È situato nella fascia di colline pre-aspromontane che coronano la piana di Gioia Tauro, sul cui paesaggio si affaccia. La sua economia è prevalentemente agricola, basata sulla coltura dell'ulivo (varietà Sinopolese e Ottobratica, i cui boschi secolari di alte piante (spesso superano i 20 metri) ricoprono le pendici collinari e caratterizzano il paesaggio del territorio.
Origini del nome
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Storia
Cosoleto, detto anche "Cosolitu"o "Cosalitu", fu dato in feudo nel 1467 da Ferrante I alla famiglia Clever, poi confluita nella famiglia dei baroni Spinelli. Nel 1566 il feudo fu venduto dagli Spinelli alla famiglia dei principi Ruffo, che lo mantennero fino al 1639, anno in cui fu venduto alla famiglia dei Francoperta[4]. Nel 1703, con la morte del principe Giuseppe, si estinse la linea maschile dei feudatari Francoperta[5]. Il feudo passò sotto la famiglia dei Tranfo.
La storia di Sitizano fu invece legata da tempi innemorabili, in qualità di casale, a quella di Santa Cristina, feudo prima della Conti Ruffo di Sinopoli e successivamente, dal 1495, dei Conti Spinelli. Se ne staccò nel periodo 1666 - 1670, anche se gli Spinelli pervennero a venderlo come feudo alla famiglia Taccone solo nel 1648, a seguito del quale la famiglia Taccone assunse il titolo di Marchesi di Sitizano.[6]
L'intero territorio fu molto condizionato dalla dominazione bizantina e, fino alla fine del XVI secolo, era di lingua e cultura greca e professava il rito bizantino.[7]
Nel 1783 un terremoto catastrofico rase al suolo Cosoleto, assieme a molti alti centri della fascia tirrenica[8]. Il terremoto distrusse il vecchio castello e il Monastero, fondato da padre Beneventura, cui era annessa la chiesa di San Nicolò.
I cittadini, sostenuti dai Principi Tranfo, lo ricostruirono in un luogo sicuro e riparato, appunto su una collina. Divenne comune nel 1806.[9]
Nel primo, ma soprattutto a partire dal secondo dopoguerra ha subito un forte flusso migratorio della sua popolazione, con un forte declino del numero di abitanti.
Simboli
Lo stemma e il gonfalone sono stati concessi con decreto del presidente della Repubblica del 20 novembre 2000.
«D'oro, alla effige della Beata Vergine Maria, Madonna delle Grazie, in maestà, assisa su scranno non visibile, il viso, il collo, il seno sinistro, le mani, i piedi di carnagione, capelluta di nero, aureolata di rosso, i capelli ornati di un breve velo di argento, vestita con lunga tunica di rosso, ammantata di azzurro, tenente con la mano sinistra il Divin Figlio, di carnagione, capelluto di nero, aureolato di rosso, il viso in maestà, il corpo volto verso la Madre, essa effigie dell'amore materno per cui la Madonna della Grazie si appresta a nutrire il Divin Figlio. Ornamenti esteriori da Comune.[10]»
Sono numerose le tradizioni di Cosoleto, soprattutto legate a festeggiamenti religiosi. La più importante di esse è la festa di San Rocco, celebrata il 16 agosto nella frazione di Acquaro, con solenne processione della statua del santo per le vie del paese, meta di pellegrinaggi di fedeli provenienti da tutta la piana.
^Parrocchia Santa Domenica - Sitizano, su oppido-palmi.chiesacattolica.it. URL consultato l'8 luglio 2014 (archiviato dall'url originale il 14 luglio 2014).
^Eligendo Archivio - Comunali 27/09/1992, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 24/05/1998, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 13/06/1999, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 25/05/2003, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 13/04/2008, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 26/05/2013, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.
^Eligendo Archivio - Comunali 10/06/2018, su elezionistorico.interno.gov.it, Ministero dell'Interno - Dipartimento per gli Affari Interni e Territoriali. URL consultato il 17 giugno 2023.