Filippo di Lorena era il secondogenito del Conte e della Contessa di Harcourt. Suo padre, Enrico di Lorena, fu creato Conte di Harcourt nel 1605 all'età di 4 anni. Enrico fu anche Gran Scudiero di Francia, una carica di prestigio delle scuderie reali, addetto al trasporto del re e del suo entourage cerimoniale. Era noto come Monsieur le Grand.[2] Sua madre era un membro dell'antico Casato di Cambout, che faceva risalire le sue origini ai Sovrani Duchi di Bretagna (XI secolo–1547).
Lorena ed Enrichetta avrebbero poi vissuto insieme sotto strette circostanze; Monsieur sposò Enrichetta Anna al Palais-Royal nel 1661. Monsieur ostentava apertamente i suoi affairs a corte e soprattutto il suo amante a lungo termine che era il Lorena. Nel 1670, Enrichetta Anna morì improvvisamente a Saint-Cloud e si sospettò che il Lorena ne fosse stato l'assassino, sebbene l'autopsia effettuata avesse riportato che Enrichetta Anna era morta di peritonite, causata da un'ulcera perforante.[3]
(FR)
«Philippe de Lorraine était de trois ans le cadet de Philippe d'Orléans. Séduisant, brutal et dénué de scrupules, il fut le grand amour de la vie de Monsieur. Il fut aussi le pire ennemi des deux épouses de celui-ci... Rapace comme un vautour, ce cadet de la branche française de la maison de Lorraine avait mis dès la fin des années 1650 le grappin sur Monsieur comme on harponne une baleine. Le jeune prince l'aimait avec une fougue qui inquiétait Madame Henriette et Cosnac, mais qui fit comprendre au Roi que, grâce à la figure charmante et la tête bien organisée du joli chevalier, il aurait barre sur son frère.»
(IT)
«Filippo di Lorena era di tre anni più giovane di Filippo d'Orléans. Insinuante, brutale e privo di scrupoli, fu il grande amore della vita di Monsieur. Fu anche il peggior nemico delle mogli di quest'ultimo. Tanto avido quanto un avvoltoio, questo cadetto del ramo francese del Casato di Lorena ebbe, dalla fine del decennio del 1650, agganciato Monsieur come una balena arpionata. Il giovane principe lo amava con una passione che preoccupava Madame Enrichetta ed il vescovo di corte, Cosnac, ma che fece capire al Re, grazie al volto attraente ed alla mente acuta, che il bel cavaliere avrebbe avuto ascendente sul fratello.»
(Van der Cruysse, Madame Palatine, princesse europénne[4])
Monsieur disse persino ad Enrichetta Anna che non poteva amarla senza il permesso di Lorena.[senza fonte] Non sorprende, che il primo matrimonio di Monsieur non sia stato un matrimonio felice. Nel gennaio 1670, la moglie convinse il re ad imprigionare il cavaliere, prima vicino a Lione, poi nell'isola-fortezza nel Mediterraneo del Castello d'If ed infine fu esiliato a Roma. Ma da febbraio le proteste e le suppliche di Monsieur persuasero il Re a riportarlo nell'entourage di suo fratello.
Nel 1682 il Lorena fu esiliato nuovamente con l'accusa di aver sedotto il giovane Conte di Vermandois, figlio di Luigi XIV e Louise de La Vallière, con il suo entourage (incluso il Principe di Conti) e cominciato a praticare le vice italien (l'appellativo contemporaneo per l'omosessualità). Essendogli stato permesso di tornare a corte, fu poi accusato per aver contribuito a istigare il matrimonio tra Philippe d'Orléans, duc de Chartres e Mademoiselle de Blois nel 1692. Chartres era il figlio di Monsieur e della sua seconda moglie Elisabetta Carlotta del Palatinato, che per nessuna ragione andava d'accordo con il Lorena e semplicemente "tollerava la sua esistenza". Monsieur ed Elisabetta Carlotta si erano sposati nel 1671.
Secondo Enrichetta Anna, Elisabetta Carlotta e Saint-Simon, Monsieur era frequentemente manipolato dal Lorena. Saint-Simon disse anche che sposò sua cugina Beatrice Geronima di Lorena (1662–1738), Badessa di Remiremont. Monsieur morì nel 1701; verso la fine della propria vita, aveva perso la sua collezione di mobili al Palais-Royal (molti dei quali provenivano dal Palatinato) e i soldi dall'abbazia, ma si riconciliò con Elisabetta Carlotta. Morì nel 1702 a Parigi di un colpo di apoplessia.
^Monsieur le Grand era superiore al Primo Scudiero di Francia, che era noto come Monsieur le Premier e responsabile del petite écurie. Dal 1643 fino al 1790 il posto di Gran Scudiero fu tenuto dai discendenti in linea maschile del maggiore dei figli maschi di Enrico di Lorena.
^ James Robinson, The History of Gastric Surgery, chapter 20, in The History of Gastroenterology, p. 239.