Castel Gandolfo
Castel Gandolfo è un comune italiano di 8 589 abitanti[2] della città metropolitana di Roma Capitale, nel Lazio. Situato nell'area dei Castelli Romani, il centro abitato fa parte del circuito dei Borghi più belli d'Italia[5]. È conosciuta soprattutto per la presenza della residenza estiva dei papi, alla quale fanno corona molte altre residenze estive, ville e villini edificati a partire dal XVII secolo. Il suo territorio include quasi tutto l'arco costiero del lago Albano, con vista sul cono vulcanico di Monte Cavo, lago che ospita tra l'altro lo stadio olimpico di canottaggio del CONI. Vi sono inoltre vari luoghi di interesse archeologico (tra cui l'emissario del lago Albano e i resti della villa albana di Domiziano), naturalistico (essendo la zona inclusa nel perimetro del parco regionale dei Castelli Romani) e artistico (come la collegiata pontificia di San Tommaso da Villanova edificata da Gian Lorenzo Bernini). Geografia fisica«Da tramontana signoreggia Marino, l'antico Tuscolo, e i monti di Tivoli; e dal mezzogiorno vagheggia Ardea ed altri luoghi, e dalla parte occidentale da per tutto poi gode la vista del mare. Confina col detto lago e monte, colla Riccia, con Albano, colla via Appia, colle Frattocchie e campagna romana.» TerritorioIl territorio del comune di Castel Gandolfo si estende in obliquo in direzione nord-nord est a cavallo tra la zona collinare dei Colli Albani e quella pianeggiante dell'Agro Romano. È incluso e tutelato dal Parco Regionale dei Castelli Romani, costituito nel 1984. Il suolo è totalmente composto da terreni di origine vulcanica, con prevalenza di materiali come peperino, tufo e pozzolana. Secondo la classificazione data dal Servizio Geologico d'Italia[6] la maggior parte del territorio castellano è composto, similmente alle altre zone dei Colli Albani, da terreni classificati come v2[7]. Le coste del cratere del Laghetto di Turno a Pavona sono classificate come zona v7, ovvero prodotti di un antico centro d'emissione di lava del Vulcano Laziale; il fondo del Laghetto invece è zona av.[8] Le aree del Quarto Santa Fumia e di Villa Elvira Vaselli sono invece classificate come zone β'4.[9] I fianchi del lago Albano, chiamati volgarmente pentime, sono geologicamente zona dt[10], mentre le spiagge del lago stesso, caratteristiche per il loro colore nero cenere, sono definite zona a.[11] Infine, gli ultimi lembi del territorio castellano sotto Pavona verso il mar Tirreno appartengono alle zone p'2[12] ed sp.[13]
IdrografiaLa principale risorsa idrografica del territorio castellano è rappresentata dal lago Albano, spesso chiamato impropriamente lago di Castel Gandolfo o lago di Albano. La superficie lacustre attualmente è gestita dall'Ente Acque Interne della provincia di Roma: in passato fu di proprietà dell'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, della Camera Apostolica, e del principe Stanislao Poniatowski dal 1802 fino al 1870.[16] Dal lago Albano in età romana, presumibilmente nel III secolo a.C. dando credito alla leggenda riferita da Tito Livio e Dionigi d'Alicarnasso, venne scavato un emissario artificiale, che parte dalla rupe sotto il Villino Manes, a circa 250 m s.l.m., poco fuori dall'abitato e giunge in località Mole di Castel Gandolfo percorrendo 1800 metri in direzione sud-sud ovest. Le acque del lago alimentavano alcune mole per la molitura del grano, che servivano alla popolazione di Castel Gandolfo ed Albano, ed alcuni lavatoi pubblici. Poco più a valle della località Mole, c'è il Laghetto di Turno, un antico cratere vulcanico successivamente riempitosi d'acqua, di dimensioni più piccole rispetto ai vicini laghi vulcanici come Albano, Vallericcia e Nemi. Il Laghetto[17], ridottosi ad una palude malsana, venne bonificato attorno al 1611 su ordine di papa Paolo V con la sovraintendenza del cardinale Giacomo Serra.