In tutta la sua storia il territorio di Borgo Panigale è stato continuamente sottoposto a piene del torrente Lavino e del fiume Reno.
Sulla sponda sinistra del fiume Reno, esiste una zona ad ampia probabilità di inondazione[4].
Il reticolo dei canali di bonifica è un'altra fonte di potenziali inondazioni, ad esempio nelle aree di via Rigosa, Morazzo-Olmetola, in prossimità del cimitero di Borgo Panigale e in via Casteldebole[5].
Il 1º ottobre 1893 il ponte sul fiume Reno viene danneggiato a causa di una disastrosa piena[6]. Il 2 febbraio 2019 il fiume Reno ha rotto l'argine nella zona Birra, causando l'allagamento degli edifici vicino alla sponda.[7][8].
Storia
Preistoria
Età della pietra
Un villaggio era già esistente nel mesolitico come emerso dagli scavi in località Due Portoni tra il 1983 e 1984[9][10][11][12].
Età del bronzo
In località Sant'Agnese sono emersi oggetti (frammenti ceramici, in bronzo e in oro) negli scavi iniziati nel 1950[13].
Storia antica
Età etrusca
Numerose tombe di epoca etrusca sono state trovate presso gli scavi Bassi nei primi anni del 1900.[14]
Età romana
Quando i romani vinsero i Galli Boi, chiamarono la nuova colonia: Bononia. L'assetto urbanistico della città risale al 189 a.C., anteriore al tracciato della Via Emilia, risalente al 187 a.C.. Già a quel tempo l'area di Borgo Panigale era a vocazione mista: residenziale, produttiva, di attività artigianali e commerciali.[9][15]
Risale al 42 a.C. la riunione del secondo Triumvirato, sull'isola del fiume Reno, per ridare a Roma unità e pace. La via che costeggia il fiume Reno sulla sponda sinistra ricorda quell'evento: "Via del Triumvirato".[13]
I generali romani assegnarono le terre conquistate ai loro ex legionari, i quali diedero inizio ai Vicus Panicalis e Vicus Olmetolae, i due Vici più antichi di Borgo Panigale.[13]
Storia medievale
La città era circondata da villaggi, chiamati "vicus". In carte del VIII e IX secolo appare il nome del Vico Panicalis (o Panicale)[16][17][18]. Per la sua ubicazione strategica, per il suo collegamento diretto con Bologna, tramite il ponte sul fiume Reno, acquistò ben presto notevole importanza, diventando: Burgus Panicalis (denominazione risalente a prima del 1117), chiamato più tardi Borgo Panigale. Questo villaggio partecipò a tutti gli avvenimenti storici che si svilupparono attorno alla Via Emilia.[9][13][15]
L'area tra i due fiumi Reno e Lavino, era paludosa, a causa delle numerose piene dei suddetti fiumi. La zona fu bonificata e arricchita di canalizzazioni, aumentando la fama di terra fertile. Le colture erano prevalentemente di cereali minori, in prevalenza panico, affine al miglio, adatto ad essere coltivato in luoghi molto umidi.[9]
Spighe di panico appaiono in un'antica decorazione presente all'interno della chiesa di Santa Maria Assunta di Borgo Panigale. Tre spighe di panico diventarono poi il simbolo del comune e del quartiere.[9]
Storia moderna
Si trovano in questo periodo quattro comunità:
Borgo Panigale
Medola
Spirito Santo
Rigosa
La suddivisione in comunità era probabilmente a quel tempo finalizzata alla riscossione delle tasse.[9]
All'unità d'Italia, nel 1861, gli viene assegnato il codice ISTAT 037801 ed il codice catastale B027[19], utilizzati solo fino all'accorpamento con il capoluogo, che avvenne il 5 novembre 1937, quando con Regio Decreto n.1793, il governo fascista decise di accorparlo a Bologna[20][21][22][15].
