Ermagora e Fortunato
Ermagora, o Ermacora (... – Aquileia, 70), e Fortunato (... – Aquileia, 70) (in friulano Macôr e Fortunât, in sloveno Mohor in Fortunat) furono i due protomartiri di Aquileia. Entrambi sono considerati santi da tutte le Chiese cristiane che ammettono il culto dei santi, particolarmente nelle zone dell'antico patriarcato di Aquileia. Biografia e martirioErmagora sarebbe stato scelto nel 50 come primo vescovo della comunità di Aquileia da san Marco, venendo quindi consacrato a Roma da san Pietro. Secondo una tradizione dell'VIII-IX secolo, si sarebbe trattato di un gentile convertito da Marco. CultoSono festeggiati assieme il 12 luglio. Il loro culto è antichissimo (sono citati nel Martirologio geronimiano, testo del V secolo), soprattutto ad Aquileia, ed è stato consolidato dal patriarca Poppone che nel 1031 dedica ai due santi la Basilica Patriarcale di Aquileia (dichiarata Patrimonio Mondiale dell'Umanità) dopo la dedicazione mariana. I corpi e le reliquie dei due santi, prima conservati nella basilica di Aquileia, vennero trasferiti nel VI secolo a Grado nella basilica di Sant'Eufemia, venendo restituiti alla comunità aquileiese solo alla fine del XV secolo. Alcune di queste reliquie vennero poi traslate a Gorizia nel 1751 con la soppressione del patriarcato di Aquileia e altre ad Udine. La Mohorjeva družba, o Società di Ermagora, la più antica casa editrice slovena (con tripla sede a Klagenfurt, Celje e Gorizia), fondata nel 1851 dal vescovo Anton Martin Slomšek e dal filologo Anton Janežič, è stata così chiamata in riferimento a San Ermagora. ConfraternitaNell'anno 1887, presso la Parrocchia di San Giorgio martire di Chions, fu fondata la Confraternita dei Santi Ermacora e Fortunato"[1][2]. Questa Confraternita fu inquadrata come "ente e associazione della Chiesa Cattolica" e gestiva anche una scuola privata, la "Scuola dei Santi Ermacora e Fortunato"[3]. La Confraternita aveva come simbolo, la croce trifogliata, rappresentazione tradizionale della trinità Padre, Figlio e Spirito Santo, di colore oro, pomellata da cinque semisfere verdi a ricordo delle cinque Piaghe di Cristo; dai cantoni della croce uscivano 4 chiodi convergenti verso il centro smaltati di rosso, a ricordo dei chiodi della crocifissione e godeva della protezione ecclesiastica perpetua di Santa Romana Chiesa e della Diocesi di Concordia-Pordenone.[4] La Confraternita fu posta in quiescenza nel 1967[1]. PatronatiSono i santi protettori del Friuli-Venezia Giulia (con atto ufficiale del 2001), dell'arcidiocesi di Gorizia, dell'arcidiocesi di Udine, nonché protettori delle seguenti località:
All'estero sono santi protettori di:
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