[18] Ai confini con i territori di Marino e di Roma, scorre il fosso dei Preti, che si origina in territorio marinese in località Quarto della Tribuna, a 163 m s.l.m.. Un altro fosso che si origina da acque castellane è il fosso de' Picelli, che scorre verso Pomezia. OrografiaL'altitudine massima che si registra nel territorio castellano è 425 m s.l.m., presso il Collegio di Propaganda Fide attiguo a Villa Barberini. Sempre sulla corona di alture attorno al cratere del lago Albano, si ha quota 400 m s.l.m., altezza della cima di Monte Cucco, ai confini con Marino. Poco più in basso al chilometro 24 della Strada statale 216 Maremmana III si contano 394 m s.l.m., e all'incrocio tra la Strada statale 140 del Lago di Albano e la Strada statale 216 Maremmana III, in prossimità dell'ingresso principale della Villa Pontificia, si misurano 392 m s.l.m.. Poco più in basso, a 388 m s.l.m., c'è la Stazione di Castel Gandolfo, sulla ferrovia Roma-Albano poco sotto il centro storico, a picco sul lago Albano. Infine, 381 m s.l.m. è l'altitudine di Villa Elvira Vaselli, su un colle prossimo ai confini di Marino lungo la Strada statale 216 Maremmana III. Lungo la direttrice della Strada statale 7 Via Appia le altitudini da nord-ovest a sud-est sono le seguenti: al Cimitero di Castel Gandolfo, chilometro 22,5, l'altitudine è 306 m s.l.m.; al chilometro 23 presso la località Ercolano 335 m s.l.m.; alla Stazione di Albano Villetta 330 m s.l.m.. Verso il mar Tirreno, il terreno degrada dolcemente: così dai 250 m s.l.m. del Casale Santa Cristina, sotto Castel Savello ai confini con Albano, si passa ai 217 m s.l.m. di Colle Lilli, ai 200 m s.l.m. di Valle Pozzo, ai 155 m s.l.m. del Quarto Santa Fumia ai confini con Marino e Roma, ai 130 m s.l.m. del Laghetto di Turno, e alla quota più bassa del territorio che è 101 m s.l.m., nella frazione di Pavona. ClimaDal punto di vista climatico il territorio rientra nel dominio del clima temperato mediterraneo con inverni miti, temperature autunnali superiori a quelle primaverili, estati ventilate. Nell'area dei Colli Albani, dunque anche a Castel Gandolfo, si presenta il fenomeno detto stau, che consiste nella riduzione del vapore acqueo nelle nuvole man mano che il terreno si alza. Perciò la piovosità maggiore si avrà sulle prime alture dei colli, rivolte verso il mare, verso sud sud-ovest, e la minore verso nord. Castel Gandolfo, trovandosi sulla traiettoria delle correnti umide tirreniche, risulta discretamente piovosa con 900mm annui di precipitazioni.[19]. I venti spirano prevalentemente da sud e da ovest, più raramente da nord e da est. Normalmente la zona è battuta da venti di scirocco non di rado molto forti e libeccio, ma talvolta compare anche il ponentino, vento caratteristico della zona di Roma. Durante l'inverno invece si ha la presenza di tramontana e grecale, il primo proveniente dalla vasta pianura dell'Agro Romano. L'estate è calda e la presenza del lago Albano ma anche quella di un laghetto artificiale all'interno del campo internazionale di Golf a 18 buche, rendono l'aria con un'umidità sopra la media della zona. L'inverno è mite e piovoso senza, in genere, che vengano raggiunte temperatura eccessivamente basse. A Castel Gandolfo nevica piuttosto raramente e solo in presenza di un freddo generalizzato marcato. In estate le temperature raggiungono i 35 °C con punte di 37/40 °C. La zona del lago, posta oltre 100 metri più in basso dell'abitato, seppur mitigata dalla mole d'acqua è probabilmente la più fredda ed umida del paese. Dall'aprile 1995 a tutto il 2001 è stata attiva una stazione pluviometrica dell'Ufficio Idrografico di Roma[20] a quota 436 metri che ha registrato i valori che seguono di pioggia; per quanto riguarda temperature e venti non è possibile utilizzare le rilevazioni di stazioni vicine come Ariccia Catena che risentono troppo del fenomeno dell'inversione termica per essere paragonabili. Dal novembre 2011 è attiva una stazione meteo sul lato ovest del lago a quota 295 metri[21]:
