Borsa di Parigi
Il termine Borsa di Parigi (in francese Bourse de Paris) è utilizzato per riferirsi sia alla borsa valori e al mercato finanziario di Parigi (dal 2000 Euronext Paris, parte del gruppo Euronext) che, per metonimia, al palazzo che la ospitava dal 1826[1] al 1998[2] (Palais de la Bourse, Palazzo della Borsa; detto anche Palais Brongniart, dal nome dell'architetto che lo ha progettato). Fisicamente non esiste più la Borsa di Parigi nel Palazzo Brongniart dal 6 novembre 1998[2], le operazioni finanziarie sono informatizzate e decentralizzate nelle diverse banche ed instituzioni finanziarie; la sede francese di Euronext Paris SA è (dal 19 giugno 2015[3][4]) situata al 14 place des Reflets 92054 Paris La Défense Cedex[5] sul sito «Praetorium»[6]; mentre il nuovo Centro Elaborazione Dati (comune a tutto il gruppo Euronext) per l'High-frequency trading è (dal 2010, all'epoca di NYSE Euronext) localizzato a Basildon[7], alla periferia di Londra e successivamente (dopo l'acquisizione di Borsa Italiana) sarà trasferito a Bergamo a partire dal 2022[8]. La borsaStoriaNel 1563 è istituita a Parigi una «place commune des marchands» (piazza comune dei commercianti) La prima Borsa di Commercio a Parigi è creata nel 1639[9]. Fu a partire da questa data che i commercianti di cambio, denaro e beni presero il nome di agenti di cambio[10] che il re Carlo IX aveva creato con un editto nel 1572. L'esistenza di società per azioni in Francia è antica. La Compagnie des Indes occidentales, creata nel 1664, così come la «Compagnie d’Afrique»[11] e la banca generale di John Law nel 1716 sono l'oggetto di una speculazione frenetica. Poco dopo, un decreto del Conseil d'État du roi, il 24 settembre 1724, crea la Borsa di Parigi. La presenza delle donne è fin dall'origine vietata, e fu così fino al 1967[12]. Storicamente, le attività di scambio valori erano situate in diversi punti della geografia parigina come la rue Quincampoix, la rue de Vibienne (vicino al Palais-Royal), o dietro l'Opéra Garnier. All'inizio del XIX secolo, le attività della Borsa di Parigi furono stabilite nel Palazzo Brongniart, o Palazzo della Borsa (edificio costruito dall'architetto Alexandre-Théodore Brongniart). Dopo il ciclone John Law che pur rivoluzionando l'intero mondo economico-finanziario francese, alla sua dipartenza lasciò il Paese nel caos più totale, il governo cercò di regolamentare e regolarizzare il mercato azionario grazie all'istituzione ufficiale della Borsa di Parigi, nel 1724 e affidando l'esclusiva delle mediazioni a una sessantina di agenti di cambio.[13] Un decreto del Conseil du Roi del 30 marzo 1774 stabilisce la separazione della borsa di commercio in borsa delle merci e borsa dei valori e che gli agenti di cambio devono gridare gli andamenti e gli ordini. All'inizio dell'ottocento le fortune in Francia erano state suddivise in due categorie di investimenti: da una parte i padri di famiglia preferivano le proprietà immobiliari, i terreni e le obbligazioni, dall'altra prosperavano le speculazioni in Borsa e negli affari. Intorno alla metà dell'Ottocento il mercato dei capitali iniziò a risollevarsi, al punto che anche le imprese siderurgiche francesi riuscirono a collocare titoli al 5%; un altro dato indicativo della crescita del mercato è quello riguardante il numero di titoli quotati alla Borsa di Parigi che nel 1815 ammontava a 4 titoli, dieci anni dopo raggiunse il numero di 42, nel 1838 di 88 e nel 1840 di ben 260.