L'Africa Equatoriale Francese (Afrique-équatoriale française - AEF) era una federazione di possedimenti francesi nell'Africa centrale durante il colonialismo. Si estendeva dal fiume Congo fino al Sahara, con una superficie di 2.349.651 km².
L'AEF presentava una configurazione poco regolare, tanto che in essa si potevano distinguere nettamente alcune zone principali con caratteri ben definiti:
Gabon: la parte più occidentale della colonia bagnata dall'oceano Atlantico e compresa tra questo e il bacino del Congo, presentava il tipico aspetto del paese a terrazze. Si aveva infatti una striscia di sedimenti secondari e terziari, larga non più di 50 km che stava alla base dell'altipiano africano. Il quale assumeva in questa zona la configurazione di una serie di alture, per lo più parallele alla costa, ergentesi le une dietro le altre a mano a mano che aumentava all'altitudine. La costa in questo settore era sabbiosa o melmosa fino a capo Lopez; uniforme e tutta costellata di piccoli stagni e di piccoli laghi a sud di questo;
la zona del medio Congo e dell'Ubangi: comprendeva un tratto del bassipiano congolese originato da un sistema di laghi posti a diverse altitudini, che gettavano le loro acque gli uni negli altri; e i massicci che circondavano la depressione dell'Africa centrale.
zona dello Chari e del Ciad: era un territorio uniforme, lievemente in pendio, formato da una serie di altipiani a sud e dalla pianura del Ciad a nord;
Nell'altipiano del Gabon un particolare rilievo avevano i monti di Cristallo (che raggiungono la massima altitudine nel 1.600 m del massiccio del Muni, la catena del Mozambè e la seconda dell'Ogouè (che si sviluppa in direzione nordovest - sudest, con un'altezza che si aggirava attorno a 1.000 m). Nella regione del Medio Congo e dell'Ubangi e lo Sciari, tendeva ad aumentare nelle zone che cingevano la depressione dell'Africa centrale. Si avevano così a est il monte Chala (1.400 m) e il monte Mazza (1.800 m) che separavano il bacino del Ciad e il bacino del Congo da quello del Nilo, e ad ovest lo Yadè (1.400 m) che si congiungeva agli altipiani del Camerun. Nella regione dello Chari non si avevano rilievi orografici di una certa importanza, ma solo piccole alture di formazione granitica, dette Kagas. Nell'estremità settentrionale della colonia, proprio a ridosso del confine con la Libia sorgeva il massiccio del Tibesti che rappresentava il limite occidentale del bacino del Ciad, qui la massima altezza era raggiunta dall'Emi Koussi (3.400 m).
Bibliografia
Thomas Pakenham, The Scramble for Africa (1991).
Maria Petringa, Brazza, A Life for Africa (2006).
Volume I, pag 193 - 194 - 195 Grande Dizionario Enciclopedico UTET (1954)