Share to: share facebook share twitter share wa share telegram print page

 

Andesiana

Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Andesiana
Immagine di Andesiana mancante
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumProtostomia
PhylumArthropoda
SubphylumTracheata
SuperclasseHexapoda
ClasseInsecta
SottoclassePterygota
CoorteEndopterygota
SuperordineOligoneoptera
SezionePanorpoidea
OrdineLepidoptera
SottordineGlossata
InfraordineHeteroneura
DivisioneIncurvariina
SuperfamigliaAndesianoidea
Davis & Gentili, 2003
FamigliaAndesianidae
Davis & Gentili, 2003
GenereAndesiana
Gentili, 1989
Serie tipo
Andesiana lamellata
Gentili, 1989
Specie

Andesiana Gentili, 1989[1] รจ un genere di lepidotteri diffuso in America meridionale con tre sole specie.[2] รˆ l'unico rappresentante della famiglia Andesianidae Davis & Gentili, 2003 e della superfamiglia Andesianoidea Davis & Gentili, 2003.[3]

Etimologia

Il nome del taxon deriva dalla cordigliera delle Ande, in spagnolo Cordillera de los Andes, su cui sono state ritrovate queste specie.[1][4]

Descrizione

Si tratta di falene alquanto primitive, apparentemente simili ai Cossidae, con nervatura alare di tipo eteroneuro e apparato riproduttore femminile provvisto di un'unica apertura, funzionale sia all'accoppiamento, sia all'ovodeposizione;[3][5][6][7][8] per quest'ultima caratteristica anatomica, in passato venivano collocate all'interno della divisione Monotrysia, oggi considerata obsoleta in quanto rivelatasi polifiletica.[2][3][5][9]

I principali caratteri autapomorfici sono due: 1) il secondo articolo allungato nei palpi labiali; 2) la presenza, nel maschio, di una sorta di tasca tibiale, in associazione con un ciuffo di peli femorali.[3]

Adulto

Capo

Fronte e vertice sono ricoperti da fitte scaglie piliformi, che in corrispondenza di quest'ultimo si sollevano a formare una sorta di cresta. I chaetosemata sono assenti. Gli occhi sono grandi e gli ocelli laterali sono assenti.[3]

Le antenne sono lunghe circa la metร  dell'ala anteriore in entrambi i sessi, con 66-93 antennomeri nei maschi e 64-88 nelle femmine; sono dimorfiche (bipettinate nel maschio e filiformi nella femmina), caratteristica che rappresenta un'anomalia all'interno degli Heteroneura non Ditrysia, e presente solo nei maschi di alcuni Incurvariidae, come ad esempio Incurvaria masculella; tuttavia, nel caso di Andesiana, il carattere risulta piรน pronunciato, con ramificazioni laterali che raggiungono 4,5-5 volte la lunghezza dell'antennomero. Lo scapo รจ cupoliforme, rivestito di scaglie bianche e privo di pecten. Lo sclerite intercalare appare grosso modo triangolare. Il pedicello assume la forma di un cilindro lievemente globulare, mentre i flagellomeri sono cilindrici, ciascuno con due rami laterali nel maschio; i rami sono collocati ventralmente, in vicinanza dell'estremitร  prossimale dell'articolo. Si nota anche la presenza di un'area rigonfia, opposta rispetto al punto di inserzione dei rami, ricca di sensillae. Il tentorio รจ dotato di branche anteriori ben sviluppate.[3]

Il labrum รจ fortemente ridotto a formare un largo sclerite triangolare. I pilifer sono indistinguibili. Le mandibole sono vestigiali e membranose. L'haustellum รจ molto ridotto e grosso modo lungo quanto il primo segmento dei palpi labiali. I palpi mascellari sono ben sviluppati e costituiti da cinque segmenti, con rapporti di lunghezza tra loro, a partire dalla base, di circa 1 : 1 : 1,6 : 2,5 : 0,5; i palpi labiali sono invece trisegmentati, con rapporti di lunghezza, a partire dalla base, di circa 1 : 3,5 : 1,08 nel maschio, e circa 1 : 6,3 : 1,2 nella femmina; il segmento distale termina con una fossetta sensoriale: l'organo di Vom Rath, spesso osservabile rovesciato verso l'esterno negli esemplari conservati, che puรฒ occupare al massimo la metร  della lunghezza del segmento stesso.[3]