Origini del nomeIl toponimo "Castel Gandolfo" viene fatto comunemente derivare dal latino "Castrum Gandulphi"[22], nome del castello posseduto presumibilmente in questo sito dalla famiglia dei Gandolfi, originaria probabilmente di Genova.[23] Un'altra ipotesi, sostenuta nei suoi Commentarii (1462) da papa Pio II, è che il toponimo dell'abitato derivi a Gandulphi Sabinorum, dal nome cioè di un certo Gandolfo Savelli.[24] Nella Cosmografia di Paolo Meruda[25] Castel Gandolfo è addirittura chiamato San Gandolfo.[24] Varianti del toponimo corrente sono Castel-Gandolfo e Castelgandolfo. StoriaMedioevo (476-1492) ed Epoca Moderna (1492-1604)Il territorio di Castel Gandolfo, incluso nella Massa Caesariana, divenne poi proprietà probabilmente dei Conti di Tuscolo e agli inizi dell'XI secolo risulta in parte dell'abbazia di Santa Maria di Grottaferrata, e quindi della famiglia di origine genovese dei Gandolfi, che eressero il Castrum che porta ancora oggi il loro nome. Nel 1221 il castello divenne possesso dei Savelli, che lo affittarono nel 1389 ai Capizzucchi. Tuttavia, nel 1436 il castello era nuovamente in pieno controllo dei Savelli, perché il cardinal Giovanni Maria Vitelleschi lo rase al suolo insieme al Borghetto di Grottaferrata, ad Albano e a Castel Savello. Nel 1482 papa Sisto IV concesse il possesso di Castel Gandolfo alla Comunità di Velletri, che era stata danneggiata dai Savelli, i quali tuttavia rientrarono quattro anni dopo in possesso del feudo. Papa Sisto V (1585-1590) elevò Castel Gandolfo al grado di ducato in favore di Bernardino Savelli. Ciò nonostante, a causa dell'insolvenza dei Savelli nel pagamento di ingenti debiti, la Camera Apostolica pignorò il 30 giugno 1596 il feudo alla famiglia. Papa Clemente VIII incluse poi lo stesso castello il 27 maggio 1604 nella lista dei beni della Santa Sede non alienabili, ovvero che non potevano essere ceduti. Età moderna (1604-1870)Sotto il nuovo governo della Camera Apostolica, sedente papa Paolo V, vennero iniziati importanti lavori pubblici: venne bonificato infatti il Laghetto di Turno (1611), con la conduttura nel castello di acqua proveniente dalle alture di Malafitto e Palazzolo, e venne fondato il convento dei PP. Francescani Riformati (1619). Papa Urbano VIII (1623-1644) nel 1628 fu il primo Papa che soggiornò a Castel Gandolfo, nella villa che si era fatto costruire da cardinale: grazie al suo interessamento, vennero realizzate la Galleria di Sopra e la Galleria di Sotto, strade che collegano Castel Gandolfo ad Albano, così chiamate per via della fitta vegetazione che le fiancheggiava.[26] La prima Bolla emanata da un Papa ex Arce Gandulphi fu scritta appunto da papa Urbano VIII il 25 ottobre 1626. Al tempo di papa Alessandro VII (1655-1667), vennero eseguiti nuovi lavori, che videro tra l'altro la messa in opera della strada fino che conduce a Palazzolo costeggiando i dirupi del Lago Albano, chiamata in antico appunto via Alessandrina, la sistemazione del Palazzo Pontificio (1660) e l'edificazione della collegiata di San Tommaso da Villanova (1658-1661) su progetto dell'architetto Gian Lorenzo Bernini, autore sempre per conto di papa Alessandro VII e della famiglia Chigi della Collegiata di Santa Maria Assunta nella vicina Ariccia. Il 24 settembre 1728 il governo di Castel Gandolfo venne concesso pro tempore da papa Benedetto XIII con la Bolla Aequitatis al Maggiordomo dei Sacri Palazzi.[27] Papa Benedetto XIV (1740-1758) fu molto assiduo nelle visite a Castel Gandolfo, facendo erigere il campaniletto sulla facciata principale del Palazzo Pontificio e ammettendo per la prima volta le dame locali al bacio del piede al Papa durante la villeggiatura.[28] Inoltre, nel 1740 fece allargare la strada che conduce a Marino, oggi Strada statale 216 Maremmana III. All'ingresso dei soldati francesi a Roma nel febbraio 1798, il 18 febbraio 1798 Albano istituì la Repubblica Albanense, affiliata alla Repubblica Romana (1798-1799), assieme a Frascati, Velletri e Marino. In questa situazione, Castel Gandolfo venne unita alla municipalità di Albano, ma il 21 febbraio i castellani insorsero contro i francesi insieme ad altri abitanti dei Castelli Romani. I contro-rivoluzionari vennero sconfitti manu militari dai francesi di Gioacchino Murat alleati con i marinesi ed i frascatani rimasti fedeli alla Francia, nella battaglia di Frattocchie o di Castel Gandolfo (24 febbraio 1798), in seguito alla quale i francesi misero a sacco il Palazzo Pontificio. Con il ritorno di papa Pio VII, Castel