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Commento: Gli elenchi opere sono spesso fuori standard. La filmografia, in particolare, non rispetta le linee guida. Numerosissimi overlink, soprattutto di anni, da rimuovere.
Dopo The Resurrection of Broncho Billy, Carpenter si mette al lavoro - insieme all'amico Dan O'Bannon (regista di Il ritorno dei morti viventi e sceneggiatore di Alien) - su un'opera che, attraverso una chiave di lettura parodistica, unisca le tematiche di 2001: Odissea nello spazio e Il dottor Stranamore. Il risultato è Dark Star, una commediafantascientifica in cui il protagonista vero e proprio è una bomba mandata nello spazio siderale da un gruppo di astronauti. Dan O' Bannon recita nel ruolo del sergente Pinback, mentre inizia qui la collaborazione con il registaTommy Lee Wallace, che per questa pellicola lavora alla scenografia. Nato come tesi di laurea, il film viene distribuito solo dopo aver vinto una causa legale contro l'Università, che ne voleva proibire la circolazione.
Nel 1976, pesantemente influenzato dal film Un dollaro d'onore di Howard Hawks, Carpenter concepisce il film Distretto 13 - Le brigate della morte. Girato in soli 20 giorni, con un budget di 100 000 dollari, il film ne guadagna 20 040 895 $[2] e viene ritenuto da molti critici uno dei migliori film di genere statunitensi degli anni settanta, grazie ai tanti rimandi di critica sociale che il racconto sottende. In questo film va in scena il primo grande anti-eroe carpenteriano, Napoleon Wilson, un personaggio cinico e disilluso, che può essere considerato il prototipo del successivo Jena Plissken. Il film, ambientato a Los Angeles, mette in scena una società dominata dalla violenza, in cui le forze dell'ordine sono costrette a ritirarsi da alcune aree disadattate e ormai in completa balia della ferocia delle gang (resa esplicitamente realistica dal regista attraverso l'uccisione immotivata di una bambina) e ribaltando in tal modo il mito della frontiera del genere western. La narrazione si conclude con un lieto fine soltanto apparente. Anche la colonna sonora del film è rimasta scolpita nelle generazioni e riesce ancora oggi a ricreare la tensione di allora.[3] Tra gli attori compaiono Austin Stoker e Darwin Joston, vicino di casa di Carpenter.
Dopo il successo commerciale di Halloween - La notte delle streghe, il regista prende un periodo di pausa dal cinema, dedicandosi a due regietelevisive: Pericolo in agguato e Elvis, il re del rock. Il primo è uno slasher che il regista aveva girato prima di Halloween, mentre il secondo è una pellicola biografica su Elvis Presley, interpretato da Kurt Russell. Entrambi questi due film sono fondamentali per il futuro professionale, e non, del regista. Grazie a Pericolo in agguato, conosce Adrienne Barbeau che in futuro, oltre ad interpretare alcuni dei ruoli femminili più riusciti del suo cinema, diventerà anche sua moglie. Elvis è il primo personaggio della filmografia del regista interpretato da Kurt Russell, attore che in seguito darà il volto ai più celebri anti-eroi del regista. Le pellicole ottengono un buon successo e insieme ai fondi ricavati dalla produzione di Halloween, il regista torna sul grande schermo con Fog, sempre affiancato da Debra Hill. Ispirato a un evento realmente accaduto nel XVIII secolo in una cittadina vicino a Santa Barbara e alle opere di Lovecraft, il film narra una storia di pirati-fantasma portati dalla nebbia, in cerca di vendetta contro gli abitanti inermi di una città costiera. Nonostante vi siano pochi effetti specialisplatter, Carpenter riesce a creare un horror di grande atmosfera.[4]
Nel 1982, Carpenter gira il film La cosa, con Kurt Russell nel ruolo dell'esploratore John MacReady, in lotta con un primordiale alieno mutaforma che aggredisce uno ad uno gli scienziati bloccati in una base antartica. La pellicola si basa fedelmente sul racconto di John W. Campbell, La "cosa" da un altro mondo (Who Goes There?, 1938), che era già stato fonte di ispirazione per il film La cosa da un altro mondo, classico di Howard Hawks da cui il film di Carpenter si discosta molto, inserendo riferimenti ed atmosfere ispirate ancora una volta alla letteratura di Howard Phillips Lovecraft. Per la composizione della colonna sonora, in questa circostanza Carpenter si affida al maestro Ennio Morricone. Il film venne distrutto al botteghino perché messo, dalla Universal, in concorrenza con E.T. l'extra-terrestre di Steven Spielberg, che offriva agli spettatori di tutto il mondo un'immagine dell'alieno molto più rassicurante e adatta alle famiglie, una circostanza questa che Carpenter ha sempre sottolineato. Inoltre molti diedero la colpa del fallimento agli effetti speciali troppo grotteschi e splatter creati da Rob Bottin, già autore degli effetti in Fog, che in realtà a posteriori costituiscono uno dei punti di forza del film per creatività e realismo. La cosa è tuttavia stato recentemente rivalutato dalla critica internazionale che ne riconosce il valore di capolavoro sulla paranoia, dove il regista ribalta le tematiche tipiche dei film di fantascienza più classici, mostrandoci un gruppo di anti-eroi in lotta l'uno contro l'altro, dato che l'alieno è in grado di imitare perfettamente gli organismi che assimila.