Torace

L'ala anteriore risulta quasi rettangolare (rapporto lunghezza/ampiezza = 2,5), mentre la posteriore appare piรน squadrata (rapporto = circa 2). I microtrichi sono presenti quasi esclusivamente nella regione anale dell'ala anteriore. L'accoppiamento alare รจ di tipo frenato: nel maschio il retinaculum รจ costituito da un'ampia plica triangolare subcostale, con un apice munito di scaglie fitte, in cui si inserisce un singolo frenulum robusto. Il frenulum della femmina รจ invece costituito da cinque o sei setole che partono, in serie separate, dal margine costale dell'ala posteriore, in modo affine a quanto osservabile ad esempio nei Palaephatidae.[3][10]

Nell'ala anteriore, il sistema radiale ha cinque ramificazioni, con R che parte dal terzo basale della cellula discale e i rami terminali che si originano dall'areola (cellula accessoria). La presenza di Rs ramificato nell'ala posteriore della femmina di A. lamellata potrebbe indicare, per gli Andesianidae, una collocazione filogenetica basale rispetto ai Nepticuloidea; tuttavia, la struttura del meccanismo di appaiamento alare li posizionerebbe evolutivamente piรน avanti. Tale biforcazione del settore radiale in Rs1 ed Rs2, in prossimitร  dell'apice della cellula discale, รจ una peculiaritร  all'interno degli Heteroneura, in cui di regola Rs non รจ mai biforcato.[5] Va aggiunto tuttavia che non sono disponibili esemplari femminili di A. brunnea e A. similis, per effettuare raffronti.[3]

Va ricordato che la presenza di ramificazioni di Rs negli Heteroneura piรน evoluti[11][12] รจ presumibilmente da considerarsi un carattere evolutivo secondario, privo di rilevanza filogenetica.[13]

Nel maschio di A. lamellata e A. similis รจ presente un organo androconiale alquanto elaborato, rappresentato da una struttura allungata, a sua volta costituita da numerose setae filamentose; esso parte dal femore, in posizione subapicale, e si estende per uno o due terzi della lunghezza della tibia. Non sono disponibili esemplari maschili di A. brunnea.[3]

L'apertura alare puรฒ variare dai 27,3 a 45 mm nei maschi, e da 47,4 a 61 mm nelle femmine, facendo delle Andesiana probabilmente le piรน grandi falene note tra le specie non appartenenti ai Ditrysia.[3]

Le zampe sono allungate, con epifisi appiattita e lunga circa la metร  della tibia; gli speroni tibiali hanno formula 0-2-4, sono asimmetrici, cilindrici ma con apice acuto, e rivestiti da corti peli. Nel maschio, le tibie delle zampe posteriori sono provviste di una sacca rovesciabile, che a riposo ospita l'estremitร  di un fascio di peli che partono dalla superficie interna del femore. Il tarso e la metร  apicale della tibia rivelano una grande quantitร  di spine disposte lungo la superficie ventrale. La struttura del pretarso รจ quella tipica della maggior parte delle famiglie di lepidotteri: le unghie sono allungate e decisamente uncinate, mentre arolio e pseudempodio sono ben sviluppati; i pulvilli sono triangolari, alquanto ricchi di setole, e piรน corti delle unghie.[3]

Il protorace รจ munito di uno sclerite laterale ricurvo, affine a quello riscontrabile in Crinopteryx familiella.[7] Il metafurcasternum รจ munito di ampie e affusolate braccia furcali.[3]

