In un'intervista rilasciata a Billboard nel settembre 2019 per anticipare il quarto album in stuido High Road, Kesha ha dichiarato di aver registrato un secondo «splendido album folk che sta solo aspettando il suo momento per brillare».[4] Tuttavia la sua pubblicazione sarebbe dipesa dalla sua battaglia legale in corso con il suo manager e produttore discograficoDr. Luke e l'etichetta Kemosabe iniziata nel 2014.[5]
Il 25 aprile 2023 Kesha ha confermato la data di pubblicazione dell'album insieme alla sua copertina ufficiale.[9] Tre giorni più tardi, il doppio singolo Fine Line/Eat the Acid è stato pubblicato come primo estratto dal progetto.[10][11] In seguito la cantante ha rivelato le date dell'Only Love Tour, tournée tenutasi tra ottobre e novembre 2023 negli Stati Uniti d'America e in Canada.[12]
Gag Order ha ottenuto recensioni prevalentemente positive da parte della critica specializzata. Su Metacritic, sito che assegna un punteggio normalizzato su 100 in base a critiche selezionate, l'album ha ottenuto un punteggio medio di 75 basato su undici recensioni.[20]
Tara Joshi del The Guardian afferma che l'album «si muove tra sonorità liriche e new age e ondate crescenti di euforia» raccontando nei testi «riflessioni ironiche sulla fama, sul disgusto di sé, sulla rabbia e sullo sfruttamento dell'industria musicale», apprezzando la capacità di Kesha di affrontare «la cruda realtà dei traumi e delle loro conseguenze».[18] Helen Brown The Independent rimane piacevolente colpito da come «il trauma di Kesha si contorca in questo affascinante nido serpeggianti canzoni elettroniche», scrivendo che la produzione di Rubin sia in grado di dare «un'elevata atmosfera gospel-blues ai ritmi stomp-squelch» in grado di risaltare la voce della cantante.[2]
Alex Rigotti di Clash ha definito l'album un progetto «pop incredibilmente sofisticato», che sebbene presenti «una tavolozza strumentale relativamente ristretta» è in grado di coniugare «abilmente il suo passato musicale in un suono vario ma coerente». Rigotti trova inoltre che la produzione «minimalista» di Rubin «soffoca molti dei brani», ma «quando l'album decide di liberarsi, i risultati sono sorprendenti».[14]
Tracce
Something to Believe In – 3:29 (testo: Kesha Sebert, Pebe Sebert – musica: Kesha Sebert, Stuart Crichton)
Eat the Acid – 4:03 (testo: Kesha Sebert, Pebe Sebert – musica: Kesha Sebert, Stuart Crichton)
Living in My Head – 3:06 (testo: Kesha Sebert, Gabriella Grombacher – musica: Kesha Sebert, Ross Birchard, Frederick Rubin, Everett Romano)
Fine Line – 3:26 (testo: Kesha Sebert, Pebe Sebert – musica: Kesha Sebert, Ajay Bhattacharyya)
Only Love Can Save Us Now – 2:34 (testo: Kesha Sebert – musica: Kesha Sebert, Ajay Bhattacharyya, Jussi Karvinen)
All I Need Is You – 3:01 (testo: Kesha Sebert, Caroline Pennell – musica: Kesha Sebert, Ajay Bhattacharyya, Jussi Karvinen, Rex Kudo, Everett Romano)
Il progetto discografico ha esordito alla posizione 187 della Billboard 200, divenendo l'ingresso più basso nella classifica nella discografia dell'artista con poco più di 8 mila copie.[21] Il fatto è stato associato ad uno scarso interesse per l'etichetta discografica nel promuovere l'album, in quanto ultimo progetto dell'artista con la casa discografica e per le cause legali della cantante contro il fondatore della stessa.[22]