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La flebotrombosi, o trombosi venosa, è la presenza di trombosi all'interno delle vene.
Può causare embolia polmonare o, più raramente, embolia paradossa; inoltre è causa di sindrome post-trombotica con insufficienza venosa cronica.
Si differenzia dalla tromboflebite in quanto il trombo non è conseguenza di un'infiammazione, la quale infatti esiste in misura molto minore ed è successiva alla formazione del trombo.
Eziologia
Fattori predisponenti
Rischio chirurgico o traumatismi
Rischio operatorio
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Rischio trombotico
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Rischio embolico
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Rischio di morte
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basso (<40 anni; interventi <30 minuti; scopie)
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2%
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0,2%
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0,02%
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medio
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10-40%
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1-4%
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0,4-1%
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alto (politrauma; operazioni al bacino, anche, ginocchio)
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40-80%
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4-10%
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1-5%
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Cause ereditarie
- Fattore V di Leiden, mutazione genetica più frequente: fino al 30% dei soggetti portatori di tale mutazione soffre di trombosi.
- Tasso di protrombina aumentato: 6% di casi di trombosi, con un rischio di embolia aumentato di 3 volte.
- Deficit in antitrombina AT III: rischio del 2% di trombosi, ma con un rischio di embolia aumentato di 100 volte.
- Iperomocisteinemia E72.1: rischio superiore al 20% con trombi sia venosi che arteriosi. Negli eterozigoti il rischio di embolia è aumentato di 2,5 volte.
- Deficit di proteina C e/o di proteina S: 5% dei pazienti con trombosi. Rischio di embolia aumentato di 7 volte.
- Altre rare cause genetiche.
Contraccezione orale
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Fattore V di Leiden
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Fattore di moltiplicazione del rischio trombotico
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no
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no
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1
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eterozigosi
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7
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omozigosi
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80
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si
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no
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4
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eterozigosi
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30
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omozigosi
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>200
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Profilassi
La somministrazione di eparina permette di ridurre il rischio di trombosi del 75%.
Voci correlate
Collegamenti esterni