L'area di Borgo Panigale fu sottoposta a pesanti bombardamenti degli alleati nel 1943, a causa della presenza delle fabbriche, dell'aeroporto, delle strutture ferroviarie e del ponte sul fiume Reno.[25]
Il 21 settembre 1960, il consiglio comunale di Bologna decide di dotare Borgo Panigale di un proprio consiglio e viene organizzato in quartiere[21].
Nella suddivisione amministrativa vigente tra il 1964 ed il 1985[26] è stato il quartiere con la maggiore estensione territoriale.
Nella suddivisione amministrativa in vigore dal 1985, è diventato il secondo maggior quartiere per estensione territoriale[27] dopo il neocostituito quartiere Santo Stefano.
Il 6 agosto2018 l'area è stata teatro di un grave incidente autostradale: un tamponamento, che ha visto coinvolto un camion carico di liquido infiammabile, ha provocato una forte esplosione e ha parzialmente divelto il sovrappasso autostradale sulla via Emilia. L'esplosione ha causato due morti (il conducente dell'autocisterna e uno inizialmente ferito, successivamente deceduto dopo alcuni giorni di agonia in ospedale) e più di 100 feriti, oltre ai danni agli edifici nelle immediate vicinanze dell'area, a causa dell'onda d'urto. Un altro incidente mortale è accaduto a quasi un anno di distanza: il 30 luglio 2019, si è verificato un tamponamento tra camion nella tangenziale ed un successivo incendio, ad appena 50 metri dal disastro dell'anno precedente.
Monumenti e luoghi d'interesse
Borgo Panigale è conosciuto per essere sede della nota casa motociclisticaDucati che produce moto famose in tutto il mondo, al cui interno ha sede il Museo Ducati (Ducati Museum).
A Borgo Panigale sono presenti anche le sedi dell'azienda Fabbri (settore dolciario) Marchesini s.n.c. 1984 (manutenzione e riparazione apparecchi di sollevamento) e Teatri di Vita (centro internazionale di teatro).
Il secondo cimitero di Bologna ha sede a Borgo Panigale.[28][29][30]
Chiesa di Santa Maria del Carmine di Rigosa[32], sita nell'omonima frazione, venne costruita nel 1103 e la facciata ricostruita nel 1912;
Chiesa di Santo Spirito di Lavino di Mezzo, si trova in territorio di Bologna essendo situata prima del torrente Lavino, ma la frazione di Lavino di Mezzo fa parte del comune di Anzola dell'Emilia;
Chiesa di San Giovanni Battista di Medola[33], amministrativamente legata alla frazione di Casteldebole, ora in uso da parte della comunità ortodossa Bologna ovest ("Biserica Ortodoxă Bologna Vest")[34];
Costruzioni nell'ambito dell'operazione "Nuove Chiese" voluta dal Cardinale Giacomo Lercaro:
Chiesa di San Pio X[35][36], costruita nel 1969, su progetto dell'architetto Giorgio Trebbi[37];
Chiesa di Nostra Signora della Pace a La Birra[38][39], la prima chiesina risale al 1955, la costruzione attuale risale invece al 1962[37], su un progetto dell'ingegner Pietro Bolognesi
Chiesa del Cuore Immacolato di Maria[40][41], la prima chiesina, prefabbricata in legno, risale al 1955, la costruzione attuale risale invece al 1969[42], progettata dagli architetti Giuseppe Vaccaro e Pier Luigi Nervi; fu inaugurata il 18 settembre 1971 dal cardinale Giacomo Lercaro[43];
Chiesa dei Santi Giovanni Battista e Gemma Galgani di Casteldebole[44], la prima struttura risale al 1957, la costruzione attuale è del 1967[37], su progetto dell'architetto Vittorio Martinuzzi.