Gandolfo venne restituita al governo del Maggiordomo dei Sacri Palazzi e tale situazione perdurò fino al settembre 1870. Papa Gregorio XVI (1831-1846) fu particolarmente frequente nei suoi soggiorni a Castel Gandolfo, tanto che Giuseppe Gioacchino Belli ironizzò nei suoi Sonetti che andasse al Lago Albano a pescacce 'e tinche pe'r digiuno. Il 23 novembre 1820 il consigliere comunale Angelo Antonio Iacorossi ebbe l'idea di far collocare in piazza della Libertà la prima cassetta postale del mondo, che ancora oggi si può trovare in quel punto. L'Unità d'Italia (1870-2000)Il 20 settembre 1870 con la presa di Porta Pia e l'ingresso dei bersaglieri a Roma finiva ufficialmente lo Stato Pontificio. Papa Pio IX, che aveva lasciato l'ultima volta Castel Gandolfo nel maggio 1869[29], e i suoi successori fino al 1929 non misero più piede nel Palazzo Pontificio. Nella Legge delle Guarentigie del 18 maggio 1871, rifiutate da papa Pio IX come inutili e futili proposte volgarmente dette guarentigie, verrà tuttavia prevista l'extra-territorialità del Palazzo Pontificio con attinenze e dipendenze.[30] L'11 febbraio 1929, con la stipula dei Patti Lateranensi, Benito Mussolini concesse al nascente Stato della Città del Vaticano il possesso del Palazzo Pontificio con le attigue ville, per un totale di quarantaquattro ettari. Area che appartiene, però, allo Stato italiano, con la servitù dell'extraterritorialità. Nel 1933 all'interno del Palazzo Pontificio venne installato l'Osservatorio Astronomico Pontificio, spostato dal Vaticano per via della troppa luce artificiale di Roma. Nel gennaio 2008 è stato annunciato che, in seguito al peggioramento della visibilità anche nei Castelli Romani, l'Osservatorio sarà spostato negli Stati Uniti d'America. Durante la seconda guerra mondiale Il 22 gennaio 1944 gli anglo-americani effettuarono lo sbarco ad Anzio portando i Castelli Romani in prima linea negli scontri. Il 1º febbraio vennero bombardate Ariccia ed Albano Laziale, con la distruzione del locale convento delle clarisse posto ai margini della tenuta pontificia ed il bilancio di 16 religiose uccise; il 2 febbraio venne colpita Marino con varie centinaia di vittime; infine il 10 febbraio i bombardamenti anglo-americani colpirono nel territorio castellano il Collegio di Propaganda Fide causando 500 vittime civili. (Vedi Bombardamento di Propaganda Fide) Infatti nell'area extra-territoriale delle ville pontificie di Castel Gandolfo si rifugiarono durante tutto il periodo bellico circa 12.000 bisognosi e vi nacquero circa quaranta bambini.[31] (Vedi Castelli Romani durante la seconda guerra mondiale) Il 19 settembre 1994 l'allora Presidente della Repubblica Italiana Oscar Luigi Scalfaro concesse al Comune di Castel Gandolfo il titolo di Città.[32] SimboliLo stemma, il gonfalone e la bandiera sono così descritti nel D.P.R. di concessione del 27 novembre 2009[33]:
«Di cielo, al castello d'oro, murato di nero, merlato alla guelfa, fondato sulla pianura di azzurro, fluttuosa di argento, il castello formato da due torri unite al corpo centrale, esso corpo cimato da altra torre, più alta, le torri merlate di sei e finestrate di uno, di nero, il corpo centrale merlato di sette e chiuso di nero, la torre centrale cimata dall'angelo in maestà, d'argento, con il viso e le mani di carnagione, capelluto di nero, tenente con la mano destra l'asta, in banda alzata, di nero, munita del vessillo bifido di argento, caricato dalla croce di rosso, sventolante a destra. Ornamenti esteriori da Città.»
«Drappo di bianco con la bordatura di azzurro riccamente ornato di ricami d'oro e caricato dallo stemma sopra descritto con la iscrizione centrata in oro, recante la denominazione della Città. Sotto le fronde i cinque cerchi olimpici d'oro e la data MCMLX, dello stesso, sotto i cerchi. Le parti di metallo ed i cordoni saranno dorati. L'asta verticale sarà ricoperta di velluto dei colori del drappo, alternati, con bullette dorate poste a spirale. Nella freccia sarà rappresentato lo stemma della Città e sul gambo inciso il nome. Cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali frangiati d'oro.»
