Nel corso degli anni la BBC progettò e realizzò azionamenti elettrici per i trasporti sia in campo ferroviaria che filoviario, fra cui a corrente continua, alternata e trifase, generatori, turbine a gas e trasformatori.
L'azienda diversificò la produzione andando a coprire pressoché tutti i campi dell'elettrotecnica, spesso proponendo novità mondiali quali il turbocompressore nel 1923, la turbina a gas nel 1939, l'acceleratore a orbita circolare per elettroni nel 1951, in alcuni casi con potenze da primato (1300 MW per il turbogruppo a vapore del 1973, 240 MW per la turbina a gas del 1994)[1].
Sempre la BBC ideò e produsse apparecchi a microonde, radio, strumenti di misura e componenti speciali come i magneti RECOMA, schermi LCD[2].
Storia
Nel 1887 Charles Eugene Lancelot Brown, direttore tecnico della Maschinenfabrik Oerlikon (MFO), si mise in affari con il socio Walter Boveri, capo dei montaggi presso la stessa MFO il quale disponeva dei capitali necessari a finanziare un'impresa grazie al matrimonio contratto nel 1890 con la figlia dell'industriale della seta Conrad Baumann.
Costituzione della società
Il 20 dicembre 1890 i due fondarono una società cui l'anno successivo si associarono i fratelli Karl e Louis Pfister, dando vita il 23 febbraio 1891 alla Wahl Badens, con sede a Baden; il 2 ottobre successivo la stessa, con la forma di società a nome collettivo, prese il nome di Brown, Boveri & Cie. Lo stabilimento di produzione venne inaugurato nel febbraio 1892.
Subito impegnata nello sfruttamento delle innovazioni tecnologiche nel settore elettrico, la BBC realizzò nel 1893 a Francoforte sul Meno la prima centrale termoelettrica d'Europa per la produzione di corrente alternata. In breve l'attività si diversificò, fondando ulteriori società quali la Motor-Columbus e la Nordostschweizerische Kraftwerke. Brown mise nel frattempo a punto numerosi brevetti che portarono alla realizzazione dei primi veicoli stradali e ferroviari ad azionamento elettrico.
Nel 1900 la BBC divenne una società per azioni acquisendo una sede vicino a Baden presso Mannheim. Ulteriori società vennero fondate all'estero in 1901 Francia nel 1901 e in Italia nel 1903 grazie all'acquisizione delle officine Tecnomasio che presero il nome di Tecnomasio Italiano Brown Boveri.
Sempre nel 1901 l'azienda conobbe un rapido sviluppo grazie alla messa a punto di ritrovati tecnici quali il rotore cilindrico per turbogeneratori e le turbine a vapore di alta qualità, di cui iniziò. Si aprì da allora al nuovo grande settore produttivo della costruzione di turbogruppi a vapore, che portò alla sua trasformazione in colosso industriale.
Nel periodo 1904/05 l'azienda concorrente AEG acquisì una maggioranza del capitale, ma gli attriti sorti tra i due gruppi determinarono il ritiro della stessa già nel 1915; da allora il capitale azionario della BBC risultò largamente frazionato. Nel 1910 la BBC era la più grande azienda metalmeccanica della Svizzera e il più grande costruttore di reti elettriche.
Dopo la prima guerra mondiale
Nel 1919 la crisi del periodo tra le due guerre frenarono temporaneamente lo sviluppo del gruppo; esse furono all'origine di numerosi licenziamenti, ma anche di risanamenti ottenuti attraverso la svalutazione del capitale nel 1924, anno in cui morì Brown, che nel 1911 si era ritirato a vita privata.
Nel 1931 il capitale BBC fu acquisito dalla società americana Allis-Chalmers[3] e nel 1938 vi fu un nuovo frazionamento del capitale.
All'inizio del 1988 BBC si fuse con l'ASEA per formare l'ABB.
Dati societari
Nel 1965 la BBC fatturava 1,308 Miliardi DM, contando 38.000 dipendenti.
Nel 1987 il gruppo contava 159 società in cinque continenti; nel corso degli ultimi decenni rivalità tra la casa madre di Baden e la consociata di Mannheim risultarono negative.
Note
^(DE) Peter J. Wild, Was war vor dem Handy? Fernmeldetechnik bei der BBC, in Ingenieure bauen die Schweiz – Technikgeschichte aus erster Hand, pp. 408-414, Verlag Neue Zürcher Zeitung, Zurigo, 2013. ISBN 978-3-03823-791-4.
^(DE) Peter J. Wild, Bewegliche Ordnung - Die BBC als Pionierin bei den Flüssigkristall-Matrixanzeigen, in Ingenieure bauen die Schweiz—Technikgeschichte aus erster Hand, S. 415-422, Verlag Neue Zürcher Zeitung, Zurigo, 2013. ISBN 978-3-03823-791-4.
^(DE) Hans E. Wettstein, Gasturbinen und Kombianlagen - Die Gasturbinenentwicklung bei der BBC, ABB und Alstom, in Ingenieure bauen die Schweiz—Technikgeschichte aus erster Hand, Verlag Neue Zürcher Zeitung, Zurigo, 2013, pp. 83-102. ISBN 978-3-03823-791-4.
Bibliografia
(DE) Martin Büllesbach, Spannungs-Wechsel. Das Buch zum 100-jährigen Jubiläum der deutschen ABB. Umschau-Braus, ABB AG, Francoforte sul Meno, 2000.
(DE) Catrina Werner, BBC – Glanz, Krise, Fusion: 1891–1991. Von Brown Boveri zu ABB. Orell Füssli, Zurigo, 1991. ISBN 3-280-02042-5.
(DE) Otto Mittler, Geschichte der Stadt Baden, Volume 2: Von 1650 bis zur Gegenwart., Sauerländer, Aarau 1965, pp. 267–284.