni Guerrini.

Nel 1974 l'accademia ottiene il riconoscimento legale[8]. Negli anni 1980 ha raggiunto l'apice degli iscritti con 600 studenti[5].

Nel 2008 vengono istituiti il triennio in Arti visive e Mosaico e il biennio in Mosaico, unici nel panorama accademico italiano[7].

Il 1º gennaio 2023, dopo 194 anni di storia, diviene un'istituzione statale[8].

Biblioteca

L'accademia è dotata di una biblioteca fin dalla fondazione. Al 2022, il patrimonio librario consta di circa 8000 volumi[9], riguardanti la storia e la didattica dell'arte. Vi è un'importante sezione sul XIX secolo. Sono inoltre presenti numerosi periodici e riviste di arte e architettura contemporanee.

La biblioteca fa parte della Rete Bibliotecaria di Romagna e San Marino, e dunque del Servizio Bibliotecario Nazionale italiano.

Note

  1. ^ Istituzioni AFAM riconosciute, su miur.gov.it. URL consultato il 9 marzo 2024.
  2. ^ Una sua biografia è leggibile qui: "… mia diletta Quiete": Villa Spada a Treia (MC), su omiadilettaquiete.wordpress.com. URL consultato il 7 gennaio 2025.
  3. ^ Un'altra biografia di Lavinio Spada de’ Medici è leggibile qui.
  4. ^ Oggi è sede della Biblioteca Holden nel complesso della Biblioteca Classense.
  5. ^ a b L’Accademia di Belle Arti di Ravenna è diventata statale. Di chi è il merito?, su ravennaedintorni.it, 24 gennaio 2023.
  6. ^ Biografia di Ingazio Sarti sul portale PatER
  7. ^ a b Cent'anni di scuola del mosaico: «Vogliamo attivare nuovi corsi», su ilrestodelcarlino.it. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  8. ^ a b Storia. Arte e cultura dal 1829, su abaravenna.it. URL consultato il 13 febbraio 2024.
  9. ^ Pagina della biblioteca sul sito dell'Accademia

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN130258828 · BAV 494/7068 · ULAN (EN500310494 · LCCN (ENn85294090 · GND (DE1044081-1
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