La Casa del Fascio, viene realizzata nel 1933, per opera dell'architetto Alberto Legnani, oggi sede della Stazione dei Carabinieri e del Comando Compagnia Bologna Borgo Panigale dei Carabinieri[46][25]
Sede del Caffe Guido't, nel 2019 sede di un'agenzia della Banca Unipol
La villa che fu dei conti Pallavicini, conosciuta anche come Villa dei Marchesi Tacoli Pallavicini durante la prima metà del '900, possiede decorazioni di[47][48][49][50][51][52][53][54]:
Domenico Pedrini (1728-1801), pittore bolognese allievo del Bigari;
Il Collegio Superiore è un'istituzione di eccellenza dell'Università di Bologna. A Borgo Panigale è presente una delle due residenze. Vi possono accedere anche studenti Erasmus, studenti di un programma di scambio, studiosi.[60]
Eventi
Coppa Florio
La Coppa Florio, nell'edizione del 1908, fu disputata nel circuito di Bologna: il percorso comprendeva il passaggio anche attraverso l'allora comune di Borgo Panigale: passando per le attuali via Marco Emilio Lepido e via Persicetana[25].
Il toponimoBorgo Panigale, risalente al medioevo, deriva dal nome di epoca romanaVico Panicalis, che ebbe probabilmente origine dal fatto che nella zona era intensa la coltivazione del panìco, un cereale simile al miglio[10]. Tre spighe di panìco compaiono, intrecciate, anche negli stemmi di comune e quartiere.
Località, rioni e frazioni
La Birra
Località posta sulla sponda sinistra del fiume Reno, a nord del fascio ferroviario; prende il nome dal fatto che qui era localizzato lo stabilimento della "Birra Bologna". La zona ha conosciuto un forte ampliamento edilizio dopo il secondo conflitto mondiale e nel 1955 venne costituita qua la parrocchia di Nostra Signora della Pace, smembrandola da quella di Santa Maria Assunta. A nord, oltre la tangenziale, è situato l'aeroporto Marconi.[66]
La Scala
Insediamento suburbano risalente alla seconda metà dell'Ottocento, ora completamente integrato al tessuto urbano. La località, di cui l'origine dell'etimo è incerta, era posta sul lato nord della via Emilia Ponente in prossimità della ferrovia Porrettana.[67] All'incrocio con la strada per San Giovanni in Persiceto, ora via Marco Celio, storicamente era presente una "Osteria della Scala", il cui edificio è ancor oggi rimasto.[68] Dal nome del nucleo abitato prende il nome la stazione di Borgo Panigale Scala.
Altre zone e località
Pontelungo
Casteldebole
Rigosa
La Pioppa
Villaggio INA-Casa[69][70][21], costruito tra il 1953 e 1954 e progettato dall'architetto bolognese Giuseppe Vaccaro
Sin dall'epoca romana il Vico Panicalis era l'ingresso ovest della città di Bologna sulla Via Emilia (chiamata dai romani via Aemilia)[15], che attraversa Borgo Panigale da ovest verso est. La Via Emilia è una strada statale, a cui è stato assegnato il numero 9 (SS 9). All'interno del quartiere, in realtà assume i seguenti nomi:
verso ovest, Via Marco Emilio Lepido, dal nome del console romano che la fece costruire;
verso est, Via Emilia Ponente.
Agli inizi degli anni '50 fu costruita la variante alla Via Emilia[72], costituita dal viale Alcide de Gasperi, che prosegue con il Viale Palmiro Togliatti.
Pontelungo
Il ponte sul Reno fu costruito originariamente dai romani a circa 130 m a valle rispetto al ponte attuale. Aveva 18 arcate ed era lungo 200 m e largo 11.5 m. A seguito di frequenti inondazioni, il ponte crollò verso la fine dell'VIII secolo. Solo nel secolo XII viene citata la costruzione di un nuovo ponte sul Reno, soggetto a pagamento di pedaggio. Le frequenti piene del fiume (1650 e 1771) ne danneggiarono la statica e costrinsero alla costruzione del terzo ponte nel 1878-1880.[15]
Autostrade
Borgo Panigale è un importante snodo autostradale della città di Bologna, viene servito dal casello autostradale di Bologna - Borgo Panigale, viene attraversato dai due rami iniziali dell'autostrada A14, costruiti agli inizi degli anni '60[73]:
Uno dei più importanti italiani, unico aeroporto di Bologna, si trova nella zona nord di Borgo Panigale ed è oggi intitolato a Guglielmo Marconi. È sede anche della Stazione meteorologica di Bologna Borgo Panigale, gestita dall'Aeronautica Militare. Nel 1931 l'aeroporto militare Fausto Pesci si trasferisce dalla località dei Prati di Caprara a Borgo Panigale. Il primo servizio di linea risale al 1933; l'inaugurazione avvenne nel 1936.[74][25]
Il servizio pubblico della città di Bologna, gestito dall'azienda TPER, garantisce a Borgo Panigale frequenti collegamenti con il centro città e con i comuni limitrofi, tramite il trasporto pubblico locale su gomma.
