Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta (Sissa Trecasali)

Chiesa dei Santi Quirico e Giulitta
	Facciata
Stato	Italia
Regione	Emilia-Romagna
Località	San Quirico (Sissa Trecasali)
Indirizzo	via Provinciale di San Quirico
Coordinate	44°55′31.21″N 10°15′25.17″E
Religione	cattolica di rito romano
Titolare	Quirico e Giulitta
Diocesi	Parma
Stile architettonico	barocco
Completamento	1687
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La chiesa dei Santi Quirico e Giulitta, nota anche come pieve di San Quirico^[1], è la parrocchiale di San Quirico, frazione di Sissa Trecasali, in provincia e diocesi di Parma^[2]; fa parte della zona pastorale di San Secondo-Roccabianca-Sissa Trecasali.

Storia

La prima citazione di una chiesa a San Quirico è da ricercare in un documento datato 2 giugno 1005^[3].
La chiesa fu riedificata nel XIII secolo^[2]. Questo edificio, che era a tre navate, aveva la facciata, la quale era caratterizzata da un portico^[2], rivolta a occidente e l'abside a levante^[2]; inoltre, possedeva sul lato sud una sagrestia e su quello nord la torre campanaria^[2].

Da un atto del 1299 s'apprende che questa chiesa, che era una pieve, aveva come filiali le cappelle di San Michele di Trecasali, di Santa Maria Assunta di Sissa e di San Lorenzo di Palasone^[3].

L'attuale parrocchiale è frutto del rifacimento condotto tra il 1686 e il 1687 ruotando la pianta di 180° rispetto alla chiesa precedente^[2].
Intorno al 1990 la parrocchiale fu dotata di un nuovo altare mobile in metallo dorato e di un nuovo ambone^[2].
Nel 2008 una scossa di terremoto provocò alcuni danni all'edificio, che venne pertanto restaurato tra il 2012 e il 2015^[2].

Descrizione

La chiesa, la cui facciata è rivolta a levante^[2], è a tre navate, ognuna delle quali è divisa in tre campate^[2], caratterizzate da paraste terminanti con doppi capitelli^[2]. Ognuna delle due navate laterali presenta all'altezza della seconda campata una cappella laterale - in quella sud vi è il fonte battesimale^[2] - e, invece, presso ciascuna absidiola un altare: nella navata meridionale quello dei Misteri del Rosario, in quella settentrionale quello di San Giuseppe^[2].