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Alle ultime elezioni regionali, svoltesi nel gennaio 2020, la coalizione di centro-sinistra, con il candidato presidente Stefano Bonaccini (PD), aveva vinto con il 51,42% dei voti validi, davanti alla coalizione di centro-destra che esprimeva come candidata Lucia Borgonzoni (Lega) che aveva ottenuto il 43,63% dei voti.
In seguito alla elezione di Bonaccini ad europarlamentare nelle elezioni europee dello stesso anno, poiché le due cariche sono incompatibili tra loro, il Presidente dell'Emilia-Romagna uscente ha presentato le dimissioni il 12 luglio 2024.[5] Di conseguenza, la Vice-Presidente della regione, Irene Priolo, ha assunto le funzioni di Bonaccini fino all'elezione della nuova Assemblea.[3][5] A partire dal 22 settembre dello stesso anno, Priolo ha rivestito anche il ruolo di commissario straordinario per gli interventi urgenti resi necessari dall'alluvione che aveva colpito la regione in quel mese.[6]
Data delle elezioni
Le elezioni, inizialmente previste per il 2025, sono state indette anticipatamente per il 17–18 novembre 2024 dalla Presidente facente funzioni dell'Emilia Romagna in accordo con il presidente della Corte d'appello di Bologna. A settembre (entro 60 giorni dalla data del voto), Priolo emanerà il decreto di proclamazione delle elezioni, così come previsto dalla legge regionale.[3]
La Presidente facente funzioni Irene Priolo annuncia le elezioni per il 17–18 novembre.[3]
17–18 novembre
Elezioni domenica dalle ore 7 alle ore 23 e lunedì dalle ore 7 alle ore 15.[3]
Legge elettorale
La legge elettorale è stabilita dalla legge regionale statutaria nº 21 del 23 luglio 2014, entrata in vigore in vista delle elezioni regionali dello stesso anno.[7][8] L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna è composta da 50 membri.[8] La legge prevede un unico turno, e la scheda di voto prevede sia il voto diretto per il candidato presidente, sia il voto di lista, cioé la possibilità di esprimere una o due preferenze all'interno della lista prescelta, indicando il cognome dei candidati (o nome e cognome, in caso di omonimia). Nel caso in cui si esprimano due preferenze, queste devono essere di genere diverso (per un uomo e per una donna, o viceversa); in caso contrario, la seconda preferenza viene annullata, e resta valida solo la prima. Il voto esclusivo per una lista collegata a un candidato presidente si intende espresso anche a favore di tale candidato.[8] È possibile, inoltre, votare per una lista e per un candidato presidente non collegati fra loro ("voto disgiunto", art. 10).[7][8]
È eletto Presidente della Regione il candidato che ottiene la maggioranza, anche solo relativa, dei voti validi; viene inoltre riservato un seggio al candidato presidente non eletto classificatosi al secondo posto.[7][8] Alle liste collegate al presidente eletto viene eventualmente assegnato un premio di maggioranza, pari a quattro seggi nel caso in cui la coalizione abbia ottenuto più di 24 seggi attraverso la quota proporzionale − con gli altri cinque ripartiti fra le liste avversarie − o a nove seggi nel caso in cui ne avesse ottenuti 24 o meno; vale inoltre la "clausola di garanzia", che assegna una quota di seggi aggiuntiva alla coalizione che, non avendo ottenuto almeno il 40% dei voti validi, non avesse raggiunto i 27 seggi (art. 13, comma 2).[7][8] La legge prevede anche una soglia di sbarramento sia per le liste uniche (del 3%), sia per le liste a sostegno di un candidato presidente che abbia ottenuto almeno il 5% dei voti.[7][8]
Circoscrizioni elettorali
Il territorio della Regione Emilia-Romagna è ripartito in circoscrizioni elettorali corrispondenti alle rispettive province.[9] L'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna è composta da 50 membri, compreso il seggio del Presidente regionale.[7][8] Ai sensi dell'articolo 3 della legge elettorale, quattro quinti dei consiglieri regionali, pari a 40 su 50 seggi, sono eletti con sistema proporzionale, sulla base di liste provinciali; un altro seggio è riservato al candidato presidente vincitore, mentre i restanti nove seggi vengono assegnati con un sistema maggioritario, venendo ripartiti fra i gruppi di liste a supporto del Presidente eletto e alle liste non associate, in proporzioni diverse a seconda del risultato ottenuto dalla coalizione vincitrice.[7][8] La ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni è effettuata dividendo il numero degli abitanti della regione per il numero dei seggi da ripartire all'interno delle circoscrizioni provinciali, assegnando i seggi in proporzione alla popolazione di ogni circoscrizione, sulla base dei quozienti interi e dei più alti resti.[8][9] La popolazione è determinata in base ai risultati dell'ultimo censimento generale, sostituito, a partire dal 2018, con il censimento permanente della popolazione.[9]
Con decreto del Presidente della giunta regionale del 26 settembre 2024, n.134, è stata determinata l'assegnazione di 40 dei 50 seggi per le singole circoscrizioni. I restanti seggi sono stati assegnati a seguito delle elezioni.[9]
Ripartizione dei seggi tra le circoscrizioni elettorali
*Sono contraddistinti da un asterisco i resti più alti che hanno comportato l'assegnazione di un ulteriore seggio alla circoscrizione.