Addome

Il primo sternite addominale รจ assente. Il secondo sternite รจ suddiviso in due sezioni, definite S2a ed S2, e presenta un paio di fenestrae ovali, simili a quelle osservabili nei Micropterigidae. Il margine caudale di S2a รจ a forma di "U". Una connessione tergosternale รจ presente posteriormente rispetto al primo stigma addominale. I coremata sono assenti nel maschio. L'ottavo spiracolo รจ ben sviluppato e funzionante nella femmina, ma vestigiale nel maschio.[3]

Nell'apparato genitale maschile, a livello del nono urite, il vinculum รจ lungo, ampio e squadrato, simile a quello di molte specie di Adeloidea e Nepticulidae, mentre il tegumen risulta nettamente piรน stretto; la metร  anteriore del vinculum appare svasata, con un margine che puรฒ essere sinuoso oppure concavo; gli angoli laterali del tegumen rivelano coppie di processi laterali piรน o meno sviluppati; il decimo tergite (uncus) รจ grosso modo triangolare e fuso con il tegumen, benchรฉ la sutura tra i due sia ancora alquanto distinguibile; l'apice dell'uncus รจ acuminato, lievemente ricurvo ventralmente e munito di una doppia fila di tozze spine; lo gnathos รจ assente; i socii sono ridotti a piccole protuberanze membranose, poste latero-ventralmente rispetto al tegumen; si osserva nella valva uno sviluppato lobo sacciforme, che regge un'appendice setosa subapicale all'interno di una cavitร  non molto profonda, la juxta รจ scutiforme e squadrata, simile a quella degli Adeloidea, laddove invece risulta molto ridotta o addirittura assente in diversi Nepticuloidea, Tischerioidea e Palaephatoidea;[7] l'estremitร  distale della juxta risulta ventralmente connessa con l'edeago tramite una membrana ad anello; l'anellus mostra un paio di aree latero-dorsali, dense di piccole spine; l'edeago รจ relativamente corto e tozzo, lungo tanto quanto la valva; il coecum penis รจ poco sviluppato (nient'altro che un semplice svasamento basale, osservabile solo in A. brunnea); i cornuti della vesica possono essere disposti in ordine sparso, oppure lungo due file longitudinali.[3]

Il genitale femminile non assomiglia a quello di alcuna famiglia di Heteroneura non Ditrysia. L'ovopositore รจ breve e di tipo non perforante, a differenza di quanto riscontrabile negli altri Incurvariina, e risulta in gran parte incluso all'interno dell'VIII segmento addominale; ano e ovidotto convergono a formare una breve cloaca, affine a quella osservabile nei Trichoptera, che si apre a livello del X segmento addominale; il IX e il X segmento sono fusi tra loro a costituire un paio di piccole papille anali (qui piรน sviluppate che nei Palaephatidae), site posteriormente all'apertura della cloaca;[14] nel corpus bursae mancano completamente i signa.[3] Va detto che la cloaca รจ al contrario assente nei Palaephatidae, laddove ano e oviporo sono ben distinti; in Andesiana, nel punto di convergenza tra rectum e vagina, si nota una coppia di apodemi a struttura tendinea, caratteristica riconducibile a quanto si osserva negli Adelidae.[7] Le apofisi posteriori sono sottili e piรน o meno della lunghezza dell'ottavo segmento, mentre quelle anteriori, che partono dall'ottavo sternite, sono circa una volta e mezza piรน lunghe delle posteriori.[3]

Uovo

Dati non disponibili.[3]

Larva

Dati non disponibili.[3]

Pupa

Dati non disponibili.[3]

Biologia

Ciclo biologico

La biologia di queste specie รจ ancora sconosciuta, ma per analogia con le famiglie considerate piรน affini, si ipotizza che le larve possano essere minatrici fogliari.[3]

L'adulto รจ attirato dalla luce ultravioletta.[3]

