Situata ai piedi del monte Quarin (274 m) a settentrione del Carso goriziano, nella zona pianeggiante del Collio, dista circa 3 chilometri dal confine con la Slovenia, circa 40 chilometri dal capoluogo di regione Trieste, 10 dal capoluogo di provincia Gorizia, circa 25 da Udine e circa 90 da Pordenone.
Nel 980 l'imperatore Ottone II lo infeudò al patriarca Rodoaldo. Nel corso dei secoli XI e XII Cormons fu contesa fra i patriarchi e i conti di Gorizia, che nel 1277 se ne impadronirono. Dopo una breve occupazione veneziana nel 1308, tornò ai conti di Gorizia.[8] Nel 1497 il conte Leonardo di Gorizia fu costretto da Massimiliano I d'Asburgo a firmare un lascito ereditario a suo favore per evitare la guerra, Cormons come tutta la contea di Gorizia passò quindi alla morte di Leonardo all'Impero Asburgico che, salvo un breve periodo di occupazione da parte della Repubblica di Venezia (1508-1509) e la breve parentesi napoleonica, la mantennero fino alla prima guerra mondiale. Dal 1563 al 1570 vi si tennero incontri politico-militari tra Venezia e l'Impero, che però diedero scarsi risultati.
Nel 1910 Francesco Giuseppe I d'Austria concesse a Cormons, il titolo di città.[10] Ne riconosceva così l'importante crescita economica, dovuta alla Ferrovia Meridionale / Südbahn che dal 1860 collegava Cormons a Vienna e alla rete ferroviaria italiana e che dal 1866 la stazione divenne dogana del confine tra l'Impero austroungarico e l'Italia.
Durante la seconda guerra mondiale la cittadina fù invasa dai tedeschi dopo l'armistizio (12 settembre 1943) fino alla liberazione dei alleati (5 maggio 1945) però in questi due anni di guerra i tedeschi dovettero fronteggiare gli attacchi dei partigiani che provocarono molti morti ai tedeschi. La cittadina fù danneggiata dai bombardamenti alleati che provocarono molti danni alle infrastrutture e alla popolazione. La città nei ultimi giorni di guerra fu invasa dai cetnici e infine liberata dai neozelandesi del tutto il 5 maggio 1945.[11]
Simboli
Stemma
Lo stemma comunale venne concesso dall'imperatore Francesco Giuseppe il 16 marzo 1869[12][13], per poi essere riconosciuto ufficialmente dallo Stato italiano con DCG del 7 agosto 1936.[14]
«Semipartito troncato: nel 1° partito di argento e di rosso alla mezzaluna montante dell'uno sull’altro; nel 2° d'azzurro al castello diruto di argento fondato su di un monte di verde sormontato da un cuore di rosso. Capo del Littorio di rosso (porpora) al Fascio Littorio d'oro circondato da due rami di quercia e di alloro annodati da un nastro dai colori nazionali. Ornamenti esteriori da Comune.»
Il gonfalone è stato adottato con delibera del consiglio comunale
concessione del 16 novembre 1953.[16]
«Drappo partito, di rosso e di bianco. Drappo riccamente ornato di ricami di argento e caricato dell'Arma Civica. Ornamenti esteriori con l'iscrizione centrata in argento "Comune di Cormons", le parti di metallo, cordoni e nappe di argento. Asta verticale ricoperta di velluto rosso e bianco. Cravatta e nastri tricolori nazionali frangiati di argento.»
Onorificenze
Il 4 agosto 1910 l'imperatore Francesco Giuseppe concesse a Cormons il titolo di città (Stadt).[10]
Villa Locatelli, storica dimora che dall’inizio del XVIII secolo si trova nel centro della Tenuta di Angoris.[18]
Villa Feresin, villa storica che sorge isolata nella campagna di Cormons, nella località di San Quirino. Costruita nel corso dell’Ottocento è stato oggetto di numerosi interventi che ne hanno modificato la morfologia tipologica e strutturale originaria.[19]
Palazzo Taccò, De Blunfeld, Visca, Aita, palazzo storico costruito tra il XVII e il XVIII secolo[20]. Si trova nel centro storico di Cormons.
Al 31 dicembre 2015 gli stranieri residenti nel comune sono 405, ovvero il 5,46% della popolazione. Di seguito sono riportati i gruppi più consistenti[23]:
A Cormons, accanto alla lingua italiana, la popolazione utilizza la lingua friulana. Ai sensi della deliberazione n. 2680 del 3 agosto 2001 della Giunta della Regione autonoma Friuli-Venezia Giulia, il Comune è inserito nell'ambito territoriale di tutela della lingua friulana ai fini della applicazione della legge 482/99, della legge regionale 15/96 e della legge regionale 29/2007[24].
