Djamila Ribeiro è nata a Santos, nello stato di San Paolo, da Erani Benedita dos Santos Ribeiro, domestica in una famiglia bianca, e Joaquim José Ribeiro dos Santos, lavoratore portuale e co-fondatore del Partido Comunista na Baixada Santista. A scuola era l'unica bambina nera. Scoprì il femminismo e i suoi riferimenti teorici fondamentali lavorando nella biblioteca della Casa da Cultura da Mulher Negra di Santos; al momento in cui si iscrisse all'Università Federale di San Paolo per studiare filosofia, Ribeiro era già un'attivista femminista.[1]
Djamila Ribeiro è diventata famosa in Brasile grazie al suo attivismo su Internet. È considerata uno dei principali riferimenti del femminismo nero[3] e una delle principali giornaliste nere in Brasile.[4]
Ha scritto la prefazione alla traduzione in portoghese brasiliano del libro Donne, razza e classe della filosofa e femminista nera Angela Davis. Nel 2018, Djamila Ribeiro è stata una dei 51 autori, provenienti da 25 paesi, invitati a contribuire ai cosiddetti "Freedom Papers".[6]
Nel corso della sua carriera di saggista, Ribeiro ha ricevuto premi come il premio Trip Transformadores (2017),[7], il Prêmio Dandara dos Palmares (2017)[8] e il premio di miglior editorialista al Troféu Mulher Imprensa (2018).[9] Nel 2019, è stata inclusa dalla BBC nella lista delle 100 donne più influenti al mondo.[10] È anche consulente del Vladimir Herzog Institute e nel 2017 si è recata in Norvegia su invito del governo norvegese per conoscere le politiche di parità di genere del paese.[11]