Periodo di volo

Gli adulti di A. lamellata sono stati visti volare tra la primavera e l'inizio dell'estate, ed in particolare tra il tardo settembre e la metร  di gennaio, con isolati rinvenimenti a febbraio e aprile.[3]

Alimentazione

Non si รจ ancora in possesso di dati riguardo alle piante ospiti di questo genere; il solo dato certo รจ che gli adulti sono stati campionati in foreste caratterizzate dalla presenza di Nothofagus pumilio e Nothofagus antarctica (Nothofagaceae), per quanto riguarda A. lamellata, e dalla presenza di Nothofagus dombeyi e Chusquea culeou (Poaceae) nel caso di A. similis.[3]

Distribuzione e habitat

Cile e Argentina

Le tre specie note sono diffuse esclusivamente in America meridionale, ed in particolare nel tratto meridionale di cordigliera delle Ande compreso tra il Cile e l'Argentina. La specie piรน comune รจ A. lamellata, diffusa in Cile nelle province di Malleco e Valdivia e in Argentina nelle province di Neuquรฉn e Rรญo Negro, a latitudini comprese tra 38ยฐ40' e 42ยฐS e a quote altimetriche comprese tra 100 e 1.750 m s.l.m.. A. similis รจ stata rinvenuta solo nella provincia di Neuquรฉn, intorno ad una latitudine di 40ยฐS e a quote comprese tra 640 e 950 m s.l.m. L'unico esemplare di A. brunnea รจ infine stato rinvenuto sul lago Nahuel Huapi, sempre nella provincia di Neuquรฉn.[3]

L'habitat รจ costituito da foreste contraddistinte dalla presenza di specie di Nothofagus (Nothofagaceae), con un sottobosco ricco in Chusquea culeou (Poaceae).[3]

Il lago Nahuel Huapi in Argentina

Tassonomia

Inizialmente il genere fu inserito nella famiglia Cossidae da Patricia Gentili nel 1989, viste le similitudini morfologiche riscontrate in un primo tempo;[1] in seguito, la stessa Gentili, assieme a Donald R. Davis, decise di creare una famiglia a sรฉ stante per questo taxon; non sono ancora stati tuttavia compresi appieno i rapporti filogenetici che intercorrono tra gli Andesianidae e gli altri gruppi di Heteroneura non-Ditrysia.[3] L'alta concentrazione di setole frenulari, solo presso la base dell'ala posteriore della femmina, potrebbe stare ad indicare una posizione filogenetica degli Andesianidae successiva rispetto ai Nepticuloidea, sebbene nelle femmine di questi ultimi la presenza di ampie zone munite di setole potrebbe rappresentare in realtร  un carattere derivato in un secondo tempo.[10]

Si รจ deciso in questa sede di seguire l'impostazione sistematica proposta da Van Nieukerken et al. (2011).[2]

Specie

Il genere si compone di tre sole specie (dato aggiornato al 23 dicembre 2011), a diffusione esclusivamente neotropicale;[2][3]

Sinonimi

Non sono stati riportati sinonimi.[3]

Filogenesi

รˆ mostrato di seguito un albero filogenetico ricavato dal lavoro di Van Nieukerken et al. (2011).[2]


  Lepidoptera  

Aglossata (Agathiphagidae)

Zeugloptera (Micropterigidae)

Heterobathmiina (Heterobathmiidae)

 Glossata 

Dacnonypha (Eriocraniidae)

 Coelolepida 

Acanthoctesia (Acanthopteroctetidae)

Lophocoronina (Lophocoronidae)

 Myoglossata 

Neopseustina (Neopseustidae)

 Neolepidoptera 
 Exoporia 

Mnesarchaeoidea (Mnesarchaeidae)

Hepialoidea (5 famiglie)

 Heteroneura 

Nepticulina (2 famiglie)

 Eulepidoptera 
 Incurvariina 

Adeloidea (5 famiglie)

Andesianoidea (Andesianidae)

 Etimonotrysia 

Palaephatoidea (Palaephatidae)

