Figlio di Giuseppe Rodolfi (1827-1885), celebre attore di teatro dell'Ottocento, esordì nelle scene come "generico giovane" presso la compagnia di Francesco Garzes, per poi passare ad altre importanti compagnie teatrali (tra cui quella di Ermete Novelli), in una delle quali conobbe Adele Mosso una "seconda donna" che sposò nel 1895.
Nel 1911 passò dal teatro al cinema e fu ingaggiato dalla Ambrosio Film di Torino, dove divenne regista e attore. Per la casa torinese recitò in 95 film[1], circa un'ottantina diretti e scritti da lui stesso. Molti di questi furono commedie interpretate in coppia con l'attrice Gigetta Morano (nel ruolo di Rodolfi), e alcuni film di genere storico (come Gli ultimi giorni di Pompei), fino al 1917, quando passò alla Jupiter Film, per la quale girò complessivamente 7 pellicole[1], anche di genere drammatico. Nello stesso anno Rodolfi fondò una propria casa cinematografica, la Rodolfi Film.
L'attività di produttore cinematografico di Rodolfi si svolse fino al 1923, anno in cui l'attore emiliano ritornò al teatro.
Si ritirò verso la fine degli anni venti dalle scene, e passò gli ultimi anni della sua vita a Brescia, dove nel 1933 morì suicida[2].