Subito dopo, mentre è ancora in ballottaggio per comporre la colonna sonora del terzo capitolo della saga di Halloween, diretto dall'amico Tommy Lee Wallace, Carpenter matura l'idea di Starman, con Jeff Bridges nel ruolo di un alieno antropomorfo che giunto sulla terra si innamora, abbandonando per una volta le tematiche cupe per quelle più morbide della commedia romantica. Il film si rivela un fallimento, ma viene tutt'oggi ricordato positivamente da molti fan.
Insuccessi commerciali: Grosso guaio a Chinatown, Il signore del male ed Essi vivono
Durante la pausa tra La cosa ed il successivo Grosso guaio a Chinatown, Carpenter scrive la sceneggiatura di un film catastrofico a matrice solare, dal titolo Meltdown.[6] Doveva essere girato con Dolph Lundgren e parlava di una catastrofe avvenuta a causa di alcune bombe atomiche che rischiavano di far collidere la Terra con il Sole.[6] A causa di alcuni dissidi con la produzione il film non venne mai girato,[6] ma è stato recentemente riscoperto e realizzato da Rick Drew, direttamente in DVD.[6]
Nel 1986, Carpenter si dedica alla regia di Grosso guaio a Chinatown, sempre accompagnato da Kurt Russell. Il film, dal budget non indifferente, viene attaccato da pubblico e critica, ma segna comunque una svolta nella sua carriera. Considerato quasi solamente una parodia del cinema d'azione di quel periodo[7], in realtà il film vuole essere soprattutto un omaggio al cinema orientale di arti marziali di genere Fantastico, il Wuxia, all'epoca già tramontato in Occidente.
In seguito al fallimento al botteghino di Grosso guaio a Chinatown, Carpenter ha dei problemi a farsi finanziare altre pellicole e stipula un contratto con la Universal: nel contratto rientrano i film Il signore del male del 1987, teorico e pessimista con Donald Pleasence, Essi vivono del 1988, pellicola di fantascienza e satira sul consumismo e status quo, i messaggi subliminali e la manipolazione dei mass media con Roddy Piper, ed Avventure di un uomo invisibile, commistione fra commedia, thriller e fantasy con protagonista Chevy Chase, del 1992. I film hanno pochissimo successo, anche se oggi sono considerati dei "cult" presso il pubblico cinefilo.
Nel 1993 Carpenter co-dirige con i colleghi Tobe Hooper e Larry Sulkis il film horror a episodi per la televisione Body Bags - Corpi estranei. Gli episodi avrebbero dovuto essere parte di una serie televisiva antologica sulla falsariga de I racconti della cripta. L'emittente Showtime decise però di ritirarsi dal progetto; Carpenter allora girò un prologo, in cui egli stesso recita anche il ruolo del medico legale/narratore, facendo diventare la pellicola una antologia horror. Nel film figurano inoltre numerosi camei di registi famosi, come Wes Craven e Sam Raimi, o personalità di spicco del cinema horror come il truccatoreGreg Nicotero.
