Francesco Febo di Navarra
Francesco Febo di Foix o Francesco Febo di Foix-Navarra (Francisco Febo in spagnolo, in asturiano, in galiziano, in aragonese e in portoghese, Frantzisko Febus in basco, Francesc Febus in catalano, Francis Phoebus in inglese e François Phébus in francese, Franziskus Phoebus in tedesco e Franziscus Phoebus in fiammingo; 1º dicembre 1466 – Pamplona, 30 gennaio 1483), principe di Viana de jure dal 1470 al 1479, conte di Foix e di Bigorre, visconte del Béarn, Nébouzan, Villemeur, Lautrec e Pari di Francia dal 1472 al 1483 e re di Navarra dal 1479 al 1483. Origini familiariFrancesco Febo, secondo Pierre de Guibours, detto Père Anselme de Sainte-Marie o più brevemente Père Anselme, era figlio del visconte di Castelbon, principe di Viana de jure e futuro luogotenente del regno di Navarra, Gastone di Foix-Navarra e di Maddalena di Francia[1], che, sia secondo Père Anselme, sia secondo la Chroniques romanes des comtes de Foix, era sorella del futuro re di Francia, Luigi XI e figlia del re di Francia, Carlo VII[1][2] e di Maria d'Angiò, che era la figlia di Luigi, duca d'Angiò, conte di Provenza e re di Napoli e di Iolanda di Aragona, figlia del re Re di Aragona, di Valencia, di Sardegna e di Maiorca, re titolare di Corsica, Conte di Barcellona e delle contee catalane, Giovanni I e della seconda moglie, Iolanda di Bar[3][4][5][6] (1365-1431). BiografiaNel 1469 suo padre, Gastone, fu nominato luogotenente del regno di Navarra al posto di sua nonna, Eleonora di Navarra. Il 23 novembre del 1470, suo padre, Gastone morì, per le ferite, mal curate, riportate in seguito ad un torneo, effettuato nelle vicinanze di Bordeaux, a Libourne, dove era al seguito del cognato, il duca di Guienna, Carlo di Francia[1]. Sua nonna Eleonora, nel 1471, riottenne da suo padre, il re d'Aragona, Giovanni II, la luogotenenza perpetua sulla Navarra, in cambio della rinuncia ad ogni rivendicazione sulla corona d'Aragona, per cui Francesco Febo divenne erede (principe di Viana) del regno di Navarra, che poi ereditò, alla morte di sua nonna, Eleonora di Navarra, nel 1479. Lo zio, Giovanni[16] avrebbe voluto succedere alla madre, ma il testamento di Eleonora era chiaro e la successione avvenne senza problemi. Maddalena di Francia tenne la reggenza con fermezza, resistendo alle pressioni delle corti di Francia e di Castiglia che tentarono di fare sposare Francesco Febo ad una delle principesse delle rispettive case reali. Le pressioni esercitate dal re d'Aragona e re consorte di Castiglia, Ferdinando II, furono molte, anche perché una parte dei nobili navarresi lo appoggiava e si arrivò quasi ad una guerra civile[17], che fu sventata dall'intervento dello zio, Pietro[18], vescovo di Vannes e poi arcivescovo di Arles, il quale riuscì a mediare e mettere pace tra i due schieramenti[17]. Francesco Febo fu finalmente incoronato il 3 novembre 1481 a Pamplona[19] ma morì due anni dopo, molto probabilmente per avvelenamento, mentre suonava un flauto[17][19], senza aver governato e prima di potersi sposare. Egli, lasciò tutti i suoi possedimenti alla sorella minorenne, Caterina, avendo fatto testamento a suo favore[17][19], per cui la madre Maddalena continuò ad avere la reggenza. Francesco Febo fu inumato a Lescar, nella contea di Foix[17][19]. DiscendenzaDi Francesco Febo non si conosce alcuna discendenza[20][21]. Ascendenza
Note
BibliografiaFonti primarie
Letteratura storiografica
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