[13] Se nel periodo della rivoluzione francese qualunque cittadino poteva svolgere l'attività di agente di cambio, semplicemente pagando la licenza, e questa scelta indusse a una lunga serie di errori e di scompensi, dalla seconda metà del XIX secolo, la Borsa di Parigi è gestita dalla Compagnie des agents de change, diretta dai membri eletti dal consiglio sindacale degli agenti di borsa. Il numero dei partecipanti al processo di formazione dei prezzi e dei cambi nelle differenti aree della borsa era limitato. Nel caso degli agenti di cambio (agents de change) erano circa 60. L'agent de change doveva essere un cittadino francese, essere nominato da un agente precedente, essere approvato dal Ministro delle Finanze ed era nominato dal Presidente della Repubblica. Ufficialmente, gli agenti della Borsa non potevano contrattare azioni per sé stessi, erano strettamente intermediari. Solo dal periodo postnapoleonico, si assistette in Francia ad un aumento di fiducia nei confronti del mercato borsistico e a Parigi nel 1847 quasi il sessanta per cento del patrimonio era investito in beni immobili e la quota riferita alle azioni delle società risultava quadruplicata rispetta a venti anni prima. Tra il 1826 ed il 1838 si registrò in Francia un incredibile boom speculativo, che comprese nell'arco di due anni alla nascita di oltre 500 societés en commandite, oltre alla diffusione di azioni minerarie, ferroviarie con un'assoluta centralizzazione dei mercati nella capitale e l'assenza pressoché totale, ad esclusione di Lione, di un mercato di capitali in provincia. Nel 1985 è avvenuta in Francia una radicale riforma del mercato finanziario, tramite il pacchetto di riforme denominato Small Bang che ha conferito una buona spinta alla crescita sia della concorrenza sia dell'efficienza del mercato. Tra le novità principali si ricordano l'introduzione dell'asta per i titoli pubblici. Tre anni dopo la Bourse de Paris viene trasformata in société anonyme accelerando il fenomeno di privatizzazione dei mercati e viene istituito il Counseil de Bourse des Valeurs con poteri disciplinari, regolamentari e di controllo. Negli ultimi anni Parigi ha stretto accordi con le altre piazze borsistiche europee per formare il cosiddetto network EuroNM. Fino alla fine degli anni 90, la Borsa di Parigi era gestita dalla corporazione degli agenti di cambio, che avevano il monopolio sulla quotazione. Dall'inizio degli anni 80, e a seguito della grande concorrenza tra le diverse piazze borsistiche internazionali, si è posta la questione della modernizzazione della Borsa di Parigi, che, fino a quel momento, funzionava principalmente gridando (open outcry). Il sistema CAC (cotation assistée en continu), introdotto progressivamente tra il 1986 e il 1989, ha reso possibile la quotazione continua e la sopravvivenza di un mercato che era soprattutto minacciato dalla Borsa di Londra. Questa informatizzazione fu seguita da altre riforme istituzionali, come la modifica dello statuto degli agenti di cambio e l'apparizione di nuove società di borsa. Il 22 gennaio 1988[14], la Société des bourses françaises (acronimo dell'attuale indice SBF) fa seguito alla Compagnie des agents de change (acronimo originale dell'indice CAC). La modernizzazione della Borsa di Parigi è accompagnata da altre iniziative come la creazione, dal 1989, di mercati organizzati di prodotti finanziari derivati — il MATIF[15] e il MONEP[16], in seguito raggruppati sotto la denominazione Euronext-Liffe dopo l'acquisto di LIFFE da parte di Euronext nel 2002 — o la dematerializzazione dei titoli (con la creazione della Sicovam). Dalla fine degli anni 90, e dopo l'introduzione del sistema NSC (Nouveau système de cotation), la Borsa di Parigi lancia un'iniziativa di fusione tra diverse borse europee (Amsterdam e Bruxelles), che culminerà con la creazione di Euronext nel 2000. Nel 1996 è creato il Marché libre de Paris, che sostituisce il marché hors-cote, si tratta di un mercato regolato ma non regolamentato destinato in particolare alle PMI con un capitalizzazione generalmente inferiore a 20-25 milioni di euro. Al 2017, su questo mercato sono quotati 225 titoli. Nel 2005 è creato Alternext Paris, si tratta di un mercato regolato ma