Il seme della follia, Villaggio dei dannati e Fuga da Los Angeles
Il 1995 è l'anno di Il seme della follia, il terzo e ultimo capitolo di quella che viene ormai chiamata "trilogia dell'Apocalisse" (apertasi nel 1982 con La cosa e proseguita nel 1987 con Il signore del male), con Sam Neill, influenzato ancora dai romanzi di Lovecraft ed Allan Poe. Nelle intenzioni del regista, il protagonista John Trent rappresenta la condizione tipica dello spettatore cinematografico e il conseguente scetticismo dinanzi alla proiezioni di film fantastici. Partendo da questo presupposto, il film si configura come un'acuta osservazione sull'arte della narrazione cinematografica e letteraria, in cui compaiono ricorrenti omaggi al cinema del passato: dalla sequenza iniziale che richiama quella de L'invasione degli ultracorpi di Don Siegel alla recitazione di Sam Neil in perfetto stile Humphrey Bogart. Ancora una volta, nonostante la tiepida accoglienza dei critici, il film entra nel corso del tempo nella memoria del pubblico come una delle opere migliori di Carpenter.
Dopo il lavoro con Neill, Carpenter si dedica al remake de Il villaggio dei dannati. Nonostante l'impatto sull'immaginario collettivo sia riuscito (una puntata della serieanimataI Simpson viene dedicata al film) anche in questo caso Carpenter fallisce al botteghino e dunque l'anno successivo decide di farsi finanziare per girare il sequel di 1997: Fuga da New York, intitolato Fuga da Los Angeles, con Kurt Russell, Pam Grier e Steve Buscemi. Un apparente ritorno alle origini, che in realtà nasconde una dura critica nei confronti della società americana che per Carpenter è diventata sempre più reazionaria e dittatoriale, ambientato a Los Angeles proprio come critica al mondo hollywoodiano. Anche in questo caso, tuttavia, il film non ottiene il successo sperato: le morali sottintese non vengono ben recepite e il film non viene capito, mentre la disillusione di Carpenter nei confronti delle major cinematografiche aumenta sempre più.
Cercando di mischiare fantascienza e thriller, nel 2001 Carpenter si dedica a Fantasmi da Marte, con Ice Cube, Jason Statham, Natasha Henstridge e Pam Grier. Il film non si rivela un grande successo al box-office e molti attribuiscono questo insuccesso alla ripetitività della trama e alla colonna sonora, non più composta solo da Carpenter, come accadeva per i primi film. Lo assistono infatti gli Anthrax, Steve Vai e Buckethead, lavorando comunque sotto la sua supervisione e su motivi da lui elaborati, creando un disco che risulta un discreto successo di vendite.
Presa una pausa dal cinema inizia ad autorizzare, e in alcuni casi produrre, varie riedizioni dei suoi vecchi film, considerati ormai classici della storia del cinema di genere: nel 2005 vengono girati i remake di Fog (The Fog - Nebbia assassina di Rupert Wainwright, con Tom Welling) e di Distretto 13 (Assault on Precinct 13 di Jean-François Richet, con Ethan Hawke e Laurence Fishburne). Risale al 2007: Halloween - The Beginning di Rob Zombie: Il film è un reboot, che punta anche ad una intelligente revisione psicologica dell'assassino e del suo rapporto con la sorella. Doveva restare un episodio a sé stante, ma dato il buon successo di critica e pubblico nel 2009 Zombie, controvoglia e su pressioni dei produttori, realizza Halloween II.
Carpenter è stato inoltre uno dei tredici registi coinvolti nella prima stagione della serie Masters of Horror. Il suo corto Cigarette Burns - Incubo mortale è stato accolto da critiche positive, che lo hanno portato a realizzare un altro episodio (Il seme del male) per la seconda stagione del programma.
La parentesi di Psycopath ed il ritorno al cinema: The Ward
Carpenter aveva annunciato per il 2008 una pellicola intitolata Psycopath, che avrebbe segnato il suo ritorno al grande schermo. La pellicola si è arenata in fase di pre-produzione, mentre veniva sviluppata in collaborazione con Oxide e Danny Pang, autori di The Grudge, The Ring e The Messengers.[8] A dieci anni distanza da Fantasmi da Marte, il progetto si concretizza e Carpenter torna alla regia per il cinema con The Ward - Il reparto, che in seguito al flop europeo viene distribuito direttamente in Home video negli USA.
