Mentre le Parrocchie Pontificie di San Pietro e di Sant'Anna sono competenti circa la pastorale all'interno dello Stato di Città del Vaticano, la Parrocchia Pontificia di San Tommaso da Villanova si occupa della pastorale circa il territorio delle Ville pontificie ovvero verso i relativi dipendenti. Entrambe le Parrocchie pontificie dipendono dal Vicariato generale per lo Stato della Città del Vaticano e Ville Pontificie, il cui Vicario è attualmente il Cardinale Mauro Gambetti. La chiesa si trova difatti in zona extraterritoriale, come le attigue aree del Palazzo Pontificio e delle Ville annesse.[2]
I lavori iniziarono nel 1658 e si protrassero per tre anni, fino al 1661 quando, terminata la decorazione interna in stucco ad opera di Antonio Raggi, la chiesa venne consacrata.
Descrizione
Architettura
Il modello utilizzato dal Bernini è quello di una tipica chiesa cinquecentesca con pianta a croce greca ma stravolto secondo i canoni barocchi. L'impianto planimetrico di riferimento infatti è quello della chiesa di Santa Maria delle Carceri a Prato, realizzata nel 1485 da Giuliano da Sangallo, dove tutto è armonioso e canonico secondo lo schema rinascimentale di Brunelleschi e Alberti; Bernini invece verticalizza e dinamizza l'intero edificio conferendogli un forte slancio e un estremo dinamismo. Questo slancio verticalistico è infatti ben visibile all'esterno nella facciata, nella cupola e nella lanterna. Altro espediente interessante utilizzato dal Bernini per rendere la struttura ancora più dinamica è l'inserimento di paraste che fuoriescono nell'incontro tra le braccia.
Struttura
L'esterno della collegiata presenta, sulle facciate e sui fianchi, un cornicione continuo che li divide in due ordini sovrapposti, entrambi decorati con lesenetuscaniche binate poste in prossimità dello spigolo. La facciata, che dà sulla piazza, è a capanna, con in basso, al centro, un unico portale sormontato da un timpano semicircolare; nell'ordine superiore, invece, si apre un finestronerettangolare. La facciata termina con un timpano triangolare all'interno del quale si trova lo stemma papale di Alessandro VII. Sul retro, si trova il campanile in ferro, con tre campane.
L'interno della chiesa presenta una pianta a croce greca, con i bracci, coperti con volta a botte, che presentano una larghezza pari al doppio della loro lunghezza (schema già presente in Santa Maria delle Carceri di Prato). La crociera è coperta da una cupola con tamburo e lanterna, decorata con otto tondi in stucco rappresentanti Scene della vita di San Tommaso di Villanova; nei pennacchi, invece, vi sono i Quattro Evangelisti. In ognuno dei due bracci del transetto, si trova un altare in marmo; quello di sinistra, dedicato alla Madonna, ospita la pala Assunzione di Maria, mentre quello di destra è dedicato a San Tommaso di Villanova. Nell'abside, vi è l'altare maggiore, con all'interno dell'ancona la pala Crocifissione di Pietro da Cortona.
Nell'elaborazione progettuale della cupola, Bernini fonde i due sistemi costruttivi conosciuti all'epoca: la cupola a cassettoni, proveniente dall'antichità e nello specifico individuabile nel Pantheon; e la cupola a costoloni, di ispirazione brunelleschiana, nella notissima cupola di Santa Maria del Fiore a Firenze.
La trasmissione è elettrica e la consolle, mobile indipendente, è situata a pavimento nel transetto destro. La mostra ci ciascun corpo è costituita da canne di principale disposte in cuspide unica fuori cassa.
Galleria d'immagini
La chiesa sulla medaglia di Alessandro VII, di Gaspare Morone