Hercule PoirotHercule Poirot (pronuncia francese [ɛʀˈkyl pwaˈʀo], Ercole Poirot nelle prime traduzioni italiane) è un personaggio immaginario, di professione investigatore, ideato dalla scrittrice Agatha Christie e protagonista di una lunga serie di racconti e romanzi gialli.[1] Il personaggio esordì come protagonista del romanzo Poirot a Styles Court nel 1920, opera prima della scrittrice e con la quale ottenne subito successo e grande popolarità, tanto che molti dei romanzi e dei racconti incentrati sul personaggio hanno avuto numerose trasposizioni cinematografiche e televisive, come Assassinio sull'Orient Express o l'omonima serie televisiva, Poirot. Biografia del personaggioI primi anniIl personaggio si trasferì in Inghilterra come profugo di guerra nel 1914 dal natio Belgio, dove era ispettore di polizia. Poco o nulla si sa della sua famiglia d'origine, ma in Due mesi dopo si viene a sapere che sua nonna paterna si chiamava Marie. Entrò poi in polizia ricordando più tardi - in Il leone nemeo (1939) - di un caso risolto in Belgio nel quale "un ricco produttore di sapone […] avvelenò la moglie per sposare la sua segretaria". È l'ispettore Japp che fornisce alcuni indizi sulla carriera di Poirot nella polizia belga presentandolo a un collega: «Mi ha mai sentito parlare di Poirot? Fu nel 1904 che lavorammo per la prima volta insieme per il caso Abercrombie mentre mi trovavo a Bruxelles. Ah, quelli erano bei tempi Moosier. E poi ti ricordi il "barone" Altara? Là era presente il signor Poirot.» In Doppia colpa Poirot menziona il fatto che egli era capo della polizia di Bruxelles sino alla Grande Guerra. Poirot si ritirò dalla polizia belga all'epoca del suo incontro con Hastings nel 1916 quando, con Poirot a Styles Court, diede inizio alla sua carriera come investigatore privato in Inghilterra. Durante la prima guerra mondiale lasciò il Belgio per l'Inghilterra come rifugiato. Il 16 luglio 1916 riprenderà contatti con quello che rimarrà il suo più fidato amico, il capitano Arthur Hastings, con il quale risolverà il suo primo caso inglese - Il misterioso affare di Styles.[2] Il caso gli fornisce popolarità in Inghilterra e risolverà anche alcuni casi per conto del governo britannico, tra i quali anche un tentativo di rapire il Primo Ministro[3]. Prese casa al 56B Whitehaven Mansions, Charterhouse Square, Smithfield, London W1.[4] L'appartamento venne scelto da Poirot, come lui stesso ammette, per la sua simmetria. Tra le due guerre«È questo maledetto mare che mi crea dei problemi! Il mal de mer – che orribile sofferenza!» Fra la prima e la seconda guerra mondiale, Poirot viaggia in Europa e nel Medio Oriente per investigare su crimini e omicidi. Nel Medio Oriente risolve i casi narrati in Poirot sul Nilo, Non c'è più scampo e La domatrice. Per attraversare l'Europa nel viaggio di ritorno si serve del treno ove ha luogo l'Assassinio sull'Orient Express che sarà il suo ultimo viaggio all'estero; anche se nel libro Poirot sul Nilo, Poirot, conversando con una signora, le confessa di avere qualche caso "piccante" da raccontare: un assassinio sull'Orient Express. Entra quindi in gioco una contraddizione visto che l'assassinio sul treno dovrebbe essere avvenuto al ritorno di Hercule Poirot dal Nilo e non prima. Tra i molti casi a volte la pietà di Poirot permette ad alcuni criminali di farla franca, come per la contessa Vera Rossakoff, macchiatasi di diversi furti, di cui Poirot si era innamorato; ma mai l'investigatore belga protegge gli omicidi, ad eccezione di quello del caso narrato in Assassinio sull'Orient Express, ove la particolare natura degli omicidi pone Poirot per la prima e unica volta in condizioni di dover insabbiare la causa. Gran parte dei casi risolti da Poirot coprono un arco temporale precedente al suo ritiro dalle scene con L'assassinio di Roger Ackroyd e lo stesso Poirot commenta che si è ritirato in campagna per coltivare