Got to Get You into My Life
Got to Get You into My Life è un brano musicale dei Beatles scritto da Paul McCartney (ma accreditato come da consuetudine al duo Lennon-McCartney) e contenuto nel settimo album della band, Revolver. Il branoComposizione e registrazioneNonostante sia ufficialmente accreditata alla coppia compositiva Lennon/McCartney, è Paul McCartney il principale autore della canzone,[1][2] che si occupò anche di cantarla.[3] Il brano venne registrato agli Abbey Road Studios tra il 7 aprile e il 17 giugno 1966 evolvendo considerevolmente dal primo take alla versione finale pubblicata sull'album.[4] il brano sembra essere stato appositamente arrangiato in uno stile soul, con un forte apporto da parte degli strumenti a fiato tipico dei dischi della Stax e della Motown, storiche case discografiche statunitensi specializzate in musica soul. Il 18 maggio fu convocata nello studio di Abbey Road una sezione di cinque fiati – tre trombe e due sax tenori – a cui fu sostanzialmente chiesto di improvvisare, dato che non c'era una partitura scritta ma solo le indicazioni di Paul che al piano coordinava sax e trombe indicando agli strumentisti una linea musicale da seguire. L'incisione dei fiati avvenne con i microfoni direttamente dentro la campana degli strumenti e fu una tecnica innovativa rispetto alla posizione dei microfoni tradizionalmente posti a circa un metro di distanza dai fiati[5]. Trombe e sassofoni, che dettero al tutto una impronta jazz, dopo un altro mese furono rimpinguati con artifici tecnici nell'ultima seduta in cui il brano venne rifinito e ultimato, il 2 giugno 1966. Nella sua autobiografia del 1997 scritta a quattro mani con Barry Miles, Paul McCartney: Many Years from Now, McCartney dichiara che il tema della canzone riguarda il suo consumo di marijuana all'epoca.[1] Disse infatti: «Got to Get You into My Life era una di quelle che scrissi quando fui iniziato alla marijuana... Quindi è proprio una canzone su quello, non è su nessuno in particolare».[1] Molte frasi del testo suggeriscono proprio questa interpretazione: «I was alone, I took a ride, I didn't know what I would find there / Another road where maybe I could see some other kind of mind there» ("Ero solo, ho fatto un viaggio, non sapevo cosa avrei trovato là / Un'altra strada dove forse potrei incontrare qualche altro modo di pensare"), «What can I do? What can I be? When I'm with you, I want to stay there / If I am true, I will never leave and if I do, I'll know the way there» ("Che cosa posso fare? Che cosa posso essere? Quando sono con te, voglio restare qui / Se sarò fedele non me ne andrò mai / E se lo faccio, so come tornare lì"). PubblicazioneLa versione dei Beatles venne pubblicata come singolo promozionale negli Stati Uniti nel 1976, dieci anni dopo la prima pubblicazione del brano su Revolver e sei anni dopo lo scioglimento dei Beatles. La canzone venne fatta uscire su singolo (Lato B: Helter Skelter) per promuovere l'album raccolta Rock 'n' Roll Music. Il singolo raggiunse la posizione numero sette nella classifica Billboard Hot 100, ultimo piazzamento nella top 10 per i Beatles fino alla pubblicazione di Free as a Bird nel 1995. FormazioneThe Beatles
Altri musicisti
Cover degli Earth, Wind & Fire
Gli Earth, Wind & Fire reinterpretarono la canzone nel 1978 per l'album colonna sonora del film Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band. Successivamente pubblicarono la loro versione su singolo e inclusero la cover nel loro album The Best of Earth, Wind & Fire, Vol. 1. Il singolo raggiunse la prima posizione in classifica nella categoria Black Music e la numero 9 nella classifica generale Pop.[8] La canzone vinse un Grammy Award per il miglior accompagnamento strumentale e ricevette un'altra nomination nella categoria Best Pop Performance by a Duo or Group with Vocals.[9] Altre cover
Fonti
Note
|