Tischerioidea (Tischeriidae)

Ditrysia

Conservazione

Nessuna specie appartenente a questo genere รจ stata inserita nella Lista rossa IUCN.[15]

Note

  1. ^ a b c d e f (ES) Gentili, P., Revisiรณn sistemรกtica de los Cossidae (Lep.) de la Patagonia andina, in Revista de la Sociedad Entomologica Argentina, vol. 45, n. 1-4, Buenos Aires, 1989, pp. 3-75, ISSN 0373-5680 (WC ยท ACNP), LCCN unk83087601, OCLC 67618817.
  2. ^ a b c d e (EN) Nieukerken, E. J. van, Kaila, L., Kitching, I. J., Kristensen, N. P., Lees, D. C., Minet, J., Mitter, C., Mutanen, M., Regier, J. C., Simonsen, T. J., Wahlberg, N., Yen, S.-H., Zahiri, R., Adamski, D., Baixeras, J., Bartsch, D., Bengtsson, B. ร…., Brown, J. W., Bucheli, S. R., Davis, D. R., De Prins, J., De Prins, W., Epstein, M. E., Gentili-Poole, P., Gielis, C., Hรคttenschwiler, P., Hausmann, A., Holloway, J. D., Kallies, A., Karsholt, O., Kawahara, A. Y., Koster, S. (J. C.), Kozlov, M. V., Lafontaine, J. D., Lamas, G., Landry, J.-F., Lee, S., Nuss, M., Park, K.-T., Penz, C., Rota, J., Schintlmeister, A., Schmidt, B. C., Sohn, J.-C., Solis, M. A., Tarmann, G. M., Warren, A. D., Weller, S., Yakovlev, R. V., Zolotuhin, V. V., Zwick, A., Order Lepidoptera Linnaeus, 1758. In: Zhang, Z.-Q. (Ed.) Animal biodiversity: An outline of higher-level classification and survey of taxonomic richness (PDF), in Zootaxa, vol. 3148, Auckland, Nuova Zelanda, Magnolia Press, 23 dicembre 2011, pp. 212-221, ISSN 1175-5334 (WC ยท ACNP), OCLC 971985940. URL consultato il 12 aprile 2015.
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z aa ab ac (EN) Davis, D. R. and Gentili, P., Andesianidae, a new family of monotrysian moths (Lepidoptera:Andesianoidea) from austral South America (PDF), in Invertebrate Systematics, vol. 17, n. 1, Collingwood, Victoria, CSIRO Publishing, 24 marzo 2003, pp. 15-26, DOI:10.1071/IS02006, ISSN 1445-5226 (WC ยท ACNP), OCLC 441542380. URL consultato il 12 aprile 2015.
  4. ^ (ES) Gentili, P., Anรกlisis de la distribuciรณn geogrรกfica de Cossidae (Lepidoptera: Ditrysia) de la Patagonia andina (PDF), in Revista Chilena de Historia Natural, vol. 61, Santiago, Sociedad de Biologรญa de Chile, 1988, pp. 191-198, ISSN 0717-6317 (WC ยท ACNP), LCCN 2005209106, OCLC 54093357. URL consultato il 27 gennaio 2014.
  5. ^ a b c (EN) Scoble, M. J., Early Heteroneura, in The Lepidoptera: Form, Function and Diversity, seconda edizione, London, Oxford University Press & Natural History Museum, 2011 [1992], pp. 213-219, ISBN 978-0-19-854952-9, LCCN 92004297, OCLC 25282932.
  6. ^ (EN) Kristensen, N. P., Morphology and phylogeny of the lowest Lepidoptera-Glossata: Recent progress and unforeseen problems (PDF), in Bulletin of the Sugadaira Montane Research Centre, vol. 11, University of Tsukuba, 1991, pp. 105-106, ISSN 09136800 (WC ยท ACNP), OCLC 747190906. URL consultato il 12 aprile 2015.