«Drappo di bianco vestito di azzurro, il bianco recante lo stemma sopra descritto, accompagnato in punta dai cerchi olimpici d'oro. L'asta sarà ornata dalla cravatta con nastri tricolorati dai colori nazionali.» Precedentemente lo stemma veniva descritto come uno scudo incoronato con in campo Castello su specchio d'acqua sormontato da angelo con stendardo e con sottostanti i cinque cerchi olimpici, mentre il gonfalone era una bandiera bianco-azzurro con al centro riprodotto lo stemma del Comune. È inoltre previsto anche il sigillo del comune la cui descrizione è: «Doppio cerchio concentrico con al centro lo stemma del Comune e con la dicitura Città di Castel Gandolfo.» Onorificenze«Decreto del Presidente della Repubblica»
— 19 settembre 1994 Ricorrenze
Monumenti e luoghi d'interesseArchitetture religiose
Architetture civili
Siti archeologici
Aree naturaliIl comune di Castel Gandolfo è incluso nel perimetro del parco regionale dei Castelli Romani; le principali aree boschive che rientrano nella sua competenza sono quelle delle coste del lago Albano, le cosiddette "pentime", che annualmente rischiano incendi estivi piuttosto gravi. La principale area verde del comune di Castel Gandolfo è rappresentata dal complesso delle Ville Pontificie, zona extraterritoriale della Santa Sede. SocietàEvoluzione demografica
Abitanti censiti[46] Etnie e minoranze straniereLa presenza di popolazione straniera residente a Castel Gandolfo è un fenomeno abbastanza recente e di proporzioni relativamente ridotte rispetto ai comuni vicini, anche viste le dimensioni meno estese della cittadina. La percentuale di popolazione straniera nel territorio castellano è corrispondente al 4.9% della popolazione totale[47], a fronte del 6.2% del comune di Roma, del 5.2% della media della regione Lazio e del 4.1% della media della città metropolitana di Roma. Le nazionalità più rappresentate sono[48][49]: Lingue e dialettiAccanto alla lingua italiana, coesiste una parlata dialettale locale chiamata dialetto castellano. Il dialetto castellano è affine ai circostanti dialetti dei Castelli Romani, come il dialetto marinese, il dialetto rocchigiano e il dialetto albanense. Tuttavia, le generazioni più giovani stanno lentamente imparando a parlare comunemente il dialetto romanesco, di più ampia diffusione. ReligioneCastel Gandolfo, che nell'amministrazione ecclesiastica della Chiesa cattolica dipende dalla Sede suburbicaria di Albano e il cui territorio è interamente incluso nella Vicaria di Albano Laziale, ha tuttavia una grande importanza in quanto residenza estiva del Papa. Papa Giovanni Paolo II definì il Palazzo Pontificio Vaticano Due; ma già papa Paolo VI per l'Anno Santo 1975 aveva fatto costruire un'aula per le udienze dentro l'area extra-territoriale di Villa Cybo, per poter ospitare le udienze del mercoledì più decorosamente senza che il Papa dovesse tornare a Roma. Gli istituti religiosi cattolici presenti nel territorio castellano sono[50]:
Tradizioni e folcloreLa festa del Santo Patrono, S. Sebastiano, si celebra nel primo fine settimana di settembre, sebbene la festa di questo santo sia segnata sul calendario in data 20 gennaio. Il borgo San Paolo festeggia Santa Maria Ausiliatrice l'ultima domenica di maggio. CulturaIstruzioneBibliotecheA Pavona, nella parte spettante al comune di Albano Laziale, ma in prossimità alla zona castellana, dal 1976 è operativa la Biblioteca Comunale locale, ricca di circa 8000 volumi e supporti multimediali. RicercaDal 1935 all'interno del Palazzo Pontificio è stata spostata la Specola Vaticana, l'osservatorio astronomico del Vaticano. Fondato nel 1891 da papa Leone XIII con sede nei Giardini Vaticani, venne cambiato di locazione a causa della crescente difficoltà ad avere una buona visibilità nel cielo di Roma, inquinato da un numero sempre maggiore di luci artificiali. Da Castel Gandolfo gli scienziati della Specola ottennero sostanziosi risultati: nel 1946 il gesuita di origini olandesi Mattieu Timmers (1907-1954) scoprì una cometa che porta oggi il suo nome; nel 1955 anche la Specola collaborò alla redazione della Carta del Cielo. Dal 1993 la Specola ha aperto una succursale negli Stati Uniti d'America, sul Monte Graham in Arizona (3200 m s.l.m.): questo osservatorio, operativo dal 1995, ospita per dieci mesi l'anno i dieci gesuiti astronomi, che per i restanti due mesi dell'anno soggiornano a Castel Gandolfo. Musei