non regolamentato destinato in particolare alle PMI con un capitalizzazione generalmente compresa tra 20 e 100 milioni di euro. Al 2017, su questo mercato sono quotati 209 titoli. Sul mercato Euronext Paris (ex Eurolist), al 2017, sono quotati 599 titoli. Nel 2007, il gruppo Euronext si fonde con il gruppo statunitense NYSE per creare NYSE Euronext. Nel 2013, IntercontinentalExchange (ICE) acquista il gruppo NYSE Euronext. Nel 2014 ICE separa le attività dell'Europa continentale (Amsterdam, Bruxelles, Parigi e Lisbona) dal gruppo NYSE Euronext. Il 20 giugno 2014 il gruppo EURONEXT è quotato nuovamente in borsa con un'IPO e ritorna una società indipendente[17]. Il 19 giugno 2017 Euronext cambia i nomi di tre dei suoi segmenti di mercato: "Marché Libre/Free Market" e "Easynext" diventano "Euronext ACCESS" (con il compartimento "Euronext ACCESS+" per le startups e le PMI), "Alternext" diventa Euronext GROWTH, mentre "Euronext" (con i 3 compartimenti A, B e C) rimane invariato.[18] La Borsa di Parigi ha utilizzato il sistema di quotazione continua Cotation assistée en continu ("CAC", evoluzione del sistema Computer Assisted Trading System sviluppato dal Toronto Stock Exchange) a partire dal 1986; a partire dagli anni 90 il "CAC" è stato sostituito dal Nouveau système de cotation ("SNC", noto anche come Supercac), adottato poi anche dalle altre borse al momento della formazione di Euronext e anche da altre borse non legate ad Euronext; nel 2007, con la fusione con NYSE e la creazione di NYSE Euronext, il sistema "SNC" è stato sostituito dal sistema Universal Trading Platform ("UTP"). Localizzazioni
Organizzazione
Mercati e indici
Il palazzoIl palazzo Brongniart, chiamato anche Palazzo della Borsa, è un edificio circondato da un peristilio di stile corinzio, che ospitava la Borsa di Parigi. Il palazzo è situato nella piazza della Borsa, nel II arrondissement di Parigi (detto anche arrondissement de la Bourse), nel quartiere Vivienne. L'edificio, realizzato tra il 1808 – la prima pietra fu posata da Napoleone I – e il 1826, è stato progettato dall'Alexandre-Théodore Brongniart (1739-1813), ma fu completato dall'architetto Éloi Labarre (1764-1833), dopo la morte di Brongniart. L'edificio fu inaugurato il 4 novembre 1826[1], ma realmente completato qualche anno dopo. Nel 1902-1903, degli ingrandimenti laterali sono apportati all'edificio ad opera dell'architetto Jean-Baptiste-Frédéric Cavel, l'edificio assume la forma di una croce greca e l'ordine corinzio sostituisce l'ordine ionico di origine. La Borsa e il terreno sul quale l'edificio è costruito sono classificati Monumento storico dal 27 ottobre 1987[35]. Con una legge del 17 giugno 1829, il Royaume de France ne cede la proprietà alla Ville de Paris, che dovrà assicurarne l'utilizzo e il mantenimento; questa lo aveva inizialmente affittato alla Compagnie des agents de change, che nel 1988 diventa Société des Bourses Françaises, per infine diventare dal 2000 Euronext. Negli ultimi anni (di uso come borsa) era quindi gestito da Euronext, ma già dal 1987, con l'informatizzazione, le attività finanziarie sono delocalizzate fuori dal Palazzo Brongniart, dove restavano le attività del MATIF – il mercato a termine (futures e derivati) e la camera di compensazione – fino al 6 novembre 1998. Dal luglio 2010, la gestione del palazzo è affidata a GL Events, una società specializzata nella realizzazione di eventi; il palazzo Brongniart è uno dei principali centri di congressi e eventi a Parigi. L'edificio è servito dalla stazione della metropolitana Bourse sulla Linea 3; a prossimità si trova la stazione Grands Boulevards sulle Linee 8 e Linee 9; diverse linee di bus (n°20, 39, 48, 67, 74, 85) fermano alla fermata Bourse. Note
Bibliografia
Voci correlateAltri progetti
Collegamenti esterni
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