Dimostrò il suo talento per la costruzione e l'accordatura degli strumenti fin dalla tenera età. Il padre, un artigiano, a sua volta musicista e liutaio dilettante, ne incoraggiò le inclinazioni indirizzandolo verso le arti.
Il 1921 è l'anno dell'incontro con il famoso liutaio Giuseppe Fiorini, di cui fu un apprezzato allievo. Nel 1923 vinse la sua prima medaglia d'argento, con una viola, al Concorso Nazionale di Roma.[1]
Nel 1925, 1927 e 1929 fu insignito di numerose medaglie d'oro, il che lo portò a rinunciare alle competizioni.
Con il passare degli anni, Poggi cominciò a creare uno stile proprio e indipendente da Fiorini, e si mise presto a produrre strumenti che riflettevano forme e gusto personalissimi, conseguendo così un enorme successo sia a livello nazionale che internazionale.
Gian Carlo Guicciardi, Giampaolo Savini e Neldo Ferrari possono essere considerati suoi allievi.[2]
Produzione artistica
Ansaldo Poggi è considerato dalla maggior parte dei violinisti il più grande liutaio del ventesimo secolo. La maggior parte dei suoi strumenti sono basati sul modello Stradivari, più raramente sul Guarneri, e altre volte si basano su un modello personale. Durante l'arco della sua lunghissima carriera ha costruito strumenti per importanti violinisti come David Oistrakh, Nathan Milstein, Yehudi Menuhin, Isaac Stern, Aaron Rosand, e Uto Ughi e il violoncellista Mstislav Rostropovič, solo per citarne alcuni.
Nel 2009 Rosand vendette il suo Guarneri da 10 milioni di dollari e ora suona un Ansaldo Poggi.
Al 1982, Poggi aveva costruito un totale di 322 violini, 41 viole e 25 violoncelli.[3]
Note
^William Henley, Universal Dictionary of Violin & Bow Makers, Brighton 1959, 1973 e 1997
^Il Suono di Bologna, Da Raffaele Fiorini ai grandi maestri del Novecento". Catalogo della Mostra nella chiesa di San Giorgio in Poggiale, Bologna 2002. ISBN 88-85250-06-8
Artemio Versari, "Liuteria moderna in Emilia Romagna" 2002
Artemio Versari, "La grande liuteria italiana" 2009
Il Suono di Bologna, Da Raffaele Fiorini ai grandi maestri del Novecento". Catalogo della Mostra nella chiesa di San Giorgio in Poggiale, Bologna 2002. ISBN 88-85250-06-8
Eric Blot, Un secolo di Liuteria Italiana 1860-1960 - A century of Italian Violin Making - Emilia e Romagna I, Cremona 1994. ISBN 88-7929-026-6
Dictionary of 20th Century Italian Violin Makers - Marlin Brinser 1978
Regazzi Roberto, In occasione del 250º anniversario della morte di Antonio Stradivari per onorare la figura di Giuseppe Fiorini, Maestro Liutaio - Bazzano (Bologna) 1861 - Monaco di Baviera 1934. Una Immagine e una Biografia per celebrare la donazione della Collezione Salabue di Cimeli Stradivariani alla Città di Cremona, Bazzano 1987
The Strad, January 1984 Bologna, a living tradition of Violin Making
Rene Vannes, Dictionnaire Universel del Luthiers (vol.3), Bruxelles, Les Amis de la musique, 1985 [1951], OCLC53749830.