Carpenter dal 2013 si è dedicato anche alla creazione e supervisione di serie a fumetti, pubblicate da Storm King Comics, una divisione della Storm King Productions Inc. di Sandy King. La prima opera si intitola John Carpenter's Asylum ed è co-creata insieme a Thomas Ian Griffith e Sandy King.[9] Si tratta di una miniserie di genere horror che vede Bruce Jones ai testi e Leonardo Manco ai disegni.[9] Viene distribuita a partire da maggio 2013.[9]
Nel 2014 sviluppa una serie regolare a fumetti sul film Grosso guaio a Chinatown, da lui diretto nel 1986. Il soggetto viene scritto insieme al pluripremiato cartoonist Eric Powell (conosciuto per l'opera indipendente The Goon) e i disegni sono affidati a Brian Churilla.[10] La serie viene pubblicata dai Boom!Studios e la storia è il sequel ufficiale del film originale con Kurt Russell nei panni del camionista Jack Burton.[10] Le prime vignette del fumetto riprendono infatti il cliffhanger del lungometraggio nel quale il truck di Jack (battezzato Pork-Chop Express) era stato abbordato da un demone scimmia.[11]
In seguito al buon riscontro ottenuto dal fumetto-sequel di Grosso guaio a Chinatown, la Bomm!Studios decide pubblicare un'altra serie a fumetti su un classico di Carpenter: con la supervisione dello stesso regista viene lanciata la serie Escape from New York, opera che riprende le vicende di Iena (o Snake) Plissken subito dopo gli eventi del film 1997: Fuga da New York.[12] Anche in questo caso si tratta di un sequel canonico del lungometraggio del 1981 e si colloca prima della storia narrata in Fuga da Los Angeles del 1996, secondo film diretto da Carpenter sul futuro distopico dell'anti-eroe Snake Plissken.[12] La serie a fumetti vede ai testi lo scrittore Christopher Sebela (nominato agli Eisner Award per l'opera High Crimes) e ai disegni Diego Barreto.[12]
Le pellicole di Carpenter glorificano spesso degli anti-eroi, personaggi di estrazione proletaria in aperto contrasto con le istituzioni, e i suoi soggetti hanno spesso tematiche che riflettono una forte critica sulla società capitalistica americana: esempi di questo sono in particolare Essi vivono, 1997: Fuga da New York e Fuga da Los Angeles. Altre costanti del suo cinema sono l'analisi del rapporto fra il bene e male e un'inquietante messa in discussione della realtà che viviamo e dei valori della società moderna.[senza fonte]
A sottolineare questa sua adulazione del cinema di Hawks e della fantascienza "classica", Carpenter ha spesso utilizzato degli pseudonimi (lavorando al montaggio, al soggetto ed altro) che si ricollegavano irrimediabilmente alle icone dei suoi film preferiti: John T. Chance (lo sceriffo interpretato da John Wayne in Un dollaro d'onore), James T. Chance, Frank Armitage, Rip Haight e Martin Quatermass (il nome di uno dei suoi personaggi di fantascienza preferiti).
L'artista synthwave francese Carpenter Brut, nome d'arte di Franck Hueso, ha più volte omaggiato Carpenter includendo alcuni spezzoni dei suoi film nei propri video musicali.
In particolare la carriera registica di Robert Rodriguez è nata principalmente alla visione di 1997: Rodriguez visionò la pellicola fantascientifica all'età di 12 anni e asserì di poter fare di meglio, iniziando dunque a girare cortometraggi.[15] Carpenter doveva essere coinvolto nella realizzazione della colonna sonora di Grindhouse - Planet Terror, omaggio ai B-Movies diretto da Rodriguez, ma ha rifiutato. Il texano Rodriguez si è messo all'opera ricreando dei motivi ripetuti e molto simili a quelli di La cosa e Il signore del male, così profondi e di suspense che Carpenter si è personalmente congratulato con lo stesso Rodriguez.
Note
^ab(EN) John Carpenter, su allmusic.com. URL consultato il 19 luglio 2021.
^ Marco Cacioppo, The Messengers, Milano, Nocturno, 2007.ISSN 1591-710X (WC ·ACNP)
^abcBruce Jones (testi) e Leonardo Manco (disegni), John Carpenter's Asylum nn.1-6, Storm King Comics, Hollywood(California), 2013-2014
^abAA.VV., Previews n.307, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, aprile 2014, p.285
^John Carpenter e Eric Powell(storia), E.Powell(script), Brian Churilla(disegni), Big Trouble in Little China n.1, Boom!Studios, Los Angeles (CA), giugno 2014
^abcAA.VV., Previews n.313, Diamond Comic Distributors, Hunt Valley MD, ottobre 2014, p.283