zucche, lasciando intendere che il suo ritiro fosse già avvenuto all'epoca. Poirot risulta essersi già ritirato all'epoca di Tragedia in tre atti, ma ripetutamente viene coinvolto nella risoluzione di nuovi casi. Christie non ha mai stabilito una cronologia dettagliata dei casi. Dopo il suo pensionamento la fama inizia a declinare al punto che il suo nome inizia a non essere più riconosciuto dai personaggi nei racconti, in particolare tra i più giovani: «- Dovrei, però, Madame, le dirò qualcosa in più su di me. Io sono Hercule Poirot. - Questa rivelazione lasciò Mrs Summerhayes senza reazione. - "Che nome grazioso," disse quella gentilmente. "Greco, non è vero?"» Dopo la seconda guerra mondiale«Egli, lo conosco, non era in grado di rimanere lontano troppo a lungo dal quartier generale» Negli ultimi anni della sua vita è comunque impegnato in alcuni casi come Alla deriva, Dopo le esequie e Poirot si annoia - tutti risolti dopo la seconda guerra mondiale. Lo stesso personaggio inizia sempre più a divenire un personaggio di minore rilievo e addirittura in Macabro quiz entra in scena a metà del racconto. Poirot, sul finire della sua carriera, trascorre la maggior parte del suo tempo libero a riflettere su famosi casi irrisolti dalla polizia e a leggere racconti polizieschi. Coglie anche l'occasione per scrivere un libro nel quale cita altri scrittori come Edgar Allan Poe e Wilkie Collins.[5] In assenza di enigmi del suo livello, egli risolve problemi domestici come la presenza di tre pezzi di buccia d'arancia nel suo ombrello.[6] La morteMuore a seguito di complicazioni cardiovascolari alla fine del racconto Sipario che ha appunto per sottotitolo L'ultimo caso di Poirot. Questa morte improvvisa è dovuta al fatto che Poirot commette un omicidio, ovvero uccide un serial killer. L'azione crea a Poirot, ormai anziano e malato, un senso di colpa che lo conduce alla morte, anche se questo non è il suo primo e unico "omicidio": alla fine del libro Sipario, nelle memorie che Poirot lascia a Hastings si scopre che quando era poliziotto in Belgio uccise accidentalmente un ladro colto in flagranza di reato. Sempre in Sipario si rivela che Poirot soffre di artrite. Le sue ultime parole sono "Cher ami!" ("Caro amico!"), rivolte al capitano Hastings. Poirot viene sepolto a Styles Court, dove tutto aveva avuto inizio, e il funerale viene organizzato dal fedele amico Hastings. Poirot è l'unico personaggio immaginario al quale sia stata data notizia della morte con addirittura un articolo di necrologio sulla prima pagina del New York Times. Descrizione del personaggioÈ un uomo basso, grassoccio e anziano, dotato di straordinaria calma, riflessione e precisione. La sua testa è di forma ovale e tende a tenerla inclinata verso destra. Ha le labbra incorniciate da baffetti sottili e ha ancora molti capelli. Il suo abbigliamento è sempre rigorosamente preciso e perfetto. Abita a Londra e ritiene che l'uso della violenza sminuisca la grandezza umana; come investigatore ha un fiuto straordinario e riesce a risolvere i casi più intricati e difficili. Ha un sistema di indagine che rispecchia la sua personalità: ordinato e metodico. Parla molto spesso scherzosamente delle sue "celluline grigie" ed è molto sicuro di sé. Ama il cibo, ma solo se di qualità e ben preparato. Ama soprattutto la cioccolata calda. Storia editorialeElenco dei romanzi e dei racconti scritti da ChristieI gialli di Christie con Poirot come protagonista ammontano a trentatré romanzi e a cinque antologie di racconti, più un romanzo postumo.
Inoltre Poirot compare anche in alcune raccolte di racconti condivise con altri personaggi. Di seguito i racconti che riguardano Poirot in:
Apocrifi
Altri mediaCinemaPer ogni film viene indicato l'anno di produzione, il titolo, l'opera da cui è tratto e l'attore che veste i panni dell'investigatore.
Televisione
Note
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