  7. ^ a b c d (EN) Davis, D. R., The Monotrysian Heteroneura, in Kristensen, N. P. (Ed.) - Handbuch der Zoologie / Handbook of Zoology, Band 4: Arthropoda - 2. Hรคlfte: Insecta - Lepidoptera, moths and butterflies, Kรผkenthal, W. (Ed.), Fischer, M. (Scientific Ed.), Teilband/Part 35: Volume 1: Evolution, systematics, and biogeography, ristampa 2013, Berlino, New York, Walter de Gruyter, 1999 [1998], pp. 65 - 90, ISBN 978-3-11-015704-8, OCLC 174380917. URL consultato il 12 aprile 2015.
  8. ^ (EN) Common, I. F. B., Heteroneurous Monotrysian Moths / Incurvarioidea, in Moths of Australia, Slater, E. (fotografie), Carlton, Victoria, Melbourne University Press, 1990, pp. 160-168, ISBN 9780522843262, LCCN 89048654, OCLC 220444217.
  9. ^ (EN) Dugdale, J. S., Female Genital Configuration in the Classification of Lepidoptera (PDF), in New Zealand Journal of Zoology, vol. 1, n. 2, Wellington, 1974, pp. 127-146, DOI:10.1080/03014223.1974.9517821, ISSN 1175-8821 (WC ยท ACNP), OCLC 60524666. URL consultato il 12 aprile 2015.
  10. ^ a b (EN) Davis, D. R., A New Family of Monotrysian Moths from Austral South America (Lepidoptera: Palaephatidae), with a Phylogenetic Review of the Monotrysia (PDF), in Smithsonian Contributions to Zoology, vol. 434, Washington, Smithsonian Institution Press, 1986, pp. iv, 202, LCCN 85600307, OCLC 12974725. URL consultato il 12 aprile 2015.
  11. ^ (EN) Busck, A., On the classification of the Microlepidoptera, in Proceedings of the Entomological Society of Washington, vol. 16, n. 2, Washington, 16 giugno 1914, pp. 46-54, ISSN 0013-8797 (WC ยท ACNP), LCCN 08018808, OCLC 630167895. URL consultato il 12 aprile 2015.
  12. ^ (EN) Braun, A. F., Pupal tracheation and imaginal venation in Microlepidoptera, in Transactions of the American Entomological Society, vol. 59, Philadelphia, 1933, pp. 229-268, ISSN 2328-3815 (WC ยท ACNP), OCLC 874862115. URL consultato il 12 aprile 2015.
  13. ^ (EN) Nielsen, E. S. & Kristensen, N. P., The Australian moth family Lophocoronidae and the basal phylogeny of the Lepidoptera-Glossata (abstract), in Invertebrate Taxonomy, vol. 10, n. 6, Melbourne, CSIRO, 1996, pp. 1199-1302, DOI:10.1071/IT9961199, ISSN 0818-0164 (WC ยท ACNP), LCCN 87644115, OCLC 842755705. URL consultato il 12 aprile 2015.
  14. ^ (EN) Davis, D. R., Generic revision of the Opostegidae, with a synoptic catalog of the world's species (Lepidoptera:Nepticuloidea) (PDF), in Smithsonian contributions to zoology, vol. 478, Washington, D.C., Smithsonian Institution Press, 1989, pp. 1-97, DOI:10.5479/si.00810282.478, ISSN 0081-0282 (WC ยท ACNP), LCCN 89600066, OCLC 19589705. URL consultato il 12 aprile 2015.
  15. ^ (EN) IUCN 2014. IUCN Red List of Threatened Species. Version 2014.3., su iucnredlist.org. URL consultato il 12 aprile 2015.

Bibliografia

Pubblicazioni

Testi

Voci correlate

Altri progetti

Collegamenti esterni

Prefix: a b c d e f g h i j k l m n o p q r s t u v w x y z 0 1 2 3 4 5 6 7 8 9

Portal di Ensiklopedia Dunia

Kembali kehalaman sebelumnya