ScuoleCastel Gandolfo non ospita sul proprio territorio scuole secondarie di secondo grado, tuttavia all'interno del territorio comunale sorgono un asilo privato, una Scuola Materna Comunale e la rinomata Scuola Pontificia Paolo VI, scuola primaria. Vi sono infine la Scuola Media Statale "Dante Alighieri" ed altri istituti religiosi che si occupano dell'educazione primaria. MediaStampaOltre ai giornali nazionali, dei quali Il Messaggero nell'edizione romana concede maggiore spazio alle notizie di cronaca locali, numerosi giornali locali sono pubblicati anche a Castel Gandolfo e nell'intero comprensorio dei Castelli Romani. Il più quotato è il quotidiano a pagamento Nuovo Oggi Castelli, ma sono diffusi anche i giornali gratuiti Cinque Giorni, Controluce[52], La voce, Punto a capo[53]. Castel Gandolfo, in occasione delle periodiche visite pontificie, è oggetto dell'attenzione dei quotidiani nazionali e di molti quotidiani internazionali, che inviano reporter e giornalisti nella cittadina. A Castel Gandolfo, e nei comuni di Marino, Ciampino, Albano Laziale, Frascati e Grottaferrata è pubblicato il mensile Giorno per giorno.[54] TelevisioneIl Centro Televisivo Vaticano e la Rai riprendono, durante la presenza del Papa a Castel Gandolfo, l'Angelus domenicale pronunciato dal balcone centrale del Palazzo Pontificio, le cui immagini sono poi riproposte su tutti i principali telegiornali nazionali e internazionali. La copertura televisiva, sia in analogico che in digitale, è garantita molto bene dalle antenne installate sulla vetta di Monte Cavo, in territorio di Rocca di Papa, e a Monte Mario, a Roma. VideogiochiCastel Gandolfo viene utilizzato come scenario del Multiplayer Online di Assassin's Creed: Brotherhood ArteLetteraturaCastel Gandolfo è stato scenario di diverse opere di letteratura italiana e straniera:
Inoltre, numerose opere monografiche o di carattere enciclopedico hanno trattato della storia e dei monumenti di Castel Gandolfo, che ha una sua propria particolare importanza storica e monumentale all'interno del Lazio. TeatroCastel Gandolfo ha una consolidata tradizione teatrale, testimoniata dalla Sala Teatro "Ugo Bazzi", struttura teatrale di recente restaurata, annessa alla Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice. Vi si svolgono soprattutto spettacoli tenuti da compagnie locali. Inoltre, il primo marzo 2008 è stato inaugurato il teatro "Salapetrolini" in Via Prati. Su Corso della Repubblica c'è la Sala Toni Ucci, definita come "Il teatro più piccolo d'Italia". La “sala” è una ex cantina di Castel Gandolfo adattata a palcoscenico. Offre soli 30 posti per il pubblico.[55] CinemaTra i film girati a Castel Gandolfo si citano:
Eventi
Geografia antropicaUrbanisticaIl nucleo originario dell'abitato è rappresentato dal Palazzo Pontificio, che era l'antico Castrum Gandulphorum, la rocca della famiglia Gandolfi, e dalla collegiata di San Tommaso da Villanova, che occupa l'area dell'antica Parrocchiale di San Michele. Questo nucleo è oggi occupato da piazza della Libertà, vero cuore pulsante del centro storico. La principale arteria del centro storico è Corso della Repubblica, che continua verso Albano Laziale attraverso la Galleria di Sopra. Parallelamente al questa strada, si aprono altre vie, tra cui le panoramiche via del Palazzo Pontificio e via della Saponara, con affaccio sul Lago Albano. La nuova espansione di Castel Gandolfo è iniziata a partire dagli inizi del XX secolo prima a ridosso della Strada statale 216 Maremmana III, poi con la nascita del Borgo San Paolo poco più a valle, con l'opera di varie cooperative che hanno urbanizzato tutta quell'area fino alla Strada statale 7 Via Appia. L'urbanizzazione di Pavona nella parte castellana è pure recente e segue le direttrici della Strada statale 207 Nettunense e della Strada Provinciale 101/a Via Colonnelle. Frazioni«Il territorio comunale è quello risultante dal piano topografico di cui all'art. 9 della legge 24 dicembre 1954, n° 1228 (...) e comprende le frazioni di Pavona e Mole.» PavonaPavona nacque attorno ad un'osteria sulla via Nettunense ed alla villa del cardinal Flavio Chigi (1631-1693), nipote di papa Alessandro VII, situata sul cratere del proiscugato Laghetto di Turno. La località si è urbanizzata nel corso del XX secolo, grazie all'apertura della ferrovia Roma-Velletri, ed oggi è divisa tra i comuni di Castel Gandolfo, Albano Laziale e Roma. La parte castellana, nota come Pavona Laghetto per via del sunnominato Laghetto di Turno, conta circa 3 000 abitanti ed ha come santo patrono Sant'Eugenio III di Toledo. Mole di Castel GandolfoLe Mole di Castel Gandolfo, divise in parte con il comune di Albano Laziale, devono il loro nome alla presenza nel luogo di antiche mole alimentate dalle acque dell'emissario del Lago Albano, che venivano utilizzate fino al XIX secolo dagli abitanti di Castel Gandolfo ed Albano per molire il grano. EconomiaAgricolturaIn tutti i comuni dei Colli Albani, l'agricoltura, e segnatamente la vitivinicoltura, ha rappresentato da sempre la principale voce economica e occupazionale. In zona si producono vini rinomati come il Frascati DOC, il Marino DOC, il Velletri DOC e il Colli Lanuvini DOC. Il territorio di Castel Gandolfo, piuttosto ristretto, si trova geograficamente tra l'area di produzione del Marino e quella del Colli Albani IGT e del Colli Lanuvini. La produzione di vino, tramontata ormai l'epoca dei piccoli coltivatori è gestita da cantine sociali di grande dimensione e fatturato, come appunto la Cantina Sociale Gotto d'Oro di Marino e Frascati, che ha sede nella vicina località di Castelluccia, e la Cantina Sociale Fontana di Papa di Albano Laziale ed Ariccia, che ha sede nell'altrettanto vicina località di Fontana di Papa. ServiziDa Statuto Comunale[58] sono vietate installazioni di impianti e sistemi fissi di telecomunicazione e radiovisivi, e segnatamente impianti per emittenti radiofoniche, televisive e di telefonia mobile, e impianti per radioamatori. A questo divieto si sottraggono impianti militari, di protezione civile o di tutela boschiva. La maggior parte dei servizi, come l'ospedale o i cinema, hanno sede fuori città, in centri di dimensioni più grandi come Marino, Frascati, Albano Laziale e Genzano di Roma. Tuttavia, tutti questi centri sono raggiungibili facilmente in auto o con i mezzi pubblici. In compenso, la città è commercialmente molto animata, grazie anche alla continua affluenza di turisti italiani e stranieri legati alla presenza del Palazzo Pontificio e, in determinati periodi, del Papa. TurismoCastel Gandolfo beneficia molto del turismo: abitualmente gruppi di turisti italiani e stranieri arrivano nei parcheggi turistici costruiti all'uopo e visitano il piccolo centro storico. Soprattutto in occasione dell'Angelus o delle udienze del papa, durante il periodo di soggiorno castellano, tanti pellegrini stranieri giungono in città. Tuttavia dall'inizio del pontificato di Papa Francesco la preghiera durante il periodo estivo dell'Angelus viene recitata esclusivamente solo dalla sede vaticana di Piazza San Pietro, non più da Castel Gandolfo. Il momento di preghiera domenicale per tutti i fedeli che vi partecipano ritrova in Piazza San Pietro un luogo sicuramente più adatto, più facilmente accessibile e molto meno angusto della pur pittoresca località sui colli Romani. Papa Bergoglio ha invece preferito destinare al momento la tradizionale residenza estiva a una esclusiva fruizione turistica aprendo le porte dei prestigiosi giardini sovrastanti il lago. Il luogo della preghiera domenicale è quindi al momento stabilmente collocato solo nel centro di Roma. Questo anche in linea con gli stili di vita dell'attuale Papa che dal suo insediamento non ha mai beneficiato delle tradizionali pause estive né a Castel Gandolfo né tanto meno nelle varie località montane italiane fino ad allora regolarmente frequentate dai precedenti pontefici. Questo negli ultimi anni sta quindi inevitabilmente inducendo un certo cambiamento di costume di questo sobborgo collinare della capitale, non più luogo da tempo di presenza seppure stagionale e saltuaria del Pontefice. L'attrattiva turistica rimane comunque rilevante per via della nuova possibilità di visita dei giardini della residenza Papale sia a piedi che a bordo di mezzi ecologici. Anche il Palazzo Pontificio è stato recentemente aperto al pubblico ed è visitabile sia l'appartamento privato del pontefice che la galleria dei ritratti dei pontefici. Le visite sono organizzate dai Musei Vaticani. Castel Gandolfo è stata inclusa tra i borghi più belli d'Italia dall'ANCI. Infrastrutture e trasportiStradeLa strada statale più importante che attraversa il territorio castellano è la Strada statale 7 Via Appia, che attraversa obliquamente il territorio comunale in direzione nord-sud, lambendo la località Ercolano. Un'altra strada statale è la Strada statale 140, estesa circa due chilometri tra i comuni di Marino e Castel Gandolfo. Un tratto di questa strada viene percorsa dal Papa quando arriva a Castel Gandolfo in automobile, tanto che il suo nome antico era Olmata del Papa. L'unica ex-strada statale regionalizzata presente sul territorio di Castel Gandolfo, che è anche l'unica strada regionale dei Castelli Romani, è la Strada Regionale 207 Nettunense, che attraversa il comune obliquamente in direzione nord-ovest lambendo la frazione di Pavona. Sono strade provinciali competenti alla provincia di Roma le ex-strade statali:
FerrovieLinee ferroviarie regionali extra-urbaneIl territorio di Albano è attraversato da due linee ferroviarie, appartenenti alla FL4 (ferrovia regionale del Lazio):
Sul territorio comunale è presente una galleria ferroviaria, lungo il tracciato della ferrovia Roma-Albano:
Linee tramviarie extra-urbane Le Tramvie dei Castelli Romani, costruite tra il 1906 ed il 1916 dalla Società delle Tramvie e Ferrovie Elettriche di Roma (STEFER), sono state la prima linea tranviaria del Lazio e una delle più efficienti reti regionali. Nel 1906 venne inaugurata la tratta Roma-Grottaferrata-Frascati, integrata nel mese di aprile dalla Grottaferrata-Marino-Castel Gandolfo-Albano Laziale-Ariccia-Genzano di Roma e nell'ottobre dalla tratta Grottaferrata-Valle Oscura con la funicolare per Rocca di Papa. Nel 1912 venne aperta la tratta Roma-Albano Laziale e nel 1913 la Genzano di Roma-Velletri, e infine nel 1916 la Genzano di Roma-Lanuvio. A partire dal 1944 iniziò la chiusura delle varie tratte, fino a che il 3 gennaio 1965 non venne chiusa anche la Roma-Albano Laziale-Genzano di Roma. PortiIl Lago Albano è il più profondo dei laghi vulcanici del Lazio, e uno dei più profondi dell'Italia centrale: la sua profondità massima infatti sfiora i 180 metri nell'area sottostante Palazzolo. La navigazione lacuale, regolamentata dalla provincia di Roma a cui compete la gestione degli specchi lacuali, è piuttosto ridotta sul Lago Albano: non vi sono infatti servizi di traghetti o battelli, ma sul lago si affacciano diversi moli in legno dai quali partono pedalò, canoe sportive o piccole barche a vela. AeroportiAll'interno della Villa Pontificia è presente un eliporto utilizzato dal Papa nei suoi spostamenti aerei dal Vaticano a Castel Gandolfo. Mobilità urbanaLa COTRAL, compagnia regionalizzata dei trasporti pubblici, assicura numerose corse interurbane nei Castelli e di collegamento con Roma, inoltre un servizio di tre circolari interurbane è garantito tramite una convenzione con il Comune di Castel Gandolfo dalla ditta Schiaffini Travel. In occasione delle Olimpiadi del 1960 fu inaugurata una funivia collegante Castelgandolfo con il Lago, che cessò l'esercizio verso i primi anni settanta. Amministrazione
Consolati
GemellaggiSportAtletica leggera
CalcioIn campo calcistico l'A.S.D. Nuova Castelli Romani è un'associazione sportiva dilettantistica fondata l'8 luglio 2011. Dopo due promozioni consecutive, milita stabilmente nel campionato di Prima Categoria. CanoaAssociazione Sportiva Master Line Canoa Kayak, che oltre ad aver totalizzato risultati importanti fino ad ora ed avere un vivaio valido, svolge anche attività di avviamento alla disciplina sportiva. Un'altra scuola di kayak è tenuta dalla A.S.D. Polisportiva Giovanile Salesiana Castel Gandolfo. RugbyIl Castel Gandolfo Rugby A.S.D., fondata nel 2009, è una società sportiva di rugby che oltre a diverse squadre giovanili e old, ha una squadra seniores maschile che milita nel campionato regionale di serie C (stagione 2009/2010). Impianti sportiviPer la XVII Olimpiade di Roma nel 1960, il CONI fece costruire lo Stadio Olimpico ed il Centro Federale di Canoa/Kayak sul Lago Albano, incluso nel territorio di Castel Gandolfo. Presso questo stadio si tennero le gare di questa disciplina, ed ancora oggi la Federazione Italiana Canoa/Kayak lo considera uno dei suoi stabilimenti più importanti. Il Country Golf Castelgandolfo di Pavona è dotato non solo di campi da golf, ma anche di campi da tennis, da calcetto e piscina, il tutto in un complesso edificato nel XVII secolo dai Chigi. Note
Bibliografia
Altri progetti
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