Henry Toft
Herbert Toft, noto anche come Henry Toft, Bert Toft o H.B. Toft (Salford, 2 ottobre 1909 – Chichester, 7 luglio 1987), fu un giornalista britannico, in passato rugbista internazionale per l'Inghilterra negli anni trenta del XX secolo; dirigente scolastico di professione, fu anche corrispondente di rugby per l'Observer fino al 1966. BiografiaFormatosi scolasticamente a Manchester, dove compì gli studi superiori e universitari[1], si laureò in materie umanistiche assumendo una cattedra presso la scuola nella quale si era diplomato[1]. Rugbista nel ruolo di tallonatore, militava nel Waterloo, club di Blundelsands, all'epoca Lancashire e oggi Merseyside, e nel 1936 fu chiamato in nazionale inglese in occasione della Calcutta Cup di quell'anno a Twickenham. All'epoca, noto ancora come Henry Toft, risultò essere l'unico giocatore senza un secondo prenome da scrivere sul programma ufficiale della gara, e all'ennesima richiesta al riguardo, rispose che il suo nome era «Henry "bloody" Toft!» («Henry "dannato" Toft!»)[2]; per tale ragione, nell'ambiente rugbistico divenne noto con l'acronimo di H.B. Toft[2]. Toft disputò 10 incontri in nazionale, l'ultimo dei quali, a Edimburgo nel 1939, da capitano[3]. Furono in totale 4 gli Home Nations Championship disputati, con due vittorie finali, una indivisa nel 1937 e una insieme a Irlanda e Galles nel 1939. Terminò la carriera di club per arruolarsi nella Royal Air Force allo scoppio della seconda guerra mondiale; anche da militare comunque scese in campo, come capitano, per la squadra di rugby della RAF[4]. Nel suo palmarès figurano anche diversi inviti nei Barbarians negli anni trenta[5]. Tornato alla vita civile, riprese l'insegnamento nella Manchester Grammar School, della quale divenne in seguito preside[1], e assunse l'incarico di consulente tecnico per la Rugby Football Union fino al 1952[6] dopodiché, per 14 anni, fu cronista di rugby per le colonne dell'Observer, il quotidiano domenicale del Guardian[6], per cui commentò i Cinque Nazioni, i tour delle nazionali britanniche e quelli dei British Lions: quello di questi ultimi del 1966 in Nuova Zelanda fu il suo reportage di congedo dalla testata[7]. Morì nel luglio 1987 a Chichester a 77 anni[6]. Note
Collegamenti esterni
|