Coro delle Egadi
Il Coro delle Egadi è stato uno storico gruppo di musica folclorica siciliana. StoriaNato a Trapani nel marzo 1935[1] in seno all'Opera Nazionale Dopolavoro su iniziativa di Giuseppe Parisi con l'obbiettivo di preservare e valorizzare la musica popolare in lingua siciliana. Di questo gruppo parlarono già negli anni '30 e '40 anche alcuni giornali, tra cui l'Assabah e Il Corriere di Tunisi (giornali tunisini), Quest France e Saintes (giornali francesi), oltre ad diversi giornali e riviste italiane.[2]. È stato uno dei primissimi gruppi italiani di musica popolare, il secondo gruppo folklorico più antico di Sicilia. I primi concerti ebbero come spettatori anche Benito Mussolini e Carlo Alberto di Savoia. Nel dopoguerra passò sotto la gestione dell'ENAL. Il gruppo nel dopoguerra venne invitato alla presentazione della Fiat 600 e alla trasmissione RAI L'ora dell'agricoltore. Nei vari anni si è esibito anche al Teatro Adriano di Roma, in molte parti d' Italia, e in numerose tournée all'estero, in particolare in Tunisia, Francia, Marocco, Polonia, Jugoslavia, Paesi Bassi.[3] Nel 1961 fu scelto a rappresentare la Sicilia in occasione delle celebrazioni del Centenario dell'Unità d'Italia. Nel 1984 si esibì anche ai Giochi della XXIII Olimpiade. A quei tempi era composto da 35 elementi. Tra i suoi direttori vi furono il maestro Giuseppe Reina (primo violino al Teatro Massimo Vittorio Emanuele di Palermo), Giacomo Basciano, Settimo Bulgarella, Enzo Basciano ed altri.[4] Nel 1985 fu pubblicato un libro sui 50 anni della fondazione.[4] Nel 2000 sotto la presidenza di Roald Vento, in occasione del 65º anniversario, ne fu pubblicato un altro.[5] L'istituzione Coro delle Egadi, in seguito alle varie frantumazioni associative che hanno coinvolto generazioni di componenti, ha dato origine nel corso degli anni a numerosi gruppi di musica folcloristica nel trapanese, molti dei quali tuttora operanti. Il gruppo, dopo il fallimento che ha investito l'associazione nei primi anni 2000, è tornato nel 2011 ad operare sotto nuova amministrazione.[6] Discografia parziale
Note
Bibliografia
Voci correlateCollegamenti esterni
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