Modalità di voto
Gli elettori residenti nel territorio regionale, ma affetti da gravi infermità tali da impedire loro di recarsi al seggio, possono votare a domicilio, facendo richiesta al sindaco del proprio comune di residenza, inviando il proprio indirizzo di residenza, un recapito telefonico, una copia della propria tessera elettorale e un certificato medico della propria ASL di riferimento.[10] Gli elettori con difficoltà motorie (non vedenti, amputati delle mani, o affetti da paralisi o da altro impedimento di analoga gravità) hanno diritto all'assistenza di un accompagnatore di fiducia per esprimere il proprio voto.[11] Gli elettori non deambulanti possono votare presso qualsiasi sezione elettorale del proprio Comune che non presenti barriere architettoniche.[12]
I degenti e il personale di assistenza di ospedali e case di cura possono votare nel luogo di ricovero, se iscritti nelle liste elettorali di uno dei comuni della Regione ove è ubicata la struttura in cui si trovano, presentando una richiesta ufficiale al sindaco del proprio comune di residenza.[13] Sono state previste agevolazioni economiche sulle reti di trasporto ferroviario (Trenitalia, Italo e Trenord) e marittimo (CIN, Grimaldi, SNS, NLG), nonché sulla rete autostradale (AISCAT), per gli elettori residenti in un'altra regione o all'estero, previa presentazione del proprio documento di riconoscimento e della propria tessera elettorale.[14]
Il 22 ottobre 2024, Luca Teodori, fondatore del Movimento anti-vaccinista 3V ed ex esponente della Lega Nord a Ferrara, ha annunciato la propria candidatura al ruolo di presidente regionale per la lista unica "Lealtà, Coerenza, Verità", previa raccolta del numero minimo di firme necessarie a presentare le liste.[28] La lista è sostenuta anche dai partiti anti sistema Ancora Italia e Insieme Liberi.[29]
Campagna elettorale
Programmi elettorali
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Dibattiti
Data
Luogo
Organizzatori
Link
Partecipanti
Fonti
P Presente
A Assente invitato
NI Non invitato
I Invitato
^abNumero totale di contatti: 1632. Campione ponderato per voto pregresso e costituito da elettori maggiorenni residenti in Emilia-Romagna e disaggregati per provincia di residenza, genere, istruzione, età, condizione lavorativa ed ampiezza del comune di residenza. Affluenza stimata: 52-58%. Indecisi: 22% del campione. Metodologia: CAWI.
^abcdefLista non presentata al momento della rilevazione.
^Campione costituito da elettori maggiorenni residenti in Emilia-Romagna e disaggregati per genere, età, titolo di studio e provincia di residenza. Indecisi e astenuti: 48,8% del campione. Metodologia: CATi, CAMi, CAWI.
^Campione costituito da elettori residenti in Emilia-Romagna e disaggregati per genere, età e area di residenza. Indecisi: 31% del campione. Metodologia: CATi, CAMi, CAWI.