Amministrazione
Consolati
Alla data 12 gennaio 2019 è presente il "Consolato Generale del Regno del Marocco a Bologna"[75]
Nel calcio il rione è stato storicamente rappresentato dal Panigale Calcio, che arrivò negli anni '40 a disputare la Prima Divisione e la Serie C. Erede di tale società è oggi l'A.S.D. Casteldebole Panigal 1919.
Borgo Panigale è inoltre sede della scuderia motociclistica Ducati Corse.
Impianti sportivi
Nella zona Borgo Panigale sono presenti i seguenti impianti sportivi:[80]
^abcdefg A cura di Manuela Iodice, autori vari, Borgo Panigale, da villaggio mesolitico a quartiere cittadino, CRABP, Cassa Rurale ed Artigiana di Borgo Panigale, 1990.
^ Luigi Malnati (a cura di), Andrea Cardarelli (a cura di), Atlante dei Beni Archeologici della Provincia di Modena. Volume III. Collina e Alta Pianura., All’Insegna del Giglio, 2009, ISBN978-88-7814-396-8.
^ Cavallari P., Il sito mesolitico di pianura di Cava Due Portoni (Borgo Panigale, Bologna), in Studio tecno-economico e analisi spaziale dell’industria litica. Tesi di Laurea Triennale, Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali ed Ambientali, Università degli Studi di Ferrara, 2006.
^abcd Evaristo Stefanelli, Bologna, fuori Porta Stiera - Borgo Panigale, Casteldebole, Cavalleria, Lavino, Medola, Pontelungo, Rigosa, Santa Viola, Richelmy editore, Bologna, 1975.
^abc Mirko Nottoli, Giuseppe Vaccaro: Il quartiere INA e la chiesa del S. Cuore Immacolato di Borgo Panigale, Scuola di Specializzazione in Storia dell’Arte, Corso di Architettura Contemporanea, A.A. 2004-2005.
^ Gaetano Giordani, Memorie storico-artistiche della Parrocchia di santa Maria Assunta di Borgo Panigale, Riedizione moderna: Bologna, Stiassi, 1969, Tipografia a San Tommaso d'Aquino, 1853.
^ab Marcello Oretti, Accademico d'onore dell'Istituto delle Scienze di Bologna, Le pitture nelli palazzi e case di villa del Territorio Bolognese, Biblioteca Comunale dell'archiginnasio di Bologna, 1770.
^ab BIANCONI Girolamo, Guida di Bologna, ATESA EDITRICE, 1973.
^ab CUPPINI Giampiero, MATTEUCCI Anna Maria, Ville del Bolognese, ZANICHELLI, 1969.
^ab BESEGHI Umberto, Castelli E Ville Bolognesi, Tamari, Bologna, 1956.
^ Magnani Antonio, In Vincentium Martinellum naturae agrestis pictorem, De Franceschi Gaspare, 1807, SBNIT\ICCU\UBOE\089058.
testi di Anna Rosa Bambi e altri, a cura di Manuela Iodice, presentazione di Eugenio Riccomini, Borgo Panigale: da villaggio mesolitico a quartiere cittadino, CRABP (Cassa Rurale ed Artigiana Borgo Panigale), 1990, Codice SBN: CFI0173108, ASIN: B07KFJC2DJ
Evaristo Stefanelli, Bologna, fuori Porta Stiera, Bologna, Richelmy Editore, 1975, ISBN non esistente, SBNIT\ICCU\UBO\0122758.