È ufficialmente tutelata inoltre la lingua slovena[25], storicamente presente nelle frazioni di Plessiva e Zegla, già parti del comune di Medana, oltre che in piccoli centri abitati come quello di Novali.[26]
Cultura
In città è stato aperto (2002), nei locali di palazzo Locatelli, il museo del territorio, che racchiude un'interessante collezione dello scultore friulano Alfonso Canciani (1863-1955) particolarmente attivo nella Vienna di fine Ottocento e dei primi del Novecento.
Eventi
"Fieste da Viarte", terza domenica di maggio, monte Quarin. Itinerari naturalistici e storico-artistici, rassegne di musica e poesia. Nei cortili delle case contadine degustazione di vini e piatti tradizionali della cucina friulana e slovena.
Festa provinciale dell'uva, a settembre, la tradizionale festa con rassegna di vini e sfilata di carri allegorici.
Ecomaratona del Collio Brda, una corsa di 46 km con 1200 m di dislivello tra il Collio italiano e sloveno (Brda).
Il Festival Jazz & Wine of Peace in programma a fine ottobre, è un evento internazionale, ambasciatore delle bellezze, delle atmosfere e delle tradizioni del Collio, che richiama numerosi spettatori da mezza Europa (Armenia, Bulgaria, Austria, Slovenia, Germania, Inghilterra e Italia). Sono giorni intensi di musica, ricchi di concerti in teatro e in luoghi suggestivi, con interessanti eventi collaterali, dagli incontri con i musicisti moderati da critici di jazz, a mostre e convegni che dalla musica sconfinano in altre discipline, alle visite guidate in cantine ed enoteche.
Cormònslibri, Festival del libro e dell'informazione ospita personaggi del mondo della letteratura, del giornalismo della carta stampata e televisivo, dell'arte e molto altro; un modo per informare e dare conoscenza; voci e opinioni diverse di personaggi di livello nazionale e internazionale. Un susseguirsi d'incontri con scrittori e giornalisti, conferenze su temi di attualità, legalità e diversità; con la presenza di scienziati, filosofi, uomini di culto e opinionisti. Migliaia di spettatori non paganti assistevano a proiezioni, spettacoli teatrali e musicali, danza, laboratori nelle scuole e progetti con le scuole di ogni grado, pubblicazioni cartacee, mostre d'arte. Diverse le produzioni e gli eventi collaterali: "libRiamo ne' lieti calici", il Festival del giornalismo "dialoghi", il concorso Giovani Giornalisti "Giulio Regeni", il concorso letterario "Alessandro Pesaola".
Goal a Grappoli, la manifestazione che unisce calcio e comunicazione che si svolgeva dal 2010 ogni anno a Cormòns, negli ultimi giorni di maggio. Ad ogni edizione partecipavano tanti ospiti importanti tra giornalisti, allenatori, calciatori e Bruno Pizzul che è sempre presente, in quanto egli è di casa nella cittadina del Friuli.
Geografia antropica
Frazioni
Dei vari sobborghi, solo Borgnano e Brazzano sono considerate frazioni.
Borgnano (Borgnan in friulano, Bornjan in sloveno): 481 ab.
Brazzano (Breçan in friulano standard, Brezan in friulano locale, Bračan in sloveno): 577 ab.
Altre località del territorio
Giassico (Insic in friulano, Jasih in sloveno): 75 ab.
Monte (Mont in friulano)
Monticello (Montisel in friulano standard, Muntisel in friulano locale): 27 ab.
Novali (Novali in friulano, Novalje in sloveno)
Plessiva (Plessive in friulano, Plešivo in sloveno)
Pradis (Pradis in friulano, Pradež in sloveno)
San Quirino (San Quarin in friulano, Krminska gora in sloveno): 28 ab.
Subida (la Subide in friulano, Subida in sloveno)
Villaorba (Vilevuarbe in friulano): 20 ab.
Zegla (Zegla in friulano, Ceglo in sloveno): 21 ab.
Economia
Cormons è un vivace centro agrituristico del Friuli orientale, noto per la sua produzione di vini conosciuti a livello internazionale e prosciutto crudo.
«Uno scudo troncato. Nel campo superiore, partito di argento e di rosso, una mezzaluna montante dai colori invertiti. Nel campo inferiore dorato, un cuore rosso sospeso su un monte verde che si eleva dalla base, coronato da una torre diruta. Lo scudo è circondato da una